Solidarietà con Stecco! No alla videoconferenza! Prossime udienze a Trieste fissate per il 19 aprile e il 10 maggio

Solidarietà con Stecco! No alla videoconferenza! Prossime udienze a Trieste fissate per il 19 aprile e il 10 maggio

L’udienza a porte chiuse di venerdì 8 marzo al tribunale di Trieste è stata rinviata e il compagno Luca Dolce, Stecco, ha rinunciato a comparire per boicottare l’infame videoconferenza. La difesa ha depositato le sentenze di assoluzione dei coimputati per i reati contestati, visto che il processo per loro si è gia svolto mentre Luca era latitante. Le prossime udienze – nel corso delle quali verrà rinnovata l’istanza affinché il compagno possa essere tradotto in tribunale per il processo – si terranno il 19 aprile e il 10 maggio, alle ore 12:00. Entrambe le udienze inizieranno alle ore 12:00 e non saranno più a porte chiuse.

L’indirizzo del compagno:

Luca Dolce
C. C. di Sanremo
strada Armea 144
18038 Sanremo (IM)

Pubblichiamo qui di seguito un testo diffuso a Trieste, davanti al tribunale, in occasione dell’udienza dell’8 marzo.


SOLIDARIETÀ CON STECCO!
NO ALLA VIDEOCONFERENZA!

Oggi siamo qui perché in un’aula di questo tribunale, si svolge un processo di un nostro caro compagno anarchico, Stecco, detenuto a Sanremo a causa delle sue idee e del suo cuore rivoluzionario che con forza e determinazione nelle sue scelte e azioni si è sempre opposto alla chiusura delle frontiere, alla discriminazione, allo sfruttamento, alla guerra e a chi la promuove, alla militarizzazione della società e alle stragi che ogni giorno vengono portate avanti dai potenti, come sta succedendo a Gaza. Un compagno che ha sempre lottato per una società creata sulla libertà e la solidarietà, senza mai nascondere il suo obiettivo: l’anarchia.

Proprio per questi motivi si trova detenuto nel carcere di Sanremo, senza la possibilità di spostarsi neanche per poter essere presente ai suoi processi, costretto dal GUP (giudice dell’udienza preliminare) a “partecipare” alle udienze tramite videoconferenza, nonostante non sia prevista per i detenuti che come lui si trovano in un regime carcerario ordinario (tra i carcerati comuni).

La videoconferenza è una metodologia di gestione dei processi che limita fortemente la possibilità di difendersi decentemente, non permettendo ad esempio di avere un confronto con il proprio avvocato in modo riservato e che impedisce all’imputato di guardare in faccia i propri inquisitori, ma soprattutto – cosa più importante – con la videoconferenza si vuole impedire di trasformare questi momenti repressivi in momenti di lotta, di far trasudare anche nelle loro aule lo spirito che ci pulsa dentro, di opposizione, di conflitto, di dignità politica e umana, di presa di parola.

Infatti, i prigionieri ai quali viene imposto il processo in videoconferenza si vedono di fatto privati anche della possibilità di provare quel calore umano che nasce quando, in una gelida aula di tribunale, il proprio sguardo incrocia finalmente quello delle persone care, amici e amiche, compagni e compagne. È chiaro così che con la disumanizzazione e de-politicizzazione dei processi si intenda svolgerli in modo asettico, indolore (per la magistratura) e rapido; eliminando l’“inconveniente” di dover gestire i prigionieri che potrebbero voler leggere dichiarazioni o comunicati (potendoli zittire con un click che interrompe il collegamento), oppure imprevisti sgraditi come i saluti di compagni e solidali.

Il 19 gennaio 2024 in un’aula di questo tribunale durante la prima udienza al nostro compagno Stecco, diverse persone hanno espresso la loro contrarietà a questa metodologia di svolgere i processi e la giudice ha deciso di sospenderla con l’intervento aggressivo dei carabinieri e di rinviarla con la disposizione che le prossime udienze avvengano a porte chiuse.

Non ci faremo certo zittire e per l’appunto siamo qua fuori a portare la nostra solidarietà a Stecco e il nostro dissenso verso la giustizia borghese dei tribunali, dichiarando che la videoconferenza altro non è che uno strumento politico di repressione, sempre più utilizzato e che palesa l’animo torturatore dello Stato.

compagne e compagni

PDF: Solidarietà con Stecco! No alla videoconferenza!

[Ricevuto via e-mail e pubblicato in https://lanemesi.noblogs.org/post/2024/03/11/solidarieta-con-stecco-no-alla-videoconferenza-prossime-udienze-a-trieste-fissate-per-il-19-aprile-e-il-10-maggio/]