Rivendicazione del tentato attacco esplosivo contro Anastasia Anthopoulou, presidente della Corte d’Appello, da parte di Risposta Armata (Salonicco, Grecia, 9 febbraio 2024) [traduzione aggiornata]

Rivendicazione del tentato attacco esplosivo contro Anastasia Anthopoulou, presidente della Corte d’Appello, da parte di Risposta Armata (Salonicco, Grecia, 9 febbraio 2024) [traduzione aggiornata]

— Nota di traduzione di “Informativo Anarquista”: Il 9 febbraio è arrivato un pacco alla presidente della Corte d’Appello di Salonicco, la quale si trovava fuori sede per un permesso medico. Dieci giorni dopo la donna ha ritirato tutta la posta e il pacco è stato individuato a mezzogiorno dal marito, che sembra essere un militare. L’ordigno, che secondo la stampa e la polizia conteneva 480 grammi di gelignite, è stato disinnescato dagli artificieri della polizia ellenica. Se quest’ultima circostanza è vera, è chiaro che l’ordigno era destinato, come minimo, a provocare ferite molto gravi.

— Nota di traduzione de “La Nemesi”: Dopo una prima pubblicazione della traduzione in italiano, il 27 febbraio, il testo è stato riveduto e parzialmente corretto in alcuni passaggi il 17 marzo.

Assunzione di responsabilità – Ordigno contro la presidente della Corte d’Appello Anastasia Anthopoulou

Il lavoro dei funzionari giudiziari è chiaramente finalizzato alla tortura e all’immiserimento di tutti i prigionieri e in generale di tutti coloro che purtroppo devono affrontare la loro punizione.

Giudici, pubblici ministeri, ricorrenti, tutti insieme hanno creato per anni un gruppo chiuso di torturatori, naturalmente con l’aiuto e la connivenza dei governi di turno.

Soprattutto negli ultimi anni, con il governo Mitsotakis, hanno condotto il Paese sulle orme della giunta e della repressione. Le decisioni prese nelle aule di tribunale e nei loro uffici sono chiaramente vendicative e disumane nei confronti del popolo. La feccia che si fregia del “titolo” di presidente, della Corte Suprema d’Appello, ecc., è quella che impartisce l’ordine di confiscare le case delle persone con problemi di salute, di anziani e di coloro che affrontano la crisi economica.

Sono loro che giudicano e decidono a piacimento quanto tempo le persone dovranno rimanere in carcere, indipendentemente dalle prove e dagli indizi, perché a loro piace semplicemente prendere decisioni vendicative a loro cosiddetta discrezione e amministrare la loro “giustizia”, senza considerare niente e nessuno.

Pensano di appartenere a una classe superiore di persone e di poter giocare con la vita di tutti. Le loro connessioni dirette con la polizia e i politici di alto livello li collocano in un contesto di autosufficienza e corruzione incontrollati e impuniti. Firmano e promuovono leggi per i loro “amici” corrotti, impartiscono ordini al fine di sorvegliare le persone per tornaconti personali.

Un capitolo enorme riguarda i prigionieri e il costante inasprimento delle pene, ovviamente con alcune eccezioni che favoriscono solo “i loro”. Le pene estese, le varie disposizioni che vengono imposte da un giorno all’altro a seconda dei loro comodi, portano i detenuti alla lotta quotidiana per una sopravvivenza in condizioni miserabili.

Tuttavia, quando si tratta di persone della loro cricca, tramite insabbiamenti e procedure abbreviate vengono esentati da qualsiasi responsabilità incombente su di loro. Un esempio tipico è il disastro di Tempe, per il quale tutti i bastardi – la feccia responsabile della tragedia – continuano la propria vita come se nulla fosse. L’allora ministro dei trasporti Karamanlis e i suoi scagnozzi sono stati assolti da ogni responsabilità con l’aiuto di giudici e procuratori. I “famosi” compari del governo Mitsotakis, gli stupratori e i pedofili, Lignadis, Filippidis, ecc., sono stati parzialmente assolti o hanno ottenuto il beneficio del dubbio, consentendo loro di perseverare nelle loro perversioni. Al contrario, per tutti coloro che non appartengono alla loro cerchia degenerata, l’applicazione delle loro leggi trascende ogni vendicatività.

Questa particolare presidente della Corte d’Appello, Anastasia Anthopoulou, è un ingranaggio chiave della macchina disumano-fascista il cui unico scopo è la tortura e la vendetta contro tutti coloro il cui “destino” è giudicato da essa. Ma la “fortuna” non sarà sempre dalla sua parte, come non ci sarà sempre un marito militare al suo fianco. Le decisioni che ha preso in passato, evidentemente incurante delle conseguenze subite dai prigionieri, non sempre restano senza risposta. Devi capire che non sei immune e che ci saranno conseguenze anche per te. Così come il pacco bomba è finito sulla sua scrivania, anche i nostri proiettili possono trovare il loro bersaglio. Questo tentativo può essere fallito, ma questa specifica torturatrice rimarrà un obiettivo chiave per noi, perché le sue decisioni non rimarranno impunite.

Come è naturale e logico, in una guerra ci sono vittime da entrambe le parti, nessuna battaglia è unilaterale come si vorrebbe che fosse. Nessun bersaglio resterà impunito, soprattutto in un momento in cui stiamo subendo molteplici colpi sia a livello sociale che personale. Tutti voi che ogni giorno consegnate vite umane ai tribunali-inferni, guardie in carne e ossa e manager, al pari di moderni profittatori, giudici, procuratori e poliziotti di tutti i dipartimenti che assistono l’opera di repressione dello Stato, consigliamo di guardarvi le spalle e di calibrare ogni vostro passo. Procedete con molta cautela in ogni decisione che prendete, perché non saprete mai a chi tra voi saranno rivolti i mezzi a vostra disposizione. Ogni scelta ha un costo corrispondente.

Non importa quanto i pappagalli dell’informazione di regime abbiano cercato di sminuire la nostra azione, affermando che si è trattato di un caso di follia, la verità è una sola.

L’anarchia non ha mai cessato di esistere, nessuno è solo contro lo Stato.

Tutto continua…

Fino alla vostra distruzione totale.

La responsabilità è assunta dal gruppo

Risposta Armata [Ένοπλη Απάντηση]

Note di traduzione di “Informativo Anarquista” (integrate da “La Nemesi”):
— Mitsotakis è il primo ministro della Grecia, appartenente al partito politico conservatore Néa Dimokratía.
— La frase “hanno condotto il Paese sulle orme della giunta” è un riferimento alla giunta militare, la cosiddetta diunta dei colonnelli, che governò la Grecia (1967-’74).
— Il disastro di Tempe, avvenuto il 28 febbraio 2023, è un incidente ferroviario (57 morti, 85 feriti e 1 dispersa, a fronte di complessivi 342 passeggeri coinvolti). L’evento ha portato alla luce il precario sistema dei trasporti dovuto alla politica mafiosa che controlla le risorse in Grecia.
— Lignadis e Filippidis sono due noti personaggi del mondo del teatro e della televisione che, nonostante le condanne per stupro e pedofilia, sono stati recentemente scarcerati.

[Pubblicato in greco il 19 febbraio in https://athens.indymedia.org/post/1629050/ | Pubblicato in spagnolo in https://informativoanarquista.noblogs.org/post/2024/02/22/grecia-reivindicacion-del-ataque-explosivo-a-la-presidenta-del-tribunal-de-apelaciones/ | Tradotto in italiano e pubblicato in https://lanemesi.noblogs.org/post/2024/02/27/rivendicazione-del-tentato-attacco-esplosivo-contro-anastasia-anthopoulou-presidente-della-corte-dappello-da-parte-di-risposta-armata-salonicco-grecia-9-febbraio-2024/ | Traduzione parzialmente corretta il 17 marzo]