Interventi e iniziative solidali con gli anarchici imprigionati in sciopero della fame contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo (Madrid, Sassari, Atene, Santiago de Chile, Bristol, Milano, Roma, Napoli, Firenze, Komotini, Montevideo, Nuoro, Iruña, Torino, Alghero e altrove, 25, 27, 30 novembre, 1-6, 8 dicembre 2022)

Interventi e iniziative solidali con gli anarchici imprigionati in sciopero della fame contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo (Madrid, Sassari, Atene, Santiago de Chile, Bristol, Milano, Roma, Napoli, Firenze, Komotini, Montevideo, Nuoro, Iruña, Torino, Alghero e altrove, 25, 27, 30 novembre, 1-6, 8 dicembre 2022)

Come per gli interventi e le iniziative in solidarietà con Alfredo Cospito e gli altri compagni anarchici in sciopero della fame contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo svoltisi tra il 26 ottobre e il 3 novembre, il 29 ottobre e il 9 novembre, il 6 e il 16 novembre e il 12 e il 26 novembre, in questo quinto articolo raccogliamo testi e contributi da altri interventi e iniziative più recenti (25 novembre – 8 dicembre). Invitiamo ad inviarci o a segnalarci di volta in volta i testi così da poterne dare diffusione. Per le azioni, come per gli aggiornamenti, i contributi, i volantini e per altre iniziative solidali particolarmente significative o antecedenti l’inizio dello sciopero della fame, invitiamo a leggere le rispettive sezioni di questo sito internet (“Azioni” e “Aggiornamenti”). 

Il 1° dicembre si è svolta a Roma, presso il tribunale di sorveglianza, l’udienza per il ricorso contro il provvedimento di detenzione in 41 bis per Alfredo Cospito, mentre pochi giorni dopo, il 5, si è svolta a Torino l’udienza d’appello per il ricalcolo delle condanne contro Alfredo stesso e Anna Beniamino nell’ambito del processo Scripta Manent (udienza svoltasi a seguito della riqualificazione del reato di “strage comune” in “strage politica” operato dalla cassazione il 6 luglio).

Per quanto riguarda l’udienza del 1° dicembre, è ancora atteso il responso, mentre per quella del 5, la corte di assise di appello non è riuscita ad emettere la sentenza e si è rivolta alla corte costituzionale. Sulla base dell’accusa di “strage politica” (in relazione al duplice attacco esplosivo contro la caserma allievi carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo, del 2 giugno 2006, rivendicato da Rivolta Anonima e Tremenda / Federazione Anarchica Informale) il procuratore generale ha richiesto 27 anni e un mese per Anna e l’ergastolo ostativo con 12 mesi di isolamento diurno per Alfredo.

Alfredo e Anna, collegati in videoconferenza con il tribunale di Torino (la legge impedisce la presenza fisica dei compagni imprigionati), hanno fatto due importanti dichiarazioni, di cui invitiamo alla massima diffusione possibile. In aula erano presenti alcuni compagni che, nonostante le limitazioni imposte dalla videoconferenza e (per Alfredo) dal 41 bis, hanno calorosamente salutato i due compagni imprigionati. Per quanto riguarda Alfredo, questa dichiarazione è il primo testo scritto dal compagno (peraltro per un’udienza che potrebbe essere stata l’ultima occasione pubblica in cui potersi esprimere) che viene pubblicato da quando si trova recluso in 41 bis. È di estrema importanza comprendere come questo sia un momento cruciale per lo sciopero della fame, quindi per la vita del compagno, e per la mobilitazione solidale. Come scritto da Francisco Solar, l’urgenza richiede fermezza

Solidarietà rivoluzionaria con Alfredo Cospito in sciopero della fame contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo, con Anna Beniamino in sciopero della fame in solidarietà e al fianco di Alfredo, con Juan Sorroche e Ivan Alocco che hanno intrapreso lo sciopero per oltre 30 giorni. Fuori Alfredo Cospito dal 41 bis!

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Striscione lungo l’autostrada A19 in solidarietà con Alfredo Cospito in sciopero della fame (Sicilia, 8 dicembre 2022)

L’8 dicembre è comparso lungo l’autostrada A19 (Palermo – Catania) uno striscione in solidarietà con Alfredo Cospito in sciopero della fame: “In nome dell’antimafia si tortura, solidali con Cospito, no 41 bis, chi tace è complice”.

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Striscione sui bastioni delle mura in solidarietà con Alfredo Cospito (Alghero, 6 dicembre 2022)

Saluti dai bastioni di Alghero. Nello striscione, anche il testo della sua ultima dichiarazione (la gente si ferma e legge).

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Aggiornamento sull’udienza del 5 dicembre per il ricalcolo delle condanne contro gli anarchici Alfredo Cospito e Anna Beniamino nell’ambito del processo Scripta Manent (Torino, 5 dicembre 2022)

Il 5 dicembre si è tenuta l’udienza di appello bis del processo Scripta Manent contro i compagni Alfredo Cospito e Anna Beniamino. Il procuratore generale ha chiesto 27 anni e un mese per Anna e l’ergastolo ostativo con 12 mesi di isolamento diurno per Alfredo, andando persino oltre le precedenti richieste del pubblico ministero Sparagna, che per Alfredo furono di 30 anni.

La corte di assise di appello di Torino non è riuscita ad emettere la sentenza e si è rivolta alla corte costituzionale: i giudici torinesi chiedono se sia legittimo essere obbligati a non riconoscere le attenuanti ad Alfredo Cospito a causa dei suoi precedenti penali. Ciò li obbligherebbe infatti a condannare Alfredo all’ergastolo, pur per una azione che non ha provocato né morti né feriti.

Il prossimo 19 dicembre ci sarà una nuova udienza a Torino, udienza formale tesa ad elaborare il quesito da sottoporre alla consulta.

Alfredo e Anna sono intervenuti con delle dichiarazioni spontanee. Alfredo ha ribadito che continuerà lo sciopero della fame fino al suo ultimo respiro contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo, Anna ha sottolineato come chiunque sia dotato di un minimo di pensiero critico saprà individuare i mandanti e gli esecutori dell’annientamento del compagno. I solidali presenti in aula hanno salutato i compagni imputati con slogan e applausi.

Poco dopo è partito un corteo per le vie di Torino che, nonostante l’ingente spiegamento di forze repressive, è riuscito ad avvicinarsi al centro storico attraversando alcuni quartieri della città.

Fuori Alfredo dal 41 bis.
Per farla finita con 41 bis ed ergastolo ostativo.
Liberi tutti, libere tutte!

[Pubblicato in https://lanemesi.noblogs.org/post/2022/12/06/aggiornamento-sulludienza-del-5-dicembre-per-il-ricalcolo-delle-condanne-contro-gli-anarchici-alfredo-cospito-e-anna-beniamino-nellambito-del-processo-scripta-manent-torino-5-dicembre-2022/]

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Scritte murali al viceconsolato italiano in solidarietà con Alfredo Cospito e gli altri anarchici imprigionati (Iruña, Euskal Herria, 5 dicembre 2022)

La notte tra il 4 e il 5 dicembre 2022 abbiamo aderito all’appello per una settimana di azione diretta per il compagno Alfredo Cospito (dal 28 ottobre al 5 dicembre) e per tutti gli altri.

Abbiamo colorato le strade intorno al viceconsolato italiano di Iruña con scritte in solidarietà con i compagni in sciopero della fame: Alfredo, Anna, Ivan, Juan e Toby. Abbiamo lasciato delle scritte anche per Gabriel Pombo Da Silva e Claudio Lavazza. Non dimentichiamo e non perdoniamo.

La facciata del viceconsolato è stata ridecorata con le scritte: “Alfredo, Anna, Ivan askatu!”, “No al 41 bis! Alfredo Free!” e alcune “(A)”. E abbiamo coperto con della vernice il citofono e la telecamera ad esso incorporata.

Riteniamo il governo e lo Stato italiano responsabili della sorte di Alfredo.

Vogliamo Alfredo vivo e libero adesso.

Un saluto a coloro che si trovano in carcere e che non abbiamo nominato e ai solidali che si stanno mobilitando in tutto il mondo.

Mendeku!

Comando Autonono Lucio Urtubia

[Ricevuto via e-mail in spagnolo | Pubblicato in spagnolo anche in https://lucharcontrael41bis.noblogs.org/2022/12/07/euskal-herria-pintadas-al-viceconsulado-italiano-en-iruna-por-alfredo-cospito-y-lxs-demas/]

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Appeso sull’edificio del comune uno striscione in solidarietà con Alfredo Cospito in sciopero della fame (Nuoro, 5 dicembre 2022)

Apprendiamo che il 5 dicembre è stato calato dal comune di Nuoro, in Sardegna, uno striscione recante la scritta “41 bis = tortura. Alfredo libero”.

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Intervento e volantinaggio presso l’ambasciata italiana in solidarietà con Alfredo Cospito (Montevideo, Uruguay, 4 dicembre 2022)

Nel caldo pomeriggio di domenica 4 dicembre, siamo intervenuti all’ambasciata italiana, situata in uno dei quartieri più glamour della capitale uruguaiana; contemporaneamente abbiamo riempito di volantini la piazza Leon Tolstoi. La parola d’ordine è chiara, liberare il compagno Cospito dal regime torturatore e fascista chiamato 41 bis. Al momento dell’intervento diversi vicini sono rimasti sorpresi dall’insolito movimento in un quartiere abituato alla tranquillità garantita dal continuo pattugliamento e dal numero esagerato di telecamere di sorveglianza in ogni angolo.

Da lontano mandiamo la nostra forza a tutti i compagni in carcere che mettono in campo i propri corpi incrollabili di fronte a queste avversità. In Italia, Francia, Cile, Rojava e in tutto il mondo… VIVA L’ANARCHIA!

ABBASSO LE PRIGIONI!

[Ricevuto via e-mail in spagnolo]

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Vittoria per la lotta di Alfredo Cospito. Iniziativa e volantinaggio in solidarietà (Komotini, Grecia, 4 dicembre 2022)

Il 4 dicembre abbiamo tenuto una manifestazione con centinaia di volantini, striscioni e slogan nei punti principali di Komotini e nella piazza centrale in solidarietà con l’anarco-nichilista italiano Alfredo Cospito, in sciopero della fame dal 20 ottobre contro il regime speciale di detenzione 41 bis in cui è tenuto per vendetta dallo Stato italiano a causa della sua condotta impenitente.

Vittoria per la lotta di Alfredo Cospito

Utopia A. D.

[Pubblicato in greco in https://athens.indymedia.org/post/1622349/]

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Spezzone in solidarietà con gli anarchici in sciopero della fame nel corteo contro la guerra e il carovita (Roma, 3 dicembre 2022)

Sabato 3 dicembre si è tenuto a Roma il previsto spezzone contro la repressione, in solidarietà con Alfredo Cospito in sciopero della fame, all’interno del corteo contro la guerra e il carovita indetto dalle sigle del sindacalismo di base e del movimento antagonista. Durante la giornata è stato distribuito il volantino “Pandemia, carovita, guerra e repressione. Stesso disegno, stessa soluzione: insurrezione”.

PANDEMIA, CAROVITA, GUERRA E REPRESSIONE
STESSO DISEGNO, STESSA SOLUZIONE: INSURREZIONE

Il due e tre dicembre partecipiamo alle piazze dello sciopero generale e della manifestazione nazionale a Roma, portando al loro interno la lotta dei prigionieri anarchici in sciopero della fame contro il 41bis e l’ergastolo ostativo.

La gestione autoritaria della pandemia, la dinamica speculativa della cosiddetta ripartenza, l’esplosione della guerra in Ucraina fra Russia e NATO, stanno affondando le condizioni di vita di milioni di sfruttati anche in Italia. Tutto questo accade nel mentre i profitti dei colossi industriali dell’energia (ENI + 300%) e delle armi (Leonardo + 70% solo nei primi 9 mesi del 2022) volano alle stelle. L’arroganza dei padroni non conosce freni: aumentano i morti sul lavoro, si moltiplicano le aggressioni, spesso coordinate, di polizia e squadracce di picchiatori contro gli scioperanti, i sindacalisti finiscono ammazzati durante i picchetti. Occorre una risposta all’altezza della loro prepotenza, affinché la parola “insorgiamo” non sia solo un hashtag su twitter per l’ennesima fortunata campagna opportunista.

Se di fronte alla crisi, alla ristrutturazione della produzione in corso, alla guerra e al carovita è necessaria la ripresa dello scontro di classe, dobbiamo essere consapevoli che affrontare la repressione sarà una componente inevitabile delle nostre lotte. La cronaca giudiziaria degli ultimi anni ci parla dell’uso sempre più massiccio di reati associativi contro l’antagonismo sociale, di inchieste fantasiose dove gli scioperanti vengono accusati di “estorsione” perché chiedono con una lotta radicale degli aumenti salariali, di manganellate contro studenti e disoccupati. D’altronde la nuova era è stata inaugurata col massacro nelle carceri del marzo 2020 e con la reclusione di massa ordinata dai comitati di salute pubblica (salvo che per andare a lavorare!).

Il movimento anarchico sta subendo il peso maggiore della repressione, anche perché non ha mai disarmato le ragioni dell’offensiva. Decine di misure di polizia come fogli di via e sorveglianze speciali per allontanare le compagne e i compagni dalle lotte, i sequestri di libri e giornali, la reintroduzione di fatto del reato di propaganda sovversiva sotto le mentite spoglie di un uso sempre più estensivo dell’accusa di istigazione a delinquere. Un’escalation che ha raggiunto il parossismo proprio quest’ultimo anno. Abbiamo avuto la condanna in primo grado di Juan Sorroche a 28 anni, accusato di un attacco esplosivo contro una sede della Lega a Villorba (Treviso), a memoria la condanna più pesante mai comminata per un’azione rivoluzionaria di questo tipo. Abbiamo avuto la sentenza di Cassazione del processo Scripta Manent, dove Alfredo Cospito e Anna Beniamino hanno visto la riqualificazione in strage politica di un attacco esplosivo contro una caserma dei Carabinieri nel 2006 a Fossano (Cuneo). Il prossimo 5 dicembre il tribunale di appello di Torino sarà chiamato a pronunciarsi sul ricalcolo peggiorativo della pena, con la prospettiva concreta che questa possa essere l’ergastolo ostativo. Ricordiamo che né a Treviso né a Cuneo ci sono stati morti o feriti. Infine il trasferimento di Alfredo in 41 bis, vero e proprio regime di tortura e annientamento, teso a impedire al compagno ogni comunicazione con l’esterno.

Contro l’ergastolo ostativo e il 41 bis Alfredo è entrato in sciopero della fame fino alla morte lo scorso 20 ottobre. A sostegno della sua lotta anche Juan si è unito allo sciopero della fame, per un mese, dal 24 ottobre al 24 novembre. Dal 27 ottobre è in sciopero della fame l’anarchico Ivan Alocco nelle prigioni francesi, mentre Anna è entrata in sciopero della fame lo scorso 7 novembre. Dopo oltre un mese e mezzo la vita di Alfredo è in grave pericolo, non c’è tempo da perdere, occorre agire subito per impedire il suo assassinio.

È necessario impattare la svolta repressiva in atto in Italia, perché l’attacco al movimento anarchico fungerà da testa di ponte per un avvitamento autoritario per l’intera opposizione sociale. La lotta degli anarchici imprigionati ci riguarda tutti.

FUORI ALFREDO DAL 41 BIS!
PER FARLA FINITA COL 41 BIS E L’ERGASTOLO OSTATIVO!
LIBERI TUTTI! LIBERE TUTTE!

PDF: Pandemia, carovita, guerra e repressione. Stesso disegno, stessa soluzione: insurrezione. Volantino distribuito il 3 dicembre a Roma alla manifestazione nazionale contro la guerra e il carovita

[Pubblicato in https://lanemesi.noblogs.org/post/2022/12/04/pandemia-carovita-guerra-e-repressione-stesso-disegno-stessa-soluzione-insurrezione-volantino-distribuito-il-3-dicembre-a-roma-alla-manifestazione-nazionale-contro-la-guerra-e-il-carovita/]

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41 bis è tortura. Contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo: presidio in solidarietà con gli anarchici in sciopero della fame (Firenze, 3 dicembre 2022)

Sabato 3 dicembre dalle ore 15:00 si è tenuto a Firenze, in Piazza Santissima Annunziata, il presidio in solidarietà con i compagni e la compagna anarchici in sciopero della fame e con tutti i prigionieri e le prigioniere dello Stato che hanno combattuto e combatteranno contro ogni forma di oppressione liberticida.

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Interrotto un convegno presso la sede di architettura dell’università Federico II in solidarietà con Alfredo Cospito e contro il 41 bis (Napoli, 2 dicembre 2022)

Ieri, 2 dicembre, a Napoli, un gruppo di solidali ha interrotto il convegno presso la sede di architettura della Federico II di Napoli sul diritto agli studi universitari nel sistema penitenziario, che avveniva nell’ambito della Conferenza Nazionale dei Poli Universitari Penitenziari Italiani. Prendevano parola la Provveditora dell’Amministrazione Penitenziaria della Campania, un esponente del Tribunale di Sorveglianza di Napoli, il presidente Cnupp e il Garante Nazionale delle persone private della libertà personale.

Sono stati fatti cori e un intervento in solidarietà al compagno anarchico Alfredo, da un mese e mezzo in sciopero della fame contro il regime di 41 bis cui è sottoposto e l’ergastolo, aperto uno striscione con su scritto “41 bis ed ergastolo tortura di Stato” e sono stati lanciati alcuni manifestini che ricordavano la strage di Stato nelle carceri del 2020.

Si è sottolineata l’ipocrisia di uno Stato democratico che si ammanta di tanti bei discorsi su diritti e garanzie dei detenuti quando è lo stesso a produrre le peggiori nefandezze. La stessa ipocrisia è stata confermata dagli applausi di qualcuno, in un pubblico palesemente composto di “addetti ai lavori”, che tra il paternalismo e la provocazione voleva farci credere di condividere l’intervento. È stato risposto di tenersi i loro ipocriti applausi e di continuare pure a parlarsi addosso di quanto è bella e brava la democrazia, mentre lo Stato italiano continua a essere il quotidiano responsabile delle più efferate stragi.

E a chi si fosse sentita così sinceramente toccata dalle nostre parole, bè… forse è il momento di uscire dalle aule universitarie.

È ora di finirla con queste kermesse! Agitiamoci!

Alcun* compagn*

[Tratto da https://infernourbano.altervista.org/napoli-interrotto-il-convegno-presso-la-sede-di-architettura-in-solidarieta-con-alfredo-cospito-e-contro-il-41bis/]

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Fuori Alfredo dal 41 bis: presidio al tribunale di sorveglianza in occasione dell’udienza per il ricorso contro il provvedimento di 41 bis (Roma, 1° dicembre 2022)

Il 1° dicembre, in occasione dell’udienza per il ricorso contro il provvedimento di 41 bis per Alfredo Cospito, si è tenuta davanti al tribunale di sorveglianza di Roma la prevista iniziativa in solidarietà. Una presenza di compagni che – con interventi, volantini, striscioni, cori – ha solidarizzato con Alfredo e gli altri compagni anarchici in sciopero della fame contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo. Per apprendere la decisione del tribunale di sorveglianza sarà necessario attendere un tempo variabile tra i pochi giorni e, meno presumibilmente, alcune settimane.

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Presidio al tribunale in occasione dell’udienza prevista a Roma sul ricorso contro il provvedimento di 41 bis (Milano, 1° dicembre 2022)

In questo momento dal tribunale di Milano viene calato uno striscione in solidarietà ad Alfredo, contro il 41 bis. Intanto, fuori, inizia il presidio.

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Messaggio di Resistenza – Intervento alla Camera di Commercio Greco-Italiana in solidarietà con Alfredo Cospito in sciopero della fame (Atene, Grecia, 30 novembre 2022)

La questione delle questioni, la leva per sollevare il mondo, è quindi l’Internazionale.
(Alfredo Cospito)

Perché per chi ama la vita, reagire quando viene trasformata in sopravvivenza è un atto dovuto, da lunedì 7 novembre inizio uno sciopero della fame.
(Anna Beniamino)

Il prigioniero anarchico Alfredo Cospito è in sciopero della fame fino alla morte nelle carceri italiane dal 20 ottobre, esigendo la revoca del regime di isolamento del 41 bis applicato nei suoi confronti.

Il 41 bis è un regime di isolamento sensoriale che costituisce tortura ed è uno dei regimi di detenzione speciale più duri dell’Unione Europea. L’attacco dello Stato italiano ad Alfredo Cospito non è semplicemente una scelta statale volta ad eliminare un guerrigliero anarchico impenitente. Simboleggia l’assalto frontale alla scelta della lotta armata ed è portato avanti attraverso politiche antiterroristiche e regimi speciali di detenzione.

Lo sciopero del compagno è quindi sia una lotta contro la tortura e le condizioni speciali di detenzione che una battaglia affinché la difesa della scelta della lotta armata rimanga attuale e non venga neutralizzata dal silenzio assassino imposto ad Alfredo Cospito.

La solidarietà internazionalista con il compagno, con il simbolismo che porta con sé, deve essere una leva di risveglio per il movimento anarchico internazionale che non è stato soggiogato dalla reificazione e dall’alternativismo.

I prigionieri politici di Italia, Francia, Inghilterra, Cile stanno facendo scioperi della fame e proteste simboliche. Mentre manifestazioni in solidarietà, iniziative e attacchi cercano di creare le condizioni affinché lo sciopero della fame del nostro compagno diventi la causa di tutte le persone che lottano contro le carceri, le leggi antiterrorismo, la tortura.

Mercoledì 30 novembre, il giorno precedente l’udienza del tribunale [di sorveglianza] che deciderà se prolungare la tortura del nostro compagno in 41 bis, e nel contesto della giornata di azione in solidarietà con Alfredo Cospito, abbiamo visitato la Camera di Commercio Greco-Italiana in via Solonos 102, dove abbiamo lanciato vernice e volantini, intendendo inviare un messaggio internazionalista di resistenza al tentativo di sterminio del nostro compagno da parte dello Stato italiano.

Vittoria per lo sciopero della fame dell’anarchico Alfredo Cospito.

Solidarietà con gli anarchici Ivan Alocco, Juan Sorroche Fernandez e Anna Beniamino, in sciopero della fame in solidarietà con Alfredo Cospito.

Solidarietà con i prigionieri delle Brigate Rosse (BR-PCC) Nadia Lioce, Marco Mezzasalma, Roberto Morandi, che da oltre 17 anni resistono al regime del 41 bis.

IL 41 BIS È TORTURA

Messaggio di Resistenza

[Pubblicato in greco in https://athens.indymedia.org/post/1622188/]

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Appeso uno striscione in solidarietà con il compagno anarchico nichilista Alfredo Cospito (Bristol, Regno Unito, dicembre 2022)

In una tipica tetra notte d’inverno su questa grigia isola-prigione, durante un attacchinaggio di manifesti, abbiamo appeso uno striscione, nella zona di Easton, come minimo segno di solidarietà con il nostro compagno anarchico nichilista Alfredo Cospito, che è in sciopero della fame dal 20 ottobre, in conflitto con lo Stato fascista italiano dopo che questo lo ha trasferito nel regime detentivo di isolamento e tortura del 41 bis.

I nostri cuori sono ancora vicini al compagno anarchico Toby Shone, anch’egli in sciopero della fame parziale in solidarietà con Alfredo.

Alcune ombre nella nebbia

[Pubblicato il 2 dicembre in inglese in https://darknights.noblogs.org/post/2022/12/02/bristol-uk-banner-hung-in-solidarity-with-anarchist-nihilist-comrade-alfredo-cospito/]

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Iniziativa solidale davanti all’ambasciata italiana (Santiago, Cile, 30 novembre 2022)

Oggi, 30 novembre 2022, alcune individualità anarchiche e solidali si sono date appuntamento di fronte all’ambasciata italiana a Santiago, in Cile, per dimostrare con i fatti la solidarietà nei confronti del compagno Alfredo Cospito e come rifiuto del brutale isolamento di sterminio imposto attraverso il 41 bis. La molesta presenza repressiva ha comportato l’arresto di un compagno.

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Sintesi della manifestazione in solidarietà con il rivoluzionario anarchico in sciopero della fame Alfredo Cospito presso l’Ambasciata d’Italia (Atene, Grecia, 30 novembre 2022)

Mercoledì 30 novembre si è tenuta una manifestazione di solidarietà internazionale con l’anarchico Alfredo Cospito, in sciopero della fame dal 20 ottobre contro il 41 bis.

La manifestazione si è svolta sul marciapiede davanti all’ambasciata italiana, anche se i poliziotti ci hanno detto di spostarci dall’altra parte della strada.

FORZA AL RIVOLUZIONARIO ANARCHICO ALFREDO COSPITO IN SCIOPERO DAL 20 OTTOBRE CONTRO IL 41 BIS

SOLIDARIETÀ CON GLI ANARCHICI ANNA BENIAMINO, JUAN SORROCHE FERNANDEZ E IVAN ALOCCO IN SCIOPERO DELLA FAME AL FIANCO DI ALFREDO

«Non so se sarà l’internazionalismo a salvarci da questa caduta nel vuoto, se come dici tu sarà questa la leva che ci permetterà di sollevare il mondo e sovvertirlo. Ma una cosa è certa: per opporsi a questo nuovo imperialismo in maniera decisiva il collasso del sistema deve essere globale. Le guerre di posizione portano alla sconfitta tanto quanto gli/le anarchici/e che aspettano i momenti maturi per agire hanno già perso in partenza» — Alfredo Cospito, “Quale internazionale? Intervista e dialogo con Alfredo Cospito dal carcere di Ferrara” [attualmente disponibile in: Alfredo Cospito e molti altri, Quale internazionale?, Edizioni Monte Bove, seconda edizione, novembre 2022, 205 pp., ndt].

Assemblea Aperta di Iniziativa Anarchica
e-mail: anoixti_syneleusi_anarhikwn@riseup.net

[Pubblicato in greco in https://athens.indymedia.org/post/1622223/]

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Resoconto del presidio solidale sotto al carcere di Bancali (Sassari, 27 novembre 2022)

Oggi, per la seconda volta ci siamo ritrovati davanti al carcere di Bancali per far sentire la nostra voce in solidarietà ad Alfredo Cospito, compagno anarchico rinchiuso in regime di 41 bis e in sciopero della fame da più di un mese.

Sono stati fatti inizialmente degli interventi contro il carcere cercando di farci sentire dai prigionieri, mettendo musica e sentendo da lontano, le loro urla. Dopodiché ci siamo spostati davanti al punto in cui Alfredo è in isolamento, sepolto vivo.

Dopo avergli mandato messaggi di solidarietà e comunicato tutte le azioni che in Sardegna, in Italia e in altri Paesi, si stanno concretizzando per lottare contro la tortura di Stato che Alfredo sta subendo, è necessario ribadire che, nonostante la tristezza e le lacrime davanti a quelle mura, bisogna fare leva sulla lotta e sulla rabbia, perché noi, martiri anarchici non ne vogliamo, vogliamo compagn* liberi e in lotta per la liberazione.

Alfredo, ti aspettiamo fuori
Ma non aspettiamo soltanto.

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Alcuni segnali in solidarietà con lo sciopero della fame di Alfredo Cospito e degli altri prigionieri anarchici nel mondo (Madrid, Spagna, novembre 2022)

Raccogliamo in una breve nota una serie di attività e segnali di solidarietà con la lotta dell’anarchico prigioniero Alfredo Cospito contro il regime di isolamento sancito in Italia attraverso l’articolo 41 bis, e con Anna, Ivan, Juan, Toby… che a intermittenza hanno aderito allo sciopero della fame da diverse carceri europee. Alfredo è in sciopero della fame dal 20 ottobre.

Oltre ai vari segnali di solidarietà sui muri, sotto forma di manifesti e scritte murali, il 6 novembre è stato fatto anche un dibattito presso il Local Anarquista Magdalena, in cui sono state riportate le ultime notizie sulla vicenda e i tantissimi segnali di solidarietà che stanno avvenendo in Italia e nel mondo. Lo stesso giorno, dopo il dibattito, è stata indetta una manifestazione statica in piazza Tirso de Molina in solidarietà con Alfredo. I compagni di Radio Tirso Libertaria hanno realizzato un programma speciale sullo sciopero della fame del compagno, inserendolo nella loro programmazione alla fine di novembre. Venerdì scorso, 25 novembre, un gruppo di compagni si è riunito davanti alle porte dell’Istituto Italiano, situato in Calle Mayor, che ha deciso di chiudere i battenti e di far uscire i suoi visitatori dalla porta sul retro. Infine, durante lo svolgimento del Encuentro del Libro Anarquista, a Madrid, è stato programmato un intervento sulla situazione repressiva in Italia e sullo sciopero della fame di Alfredo.

Mandiamo forza e sostegno al compagno, con la promessa di continuare la lotta. Invitiamo ad estendere la solidarietà alla lotta di Alfredo contro il 41 bis e il regime di isolamento.

FUORI ALFREDO DAL 41 BIS

Morte allo Stato, viva l’anarchia

Anarchici e anarchiche solidali da Madriz

[Pubblicato in spagnolo in http://barcelona.indymedia.org/newswire/display/534742]

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FUORI ALFREDO COSPITO DAL 41 BIS! SOLIDARIETÀ CON TUTTI GLI ANARCHICI E I RIVOLUZIONARI IMPRIGIONATI NELLE CARCERI DELLO STATO!

Qui di seguito una breve sequenza di immagini dalla mobilitazione: