Interventi solidali con gli anarchici Alfredo Cospito, Juan Sorroche e Ivan Alocco in sciopero della fame (Trento, Torino, Genova, Berlino, Milano, 26-28, 31 ottobre, 2-3 novembre 2022)

Interventi solidali con gli anarchici Alfredo Cospito, Juan Sorroche e Ivan Alocco in sciopero della fame (Trento, Torino, Genova, Berlino, Milano, 26-28, 31 ottobre, 2-3 novembre 2022)

Imbrattamento e scritte al tribunale in solidarietà con Alfredo Cospito, Juan Sorroche e Ivan Alocco in sciopero della fame (Genova, 3 novembre 2022)

Dai media di regime locali, apprendiamo che il tribunale di Genova è stato imbrattato in solidarietà con Alfredo. Al fianco di Alfredo, Juan e Ivan, prigionieri anarchici in sciopero della fame. FORZA!

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Interruzione dell’incontro “Tra le mura” al Padiglione d’Arte Contemporanea, in solidarietà con Alfredo Cospito in sciopero della fame (Milano, 2 novembre 2022)

Riportiamo l’intervento letto oggi durante l’incontro “Tra le mura” tenutosi al Pac di Milano nell’ambito della mostra “Ri-scatti. Per me si va tra la perduta gente” dove sono esposte fotografie di detenuti e secondini delle carceri milanesi. All’incontro erano presenti: Giorgio Leggeri, direttore del carcere di Bollate; Giacinto Siciliano, direttore del carcere di San Vittore; Francesco Maisto Garante dei detenuti del Comune di Milano.

Interrompiamo questo incontro in cui si parla della collaborazione tra università e carcere per discutere di quali progetti possono contribuire a migliorare questo luogo di reclusione e annichilimento.

Noi siamo qui per parlare del prigioniero anarchico Alfredo Cospito che attualmente si trova in 41 bis, il cosiddetto carcere duro. Un regime di tortura per mano dello Stato che prevede la permanenza in cella 23 ore al giorno, nessuna possibilità d’incontro e parola con gli altri detenuti, nessuna corrispondenza con l’esterno, la possibilità di avere libri solo con un permesso speciale e la riduzione ad un colloquio al mese per un’ora. Alfredo è in carcere da 10 anni durante i quali non ha smesso di scrivere articoli e libri per contribuire al dibattito rivoluzionario. Proprio per questo da maggio 2022, su decisione dell’ex ministra della giustizia Cartabia, è stato sottoposto a questo regime di isolamento estremo e tortura fisica e psicologica. Per toglierli, oltre alla libertà, anche la parola.

Dal 20 ottobre, ormai 14 giorni, sta portando avanti uno sciopero della fame fino alla morte o al suo declassamento dal 41 bis; contro questo regime, l’ergastolo ostativo e contro le galere. La sua non è una lotta solo personale ma solidale a tutti gli altri detenuti. A loro volta anche Juan, dal carcere di Terni, e Ivan dalla Francia, si sono uniti al suo sciopero della fame. Da tutta Italia e dall’estero arrivano messaggi di solidarietà che ovviamente non gli possono venire recapitati. Il tutto avvolto in un muro di silenzio che oggi siamo qui a rompere.

Una scelta estrema, ma forse l’unica possibile forza da poter mettere sul piatto quando ti viene tolto tutto. Scelta che necessita una forte eco fuori da quelle mura.

Contrariamente da come viene dipinto in questa mostra, il carcere non è rieducazione, concetto alquanto ipocrita e parziale. Il carcere è tortura, isolamento, contenimento e per questo serve allo Stato. Così come i Cpr, le comunità, le Rems, come la gabbia immateriale degli psicofarmaci facilmente distribuiti tra chi vi è rinchiuso. Il carcere non è solo per chi sta dentro, ma anche per chi sta fuori, è un monito per tutti quelli che desiderano liberarsi dallo sfruttamento o vogliono alzare la testa. In momenti di crisi come questa il carcere si prepara ad aprire le sue porte a sempre più persone. Negli ultimi anni stiamo assistendo a un inasprimento della repressione e non solo contro chi esplicitamente lotta contro lo Stato. Un esempio è il tentativo di un’operazione repressiva, quest’estate, contro gli scioperi degli operai in cui c’è stato il tentativo di far passare lo sciopero come “estorsione”. Noi non staremo a guardare mentre lo Stato ci mostra il suo vero volto, il suo pugno duro mentre uccide Alfredo o mentre annienta i detenuti e le detenute e non serve andare troppo indietro nel tempo per averne degli esempi. Non vogliamo vivere in una società che si regge sul fatto che ci sia sempre qualcuno con la pistola puntata alla testa. Lotteremo insieme fuori e dentro affinché di queste mura rimangano solo macerie.

No al 41 bis!
Solidali con Alfredo e i prigionieri in sciopero della fame!
Per un mondo senza galere!

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Libertà per Alfredo Cospito. Intervento all’università di giurisprudenza Freie Universitat (Berlino, Germania, 31 ottobre)

Oggi 31.10.2022 in solidarietà ad Alfredo Cospito, in sciopero della fame dal 20 ottobre, è stato interrotta la conferenza presso il dipartimento di giurisprudenza del università Freie Universität di Berlino. Il titolo della conferenza era: “Perché l’Italia è cosi difficile da governare? Effetti della legge elettorale sulla stabilità politica italiana”.

Dopo l’introduzione del relatore, abbiamo preso il palco, aperto gli striscioni e volantinato nella sala. Sul palco, abbiamo preso la parola e raccontato che cos’è il 41 bis, perché è una forma di tortura che lo Stato italiano applica ad alcuni detenuti, e che Alfredo è in sciopero della fame contro questo regime detentivo a cui è sottoposto e contro l’ergastolo ostativo.

Inaspettatamente il pubblico ha risposto con un applauso.

Contro tutte le galere, contro il 41 bis.
Solidarietà e forza ad Alfredo, e a Juan e Ivan che si sono uniti nello sciopero della fame.
Liber* tutt*!

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Imbrattamento e scritta alla sede della RAI in solidarietà con Alfredo Cospito in sciopero della fame (Trento, 28 ottobre 2022)

Alle prime ore del 28 ottobre facciata della sede della RAI a Trento è stata imbrattata e vi è stata lasciata una scritta: “Con Alfredo in sciopero della fame”.

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Intervento all’ingresso della sede della RAI in solidarietà con Alfredo Cospito e Juan Sorroche in sciopero della fame (Genova, 27 ottobre 2022)

Apprendiamo che questa sera (27 ottobre) è stata occupata la tettoia della sede dell’emittente televisiva Rai genovese in solidarietà con gli anarchici Alfredo Cospito e Juan Sorroche in sciopero della fame contro il regime di tortura 41 bis e l’ergastolo ostativo. La notizia è passata al Tg regionale.

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Contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo, imbrattata la sede della RAI in solidarietà ad Alfredo e Juan (Torino, 26 ottobre 2022)

Torino – 26 ottobre.
Imbrattata la sede Rai di via Verdi in solidarietà ad Alfredo e Juan in sciopero della fame.
Contro tutte le galere, contro il 41 bis.
Libertà!