Interventi e iniziative solidali con gli anarchici imprigionati in sciopero della fame contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo (Lecce, Bari, Genova, Gorizia, Bolzano, Saronno, Torino, Spoleto, Berlino, Firenze, Roma, 12, 16-17, 19-20, 23, 26 novembre 2022)

Interventi e iniziative solidali con gli anarchici imprigionati in sciopero della fame contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo (Lecce, Bari, Genova, Gorizia, Bolzano, Saronno, Torino, Spoleto, Berlino, Firenze, Roma, 12, 16-17, 19-20, 23, 26 novembre 2022)

Come per alcuni tra gli interventi e le iniziative in solidarietà con i compagni anarchici in sciopero della fame contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo svoltisi tra il 26 ottobre e il 3 novembre, il 29 ottobre e il 9 novembre e il 6 e il 16 novembre, raccogliamo testi e contributi da altri interventi e iniziative più recenti (12 – 26 novembre). Invitiamo ad inviarci o a segnalarci di volta in volta i testi così da poterne dare diffusione. Per le azioni, come anche per gli aggiornamenti, i contributi, i volantini e per altre iniziative solidali particolarmente significative o antecedenti l’inizio dello sciopero della fame, invitiamo a leggere le rispettive sezioni di questo sito internet (“Azioni” e “Aggiornamenti”). 

Solidarietà rivoluzionaria con Alfredo Cospito, Juan Sorroche, Ivan Alocco e Anna Beniamino in sciopero della fame! Fuori Alfredo Cospito dal 41 bis!

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Interruzione di uno spettacolo al Teatro Argentina in solidarietà con gli anarchici imprigionati in sciopero della fame contro il 41 bis (Roma, 26 novembre 2022)

Oggi, 26 novembre 2022, è stato interrotto lo spettacolo “Amleto” al teatro Argentina a Roma. Nonostante i lavoratori del teatro si siano trasformati in un vero e proprio servizio d’ordine a tutela degli interessi padronali, siamo con determinazione riusciti a salire sul palco, a srotolare uno striscione con su scritto “C’è del marcio in Italia: no al 41 bis”, a lanciare dei volantini e a leggere parte del comunicato che, qui sotto, riportiamo integralmente:

Siamo qui perché Alfredo Cospito è al 41 bis. Il 41 bis è un regime di detenzione studiato appositamente per annichilire l’individuo. Siamo qui perché Alfredo è da più di un mese in sciopero della fame. Non siamo qui a piangere su una ingiustizia subita dal nostro compagno anarchico, perché non lo è. Come non è un’aberrazione giuridica. Essa è la reazione logica dello Stato-democratico agli attacchi sferrati da Alfredo. Prima fisici, con il ferimento del burocrate Adinolfi, a suo tempo amministratore delegato della Ansaldo Nucleare e per il quale ha finito di scontare la pena a cui era stato condannato. Poi con le parole con cui, durante la detenzione in alta sicurezza, ha contribuito ai dibattiti del movimento anarchico. Il 41 bis ad Alfredo non è solo vendetta, è anche volontà di togliere la parola. Perché la parola, quando non resta un mero esercizio retorico: è un arma.

Alfredo è in sciopero della fame da più di un mese per ottenere il suo declassamento e contro l’ergastolo ostativo.

A lui si sono aggregati i prigionieri e le prigioniere anarchici ed anarchiche Juan Sorroche, Ivan Alocco ed Anna Beniamino. Usano lo sciopero della fame perché nella condizione d’isolamento in cui si trovano è, forse, l’unica forma di lotta a loro disposizione. Con forza e coraggio mettono a repentaglio la loro incolumità, la loro vita… mentre voi siete seduti qui ad assistere ad una messinscena e non vi rendete conto che tutto lo è. Quotidianamente vi viene sottratto qualcosa, per il momento, su di voi non ha conseguenze ed allora vi girate dall’altra parte. Accecati dai vostri privilegi pensate che la democrazia sia il miglior sistema possibile e guardate indignati nazioni esotiche dove le persone vengono calpestate. Volete verità e giustizia per Giulio Regeni e ve ne fottete dei 14 morti fatti in carcere l’8 marzo 2020 dalla democrazia italiana. Ve ne fottete degli 80 suicidi di carcere avvenuti da gennaio ad oggi. Ve ne fottete dei campi di concentramento per migranti disseminati per il bel paese.

Non siamo venuti a sensibilizzarvi. Se ancora dormite sonni tranquilli… il divertimento ve lo roviniamo.

Rompiamo la pace sociale in cui vi beate.

Morte allo Stato!
Viva l’Anarchia!

[Tratto da https://lanemesi.noblogs.org/post/2022/11/27/interruzione-di-uno-spettacolo-al-teatro-argentina-in-solidarieta-con-gli-anarchici-imprigionati-in-sciopero-della-fame-contro-il-41-bis-roma-26-novembre-2022/]

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Striscioni in solidarietà con Alfredo Cospito alla Cattedrale e dal campanile di Giotto (Firenze, 26 novembre 2022)

Apprendiamo che è stato calato dal campanile di Giotto, attiguo alla Cattestrale di Santa Maria del Fiore, a Firenze, uno striscione con la scritta “Fuori Alfredo dal 41 bis”.

 

Manifestazione in solidarietà con Alfredo Cospito (Berlino, 23 novembre 2022)

Oggi, 23 novembre, circa 100 persone sono scese in piazza a Berlino in solidarietà con i compagni in sciopero della fame Alfredo, Juan, Ivan e Anna.

La manifestazione è iniziata con un raduno davanti all’Ambasciata italiana a Tiergarten. Sono stati letti comunicati in molte lingue. Si sono sentite voci da ogni parte del mondo. Dopo un’ora circa, la manifestazione ha attraversato le strade deserte del quartiere delle ambasciate, dove sono stati gridati slogan in diverse lingue. A Potsdamer Platz le strade erano più affollate, e con discorsi e volantini i passanti sono stati informati della situazione di Alfredo e degli altri compagni. Passando davanti all’ambasciata statunitense, la manifestazione ha fatto riferimento alla lotta di Mumia Abu-Jamal e si è conclusa poco dopo a Brandenburger Tor.

Al termine della manifestazione, la polizia ha fermato e controllato i documenti di tre persone, multandole per “volantinaggio illegale”, perché in alcuni volantini non era indicata la persona responsabile del contenuto (VISDP). Le persone sono state rilasciate dopo qualche minuto. Noi siamo rimasti li, in solidarietà e gridando slogan, fino a quando tutti non sono stati liberati.

Segnatevi la data! 30 novembre: giornata di azioni in solidarietà con Alfredo e gli altri compagni in sciopero della fame.

[Tratto da https://infernourbano.altervista.org/berlino-germania-100-persone-alla-manifestazione-in-solidarieta-con-alfredo-cospito/]

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Presidio in centro in solidarietà con Alfredo e gli altri e saluto al carcere (Bolzano, 23 novembre 2022)

Nel primo pomeriggio di oggi (mercoledì 23 novembre) si è tenuto un presidio nel centro di Bolzano in solidarietà con Alfredo in sciopero della fame da oltre un mese contro il 41 bis applicatogli e l’ergastolo ostativo, e con gli altri compagni che si sono uniti alla sua lotta. Interventi, letture, esposizione di una mostra sul 41 bis e volantinaggio; subito dopo ci si è spostati sotto le mura del carcere per un saluto solidale ai detenuti. Di seguito il testo distribuito.

Solidarietà con Alfredo e gli altri in sciopero della fame – il 41 bis è tortura

Dal 5 maggio scorso l’anarchico Alfredo Cospito si trova in regime di 41 bis nel carcere di Bancali (Sassari). Dallo scorso 20 ottobre ha iniziato uno sciopero della fame ad oltranza – che non intende quindi interrompere fino alle estreme conseguenze – contro questo regime di tortura istituzionalizzata e contro l’ergastolo ostativo (che impedisce di usufruire dei benefici di legge ai condannati per determinati reati che non scelgono di diventare collaboratori di giustizia). Alla sua lotta si sono uniti anche gli anarchici Anna Beniamino e Juan Sorroche e altri compagni detenuti in altri paesi. Il prossimo primo dicembre il Tribunale di Sorveglianza dovrà pronunciarsi sulla conferma dell’applicazione del 41 bis ad Alfredo per i prossimi 4 anni. Questo regime, applicato fino ad oggi ad alcuni rivoluzionari comunisti e a centinaia di proletari accusati di far parte della criminalità organizzata, mira, attraverso il totale isolamento dal mondo esterno, all’annientamento del detenuto, per ottenerne la collaborazione – la rinuncia a se stessi, alla propria identità, alla propria storia, alle proprie relazioni. Nel caso specifico, mira anche e soprattutto a mettere a tacere un compagno che anche dal carcere non ha mai smesso di contribuire al dibattito del movimento e di rivendicare le proprie idee e azioni – e infatti in questi anni la repressione ha colpito anche chi all’esterno ha diffuso i suoi interventi.

Alfredo è stato arrestato nel 2012 insieme ad un altro anarchico per il ferimento di Roberto Adinolfi, amministratore delegato di Ansaldo Nucleare («Decisi di passare all’azione dopo il disastro nucleare di Fukushima», dichiarò tra l’altro al processo). Il suo trasferimento in 41 bis si inserisce in un clima di avvitamento repressivo (preparato e perseguito, va ricordato, da quella Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo guidata negli ultimi anni dall’“eroe antimafia” Cafiero De Raho, ora eletto deputato col Movimento 5 Stelle) che ha visto la sua condanna insieme ad Anna per il reato di strage politica – che prevede l’ergastolo – con l’accusa di aver attaccato una caserma dei carabinieri, e la condanna di Juan a 28 anni (!) di carcere per un attacco ad una sede della Lega. Si tratta di condanne mai viste per azioni che non hanno provocato feriti. Nello stesso clima si inserisce anche la condanna ad oltre 160 anni di carcere per gli imputati per il corteo contro le frontiere del 2016 al Brennero, per i quali è imminente la sentenza di appello.

Il messaggio è chiaro: se basta ormai la sola diffusione delle idee rivoluzionarie per essere colpiti dalle operazioni repressive che si susseguono con arresti, sequestri ecc., chi decide di passare all’azione deve essere letteralmente sepolto vivo. Nessuna sorpresa in fondo, ma siamo di fronte a un cambio di passo significativo, che non riguarda solo gli anarchici – si pensi alle recenti operazioni contro i sindacati di base, o all’uso disinvolto delle accuse di terrorismo o di devastazione e saccheggio di fronte a episodi di rabbia sociale. Nulla di “indegno di una democrazia”, anzi, è la democrazia che getta la maschera. In tempi di guerra – e di carovita, quando qualcuno potrebbe decidere di smettere di subire – a maggior ragione lo Stato ha bisogno di pace sociale, e per garantirsela lavora all’annientamento del nemico interno. Agire con tutte le nostre forze per tirare fuori Alfredo dal 41 bis, difendere le idee e le pratiche rivoluzionarie è vitale per tutte e tutti noi.

Alfredo fuori dal 41 bis – libertà per tutte le prigioniere e i prigionieri

Assemblea bolzanina contro il carcere

[Tratto da https://bergteufelbz.noblogs.org/post/2022/11/23/presidio-in-centro-a-bolzano-in-solidarieta-con-alfredo-e-gli-altri-e-saluto-al-carcere/]

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Scritte murali in solidarietà con Alfredo Cospito in sciopero della fame (Spoleto, novembre 2022)

“Chiudere il 41 bis, solidali con Alfredo Cospito”, “Fuori Alfredo dal 41 bis”. Apprendiamo da alcuni media locali (che ne hanno dato notizia il 22 novembre) della comparsa di una serie scritte murali a Spoleto in solidarietà con Alfredo Cospito in sciopero della fame ad oltranza contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo. Nei mesi precedenti erano stati segnalati dai giornali locali altri episodi.

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Interruzione della messa alla chiesa della Gran Madre e corteo in solidarietà con gli anarchici imprigionati in sciopero della fame (Torino, 20 novembre 2022)

Torino – Domenica 20 novembre 2022, al trentunesimo giorno di sciopero della fame del prigioniero anarchico Alfredo Cospito, al quale si sono uniti Juan Sorroche, Ivan Alocco e Anna Beniamino, si è mossa per il centro della città una presenza solidale con slogan, interventi, attacchinaggi e striscioni che hanno rotto il silenzio rispetto alla letalità del carcere, alla tortura del 41 bis e dell’ergastolo ostativo, e hanno espresso la solidarietà incondizionata all’iniziativa dei compas in sciopero della fame.

Quando i/le solidali sono arrivati davanti alla chiesa della Gran Madre, un gruppo di loro era già all’interno del tempio, occupandolo prima che iniziasse la messa delle 11. Dopo che la celere ha forzato i picchetti dei solidali alla cancellata di ingresso al tempio, i/le solidali che si trovavano all’interno sono usciti e si sono uniti al corteo che ha percorso la centrale via Po fino a Piazza Castello, dove sono stati appesi striscioni e fatti interventi. I/le solidali hanno poi sciolto il corteo senza ulteriori noie con DIGOS e divise.

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Scritte murali in solidarietà con Alfredo Cospito in sciopero della fame (Saronno, 20 novembre 2022)

“Fuori Alfredo dal 41 bis”. Apprendiamo da alcuni media locali della comparsa, risalente al 20 novembre, di una serie scritte murali a Saronno (provincia di Varese) in solidarietà con Alfredo Cospito in sciopero della fame ad oltranza contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo.

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Imbrattata la sede RAI e comparsi striscioni in solidarietà con Alfredo Cospito in sciopero della fame (Bolzano, 19 novembre 2022)

A quanto riporta il sito del quotidiano “Alto Adige”, la scorsa notte (19 novembre) ignoti hanno imbrattato l’ingresso della sede Rai in Piazza Mazzini a Bolzano con vernice rossa e una scritta in solidarietà con Alfredo in sciopero della fame da ormai un mese contro il 41 bis applicatogli e l’ergastolo ostativo. Nei giorni scorsi striscioni in solidarietà con Alfredo erano comparsi a Bolzano lungo la tangenziale cittadina e poco fuori città lungo la statale […].

[Tratto da https://bergteufelbz.noblogs.org/post/2022/11/19/imbrattata-la-sede-rai-di-bolzano-e-comparsi-striscioni-in-solidarieta-con-alfredo-in-sciopero-della-fame/]

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Striscione in solidarietà con Alfredo Cospito in sciopero della fame (Gorizia, 19 novembre 2022)

Riceviamo e inoltriamo che è apparso uno striscione in solidarietà ad Alfredo anche a Gorizia sulla piazza principale della città. 41 bis tortura di Stato. Alfredo Cospito LIBERO!

[Tratto da https://ilrovescio.info/2022/11/19/striscione-a-gorizia/]

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Una giornata per i morti di Stato e in solidarietà ai prigionieri in lotta (Genova, 17 novembre 2022)

Il 17 novembre si è tenuta a Genova un’iniziativa per i morti di Stato e in solidarietà ai/le prigionieri/e anarchici/he in lotta.

Una quarantina di compagni/e si sono mossi/e per alcune vie del centro storico con interventi in italiano, francese e arabo per ricordare i morti di Stato e in particolare: Farid Aoufi, 46enne precipitato il 6 novembre del 2008 dal terzo piano della Caserma dei Carabinieri di via Ponte Calvi, nel centro storico; Jefferson Tomalà, giovane ecuadoriano freddato in casa nel suo letto da 5 colpi di pistola sparati dal poliziotto Luca Pedemonte durante un intervento di “assistenza sanitaria”; Moussa Balde, morto nel Cpr di Torino dopo esservi stato recluso in seguito ad un pestaggio subito a Ventimiglia da tre razzisti italiani; Ahmed Safi, travolto in autostrada qualche giorno fa mentre tentava di passare la frontiera tra Italia e Francia.

Negli interventi si è ricordata l’attuale lotta dei/le prigionieri/e anarchici/he in sciopero della fame contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo, la mobilitazione in corso a loro supporto e tutti i responsabili della loro detenzione e dell’accusa di “strage”: in particolare il ruolo della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, del DAP, dei Carabinieri e di uno Stato che ha retto il suo potere sullo stragismo e che rimane a tutt’oggi responsabile delle stragi nel Mediterraneo, nelle missioni militari all’estero, nelle carceri.

[Tratto da https://ilrovescio.info/2022/11/18/genova-una-giornata-per-i-morti-di-stato-e-in-solidarieta-ai-prigionieri-in-lotta/]

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Presidio solidale con Alfredo Cospito, con gli anarchici in sciopero della fame e con tutti i reclusi (Bari, 16 novembre 2022)

Mercoledì 16 novembre si è svolto un presidio sotto le mura del carcere di Bari in solidarietà ad Alfredo Cospito e a tutti i reclusi, contro il 41 bis e contro tutte le gabbie. Per ribadire che il 41 bis è tortura di Stato e che la lotta dei nostri compagni in sciopero della fame è anche la nostra lotta.

FUORI ALFREDO DAL 41 BIS
LIBERTÀ PER ANNA, IVAN E JUAN
CONTRO TUTTE LE GABBIE
LIBERI TUTTE E TUTTI!

[Tratto da https://ilrovescio.info/2022/11/17/bari-presidio-solidale-al-carcere/]

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Scritte murali in solidarietà con Alfredo Cospito in sciopero della fame (Lecce, 12 novembre 2022)

“Fuori Alfredo Cospito dal 41 bis”, “Chiudere il 41 bis”, “Lo Stato tortura: no 41 bis”. Apprendiamo da alcuni media locali della comparsa, risalente al 12 novembre, di una serie scritte murali a Lecce in solidarietà con Alfredo Cospito in sciopero della fame ad oltranza contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo.