Rivendicazione dell’attacco incendiario contro gli uffici della compagnia di navigazione israeliana ZIM da parte del Gruppo 7 Ottobre (Atene, Grecia, 17 gennaio 2024)

Dopo alcune settimane senza pubblicazioni in merito, riprendiamo la pubblicazione di testi rivendicativi e comunicati inerenti azioni di attacco contro strutture e interessi dello Stato e del capitale israeliano nel mondo. Ritenendo necessarie queste pubblicazioni per lo sviluppo di un movimento rivoluzionario e di un dibattito internazionale – nonché tenendo sempre ben salde le nostre convinzioni sulla solidarietà –, pubblichiamo ogni testo, al di là delle concezioni specifiche espresse, così come delle categorie e dei concetti impiegati, che come si potrà notare spesse volte differiscono da testo a testo. Per una solidarietà rivoluzionaria internazionale con la popolazione palestinese e gli oppressi in tutto il mondo.

Rivendicazione dell’attacco incendiario contro gli uffici della compagnia di navigazione israeliana ZIM da parte del Gruppo 7 Ottobre (Atene, Grecia, 17 gennaio 2024)

LIBERTÀ PER LA PALESTINA! VITTORIA ALLE ARMI DELLA RESISTENZA!

“E ora sono masse che si stanno sollevando e rompendo i loro legami e catene. Memoria eterna a voi, sinceri fratelli caduti nella lotta”.

Armati di questi versi, che provengono dagli anni 1940-‘49 in Grecia, e guidati dall’incrollabile unità della conquista rivoluzionaria che sta avvenendo in Palestina, abbiamo compiuto, all’alba di mercoledì 17 gennaio, un attacco incendiario agli uffici della compagnia di navigazione israeliana ZIM.

L’azienda israeliana ZIM, fin dalla sua fondazione nel 1945, è stata attivamente coinvolta nella fornitura di equipaggiamento militare all’assassino esercito israeliano per il fronte palestinese. Un flusso che continua ancora oggi senza ostacoli e con regolarità dal porto del Pireo. ZIM è uno dei nomi pesanti del capitale sionista e si colloca tra le dieci compagnie di navigazione più potenti in Israele. D’altronde, il fatto che sia stata presa di mira dal promettente movimento di guerriglia del popolo yemenita, gli Houthi, ha messo in luce il suo ruolo attivo nel genocidio nella Striscia di Gaza.

Poco più di cento giorni. Giorni coperti dai rumori dell’artiglieria e degli edifici demoliti in un istante. Notti tormentate dalle esplosioni dei bombardamenti aerei. Un periodo di tempo in cui minuto per minuto, strada per strada, casa per casa viene scritto un altro grande capitolo della resistenza palestinese. Un altro magnifico capitolo nella storia della resistenza dei popoli contro i loro occupanti, contro i loro oppressori senza tempo.

Il 7 ottobre 2023, l’azione combinata delle organizzazioni di resistenza armata del popolo palestinese in lotta ha inferto un colpo prima impensabile a uno degli eserciti più potenti del mondo, l’esercito di occupazione israeliano. Un’occupazione che ha già contato settantacinque anni di violenze, persecuzioni, arresti e incarcerazioni senza processo, torture, esecuzioni, uccisioni di civili e la continua espansione di Israele in territorio palestinese in violazione di qualsiasi trattato. Un’espansione aggressiva, con continui insediamenti, che ha portato milioni di palestinesi a essere sradicati o a vivere in strisce e pezzi di terra in condizioni disumanamente soffocanti di imposizione militare, sorveglianza, controllo, privazione dei diritti umani fondamentali, dei beni di prima necessità, dell’assistenza sanitaria, su una linea sottile tra la vita e la morte.

In questo quadro soffocante, il popolo palestinese riesce a organizzarsi, superando le difficoltà oggettive e colpendo l’occupante che cerca di spezzare la sua resistenza. Le organizzazioni di resistenza palestinesi continuano a operare e a condurre attacchi quotidiani contro l’esercito di occupazione sionista. Anche in questo momento, in cui l’esercito israeliano ha invaso in profondità la Striscia di Gaza, sta attaccando la Cisgiordania e colpisce senza pietà e indiscriminatamente, massacrando decine di migliaia di palestinesi. Nonostante l’imponente dimostrazione di forza, lo Stato sionista di Israele non riesce a raggiungere i suoi obiettivi principali, mentre aumentano le pressioni internazionali e interne per porre fine alla guerra e trovare una soluzione diplomatica e va terminando il tempo politico per un’uscita vittoriosa del governo di estrema destra di Netanyahu.

Di fronte a queste condizioni, lo Stato greco, come parte integrante del meccanismo imperialista della NATO, come orgoglioso confine lontano degli USA, dichiara il suo sostegno alle politiche sioniste e al massacro del popolo palestinese, a livello diplomatico ma anche con l’agevolazione pratica della macchina da guerra israeliana attraverso concessioni di infrastrutture per i suoi rifornimenti senza ostacoli e di forze militari come parte delle forze di supporto della NATO al largo della Palestina. Ciò è possibile anche grazie alla grande crescita e alla redditività del capitale israeliano con investimenti di decine di milioni nel settore immobiliare, turistico, industriale e nei trasporti.

Al di là della gestione statale, il popolo greco, i popoli d’Europa e del mondo hanno dimostrato con diverse azioni e mobilitazioni, con forza e perseveranza, la propria solidarietà con il popolo palestinese e la loro condanna dei crimini sionisti. Da un capo all’altro della terra il movimento di solidarietà, il movimento contro la guerra e l’imperialismo si è alzato in piedi, avvicinando il popolo palestinese, facendo della sua causa la causa di tutti noi. Questa causa che ispira i popoli nel corso della storia, questa causa che arma la mano degli oppressi contro i loro oppressori, questa causa che produce momenti di grandezza, momenti e spazi di libertà, questa causa che apre la strada alla vittoria finale.

Con i pugni alzati siamo solidali con il combattivo e fraterno popolo palestinese, con ogni popolo che lotta per la propria liberazione. Sappiamo infatti che la vittoria della Palestina significa la vittoria di tutti i popoli oppressi del mondo. Sarà la sconfitta dell’imperialismo e del sionismo. Con ogni mezzo colpiamo il capitale israeliano ovunque si trovi. Con ogni mezzo sabotiamo le relazioni e la cooperazione dello Stato greco con lo Stato sionista-assassino di Israele.

Facciamo appello a ogni persona pensante e accorta affinché guardi la Storia negli occhi e si renda conto del genocidio che il popolo della Palestina sta subendo. Dobbiamo agire ora. Ognuno di noi, unito come un solo pugno, per sabotare lo Stato sionista assassino organizzando manifestazioni di solidarietà, boicottando i prodotti israeliani e distruggendo le infrastrutture e gli interessi materiali che si trovano nel nostro paese.

LE POPOLAZIONI CON LE ARMI TRA LE MANI VINCERANNO

E I PALESTINESI LO SANNO MOLTO BENE.

Gruppo 7 Ottobre
[Ομάδα 7 Οκτώβρη]

[Pubblicato in greco il 30 gennaio 2023 in https://athens.indymedia.org/post/1628753/ | Traduzione in italiano pubblicata in https://lanemesi.noblogs.org/post/2024/02/16/rivendicazione-dellattacco-incendiario-contro-gli-uffici-della-compagnia-di-navigazione-israeliana-zim-da-parte-del-gruppo-7-ottobre/ | Fotografia tratta dai mass-media]