Solidarietà con Juan e con tutti i rivoluzionari prigionieri. Manifesto in vista dell’udienza in cassazione per il processo sull’azione contro la sede della Lega di Villorba

Solidarietà con Juan e con tutti i rivoluzionari prigionieri. Manifesto in vista dell’udienza in cassazione per il processo sull’azione contro la sede della Lega di Villorba

Diamo diffusione a questo manifesto in solidarietà con il compagno anarchico Juan Sorroche, divulgato negli ultimi giorni in vista dell’udienza in corte di cassazione che si terrà il 26 gennaio. Il formato maggiormente adeguato per la stampa è l’A3. In occasione dell’udienza in cassazione è stato indetto un presidio solidale: l’appuntamento è per venerdì 26, in piazza Cavour a Roma, alle ore 10:00.

Solidarietà con Juan e con tutti i rivoluzionari prigionieri

“Lo Stato e il capitale sono i più grandi criminali, rubano sotto forma di tasse, uccidono tramite la guerra e il lavoro salariato, i respingimenti in mare e nei lager per immigrati in Europa e Africa, contaminano irreversibilmente l’uomo, gli animali e il pianeta terra, tutto per il loro profitto e potere” (dal testo rivendicativo “Colpiamoli a casa loro!”).

Il 12 agosto 2018 un ordigno esplode presso la storica sede della Lega a Villorba, in provincia di Treviso. Il 16 agosto successivo le forze di polizia ritrovano presso la struttura un secondo ordigno, inesploso, rimasto nascosto nel retro dell’edificio.

La Lega è particolarmente responsabile delle stragi nel Mediterraneo e della costruzione dei lager per migranti in Libia, nonché delle politiche guerrafondaie e marcatamente antiproletarie degli ultimi anni. Di recente, a seguito del genocidio in Palestina, coerentemente con le proprie convinzioni stragiste la Lega ha ribadito il sostegno a Israele e alla colonizzazione delle terre palestinesi. Analogamente, proprio nel 2018 Matteo Salvini ricopriva la carica di ministro dell’interno, propugnando tra l’altro la costruzione di un muro per fermare la migrazione dai Balcani, l’inondazione delle città da parte di militari nell’ambito dell’operazione “Strade sicure”, la dotazione di taser agli agenti della polizia municipale, l’aggravamento delle pene in riferimento a qualunque forma di antagonismo sociale. Che non si fermi la produzione, in barba all’inadeguatezza dei salari rispetto al costo della vita, alla faccia dei soprusi cui la classe oppressa quotidianamente deve fare fronte. Ogni insubordinazione è inammissibile.

Nel maggio 2019 viene arrestato l’anarchico Juan Sorroche. Latitante da un paio di anni a causa di un cumulo di condanne per le lotte intraprese nell’arco di oltre un decennio, viene indagato per l’azione contro la Lega a Villorba. Nel processo che segue – dopo un’iniziale sentenza a 28 anni di carcere e 3 anni di “libertà vigilata” – viene condannato in appello a 14 anni e 7 mesi. Il 26 gennaio si terrà la scadenza finale nel processo, l’udienza in corte di cassazione a Roma.

I padroni e i mass-media non fanno altro che sostenere guerre e massacri, giustificando le morti sul lavoro, in mare, nelle carceri, la pervasività del controllo tecnologico e poliziesco, la riduzione del mondo a una pattumiera. Dal canto nostro, noi anarchici sosteniamo da sempre l’autonomia di pensiero e d’azione dell’individuo, l’insubordinazione contro ogni istituzione, la lotta radicale contro lo sfruttamento e l’oppressione, il disfattismo contro le guerre dei padroni, l’abbattimento di ogni potere politico ed economico in favore della libertà integrale per ogni oppresso.

La condanna contro Juan Sorroche, il 41 bis per i rivoluzionari prigionieri, le operazioni repressive contro il movimento anarchico e le sue pubblicazioni sono espressione del monito dello Stato contro gli oppressi. La classe dominante vorrebbe stabilire incontrastata una pressoché totale sudditanza alle politiche di guerra. Tuttavia, c’è ancora chi si batte.

Lo Stato e il capitale, distruggendo il mondo, non possono che proseguire i propri rituali di morte. La nostra lotta, invece, parla della vita, si indirizza verso possibilità di liberazione. Per aprire queste possibilità, contro un nemico che spontaneamente non farà mai alcun passo indietro, la violenza rivoluzionaria è necessaria, indispensabile.

PDF: Solidarietà con Juan e con tutti i rivoluzionari prigionieri

[Ricevuto via e-mail e pubblicato in https://lanemesi.noblogs.org/post/2024/01/23/solidarieta-con-juan-e-con-tutti-i-rivoluzionari-prigionieri-manifesto-in-vista-delludienza-in-cassazione-per-il-processo-sullazione-contro-la-sede-della-lega-di-villorba/]