Giornata di solidarietà con i prigionieri rivoluzionari e contro lo stato di guerra permanente (Roma, 24 aprile 2024)

Giornata di solidarietà con i prigionieri rivoluzionari e contro lo stato di guerra permanente (Roma, 24 aprile 2024)

24 APRILE — GIORNATA DI SOLIDARIETÀ CON I PRIGIONIERI RIVOLUZIONARI E CONTRO LO STATO DI GUERRA PERMANENTE

Non credo negli eroi né nei superuomini ma nella coscienza che donne e uomini debbano costruirsi, che la lotta non è gratis, implica contraccolpi e cadute, resistenze ed ondivaghe botte d’autostima. E che ne valga la pena, sempre e comunque, per la qualità dei rapporti che si costruiscono, non di sopravvivenza ideale ma di vita quanto mai reale.
Anna Beniamino

Il 24 aprile prossimo si terrà, alla corte di cassazione di Roma, quella che dovrebbe essere l’ultima scadenza del processo “Scripta Manent”. Questo processo ha portato alla condanna di due compagni per “strage politica”, in seguito a un attacco avvenuto nei pressi della caserma allievi carabinieri di Fossano, che non provocò né morti né feriti. Inoltre ha riconosciuto questi compagni come appartenenti alla FAI-FRI, identificata come associazione sovversiva (art. 270 bis c. p.). Conseguenza di questo processo è stato anche l’internamento di Alfredo Cospito nel regime penitenziario 41 bis, una forma di detenzione finalizzata all’annientamento fisico e politico.

Per opporsi a questa condizione il compagno ha sostenuto uno sciopero della fame durato ben 182 giorni innescando una lotta, supportata da altri prigionieri, da un movimento di solidarietà internazionale e da una mobilitazione che si è costantemente intensificata nel corso del 2022.

La mobilitazione è riuscita a rendere universalmente nota l’infamia del 41 bis (vera e propria forma di tortura) e a rompere l’aura di sacralità di cui si ammanta la DNAA (Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo), chiarendone il ruolo di cane da guardia del sistema dominante e la sua funzione nella repressione politica.

Inoltre questa lotta ha dimostrato l’importanza della solidarietà attiva: reprimere i rivoluzionari ha un prezzo per lo Stato e la mobilitazione lo ha ricordato. Per questo possiamo affermare che questa lotta è stata fatta a sostegno di tutti prigionieri rivoluzionari, di tutti i detenuti nelle sezioni di 41 bis e nelle sezioni speciali, come in più occasioni dichiarato dallo stesso Alfredo.

Terminato lo sciopero della fame, la sentenza di appello del giugno 2023 ha rideterminato le pene riconoscendo la “lieve entità del fatto” e le attenuanti, togliendo quindi l’ergastolo ostativo e rimodulando la pena a 23 anni per Alfredo Cospito e a 17 anni e 9 mesi per Anna Beniamino. Questa sentenza oltre ad aver rappresentato una parziale vittoria sul piano della difesa costituisce un precedente migliorativo per tutti i detenuti sottoposti a ergastolo ostativo.

Nonostante questo, la violenza e l’arroganza del potere continuano ad accanirsi sui nostri compagni, Alfredo è ancora in 41 bis. La procura torinese con il ricorso in Corte di Cassazione torna a minacciare con l’ergastolo ostativo e pene esemplari, esprimendo l’evidente volontà di riproporre quel tentativo di annientamento nei confronti dei compagni profilatosi nel corso del 2022. Ciò riguarda particolarmente la condizione di Alfredo, visto che una condanna all’ergastolo ostativo sommata alla già perdurante detenzione in 41 bis significherebbe una sentenza di “fine pena mai” in condizioni detentive duramente afflittive.

In questa giornata vogliamo ricordare che questi biechi tentativi sono parte integrante della guerra permanente che lo Stato attua nei confronti di chiunque si esprima con l’azione diretta sul fronte interno, e sono conseguenza dell’estensione della guerra totale sul fronte esterno.

Oggi rilanciare con forza la battaglia contro il 41 bis non può essere disgiunto da quello per cui si sono battuti tanti rivoluzionari e rivoluzionarie come Alfredo e Anna: lottare contro la guerra e il nucleare.

Per questo chiamiamo per il 24 aprile una giornata di mobilitazione:

Alle ore 10:30, Corte di Cassazione, piazza Cavour: Al fianco di Anna Beniamino e Alfredo Cospito in occasione dell’udienza sul ricorso inerente la condanna per “strage politica” nell’ambito del processo “Scripta Manent”.

Alle ore 18:00, piazzale delle Gardenie: Discussione a partire dal numero unico “La tempesta. L’imprevisto palestinese nella guerra globale” e presentazione del corteo contro la Fiocchi (fabbrica di munizioni) con l’Assemblea permanente contro le guerre di Lecco.

A seguire concerti: LADY DEBS (hip hop) THA BLUE (hardcore blues) + dj set. Benefit inguaiatx.

CONTINUIAMO LA LOTTA PERSEGUENDO UN’INIZIATIVA SOLIDALE COSTANTE!
CONTRO 41 BIS, ERGASTOLO OSTATIVO E OGNI GALERA!
CONTRO LO STATO DI GUERRA PERMANENTE!
LIBERTÀ PER TUTTI I COMPAGNI E LE COMPAGNE IMPRIGIONATI!

Assemblea di solidarietà con i prigionieri e le prigioniere rivoluzionari/e

PDF: Giornata di solidarietà con i prigionieri rivoluzionari e contro lo stato di guerra permanente (Roma, 24 aprile 2024)

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Nota:

— Sul ricorso in cassazione dopo la sentenza del 26 giugno 2023: La sentenza in cassazione del processo Scripta Manent nel luglio 2022 ha comportato la riqualificazione dell’art. 422 c. p. (la cosiddetta “strage comune”) nell’art. 285 c. p. (“strage allo scopo di attentare alla sicurezza dello Stato”), in riferimento al duplice attacco esplosivo contro la Caserma Allievi Carabinieri di Fossano del 2 giugno 2006. In quella circostanza la cassazione rinviò alla Corte d’Assise d’Appello di Torino il calcolo dell’entità delle condanne complessive nei confronti dei due compagni, rendendo definitiva la qualificazione giuridica in riferimento a ogni imputazione del processo. Durante il periodo dello sciopero della fame contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo e successivamente si sono quindi svolte una serie di udienze alla suddetta corte d’assise d’appello e una alla Corte Costituzionale (a seguito della quale Alfredo interrompeva lo sciopero della fame, durato oltre 180 giorni). Nel corso delle varie udienze per Anna e Alfredo venivano rispettivamente richiesti 27 anni e 1 mese e l’ergastolo (ostativo) con 1 anno di isolamento diurno. A seguito delle contraddizioni politiche emerse con lo sciopero della fame e lo sviluppo del movimento di solidarietà internazionale, la Corte d’Assise d’Appello il 26 giugno scorso ha infine definito le condanne in 17 anni e 9 mesi e in 23 anni. Contro questa sentenza ha ancora una volta fatto ricorso la procura generale di Torino, nella figura del procuratore Saluzzo, che ha dedicato le proprie ultime ore – prima del pensionamento – a stilare il ricorso in cassazione, al fine di tentare di ottenere le condanne richieste dal 2022. L’udienza del 24 aprile tratterà proprio di questo ricorso avverso quanto stabilito lo scorso giugno dalla corte d’assise d’appello torinese.

— Sulle ultime udienze riguardanti il 41 bis contro Alfredo Cospito: A seguito dell’udienza del 19 marzo sempre presso la Corte di Cassazione è stata nuovamente confermata la reclusione di Alfredo Cospito in regime detentivo di 41 bis. Quella del 19 marzo derivava dal ricorso avverso l’esito della precedente udienza tenutasi il 19 ottobre presso il Tribunale di Sorveglianza di Roma, l’unico preposto a occuparsi del rinnovo o della revoca del 41 bis (il tribunale, come a dicembre 2022, aveva confermato la reclusione di Alfredo in questo regime detentivo). Il compagno è stato trasferito in 41 bis – che, come noto, basandosi su deprivazione sensoriale, isolamento e censura incessanti, è il più afflittivo tra i regimi e i circuiti detentivi esistenti in Italia – il 5 maggio 2022 sulla base della sentenza d’appello del processo Scripta Manent (riguardante la Federazione Anarchica Informale e le azioni di alcuni gruppi e nuclei della FAI e successivamente della FAI-FRI tra il 2005 e il 2016) e delle attività d’indagine del procedimento Sibilla (riguardante principalmente il giornale anarchico “Vetriolo” e non ancora arrivato alla fase istruttoria). I successivi ricorsi e pronunciamenti del Tribunale di Sorveglianza di Roma e della Corte di Cassazione si sono basati, di volta in volta, pure sulle successive sentenze processuali e ordinanze.

[Ricevuto via e-mail (tranne la nota finale) e pubblicato in https://lanemesi.noblogs.org/post/2024/04/16/giornata-di-solidarieta-con-i-prigionieri-rivoluzionari-e-contro-lo-stato-di-guerra-permanente-roma-24-aprile-2024/]