La paura cambia di campo. Rivendicazione dell’agguato contro l’unità di polizia motociclistica in solidarietà con Alfredo Cospito, Thanos Chatziangelou e con tutti i prigionieri politici da parte della Cellula di Vendetta “Kostas Frangoulis” (Atene, Grecia, 12 gennaio 2023)
LA PAURA CAMBIA DI CAMPO
La notte di giovedì 12 gennaio abbiamo organizzato e portato a termine un’imboscata contro i poliziotti dell’unità DIAS [polizia motociclistica] nella zona di Zografou. Il modo in cui è stata organizzata l’imboscata e l’intensità dell’attacco che abbiamo portato avanti, hanno portato al grave ferimento di un poliziotto e alla totale distruzione di una motocicletta – solo questa è arrivata sul posto – di questa particolare unità. L’elevata potenza di fuoco utilizzata era proporzionale all’impunità di questa unità, che conta già due rom assassinati negli ultimi sedici mesi e decine di episodi di “arbitrarietà poliziesca”. Si è trattato di una risposta forte al crescendo di repressione poliziesca orchestrato dal governo di Néa Dimokratía, che ha dato alle forze di polizia libero sfogo a pestaggi, torture e sparatorie a sangue freddo, sapendo che nessuno di loro sarà punito e che i loro crimini saranno coperti dalle bugie dei giornalisti, dall’impunità del sistema giudiziario borghese e dalla copertura della leadership politica.
Diciamo ai poliziotti nei ranghi e ai loro superiori: per la violenza sfrenata che avete usato, vi puniremo con le nostre stesse mani. Le grida di disperazione dei vostri colleghi sono la prova della vostra debolezza di fronte alle forze organizzate della violenza rivoluzionaria. Panico, dolore, paura, insicurezza, queste sono le emozioni che vi abbiamo offerto durante l’imboscata contro di voi. Traetene le conclusioni perché il vostro senso di onnipotenza è finito di botto in un vicolo cieco a Zografou. Con questa azione vogliamo far passare il messaggio che con l’organizzazione, la pianificazione e la disciplina possiamo colpire le forze della repressione causando paura e costi materiali sia alla materia animata che a quella inanimata.
La dottrina della legge e dell’ordine che il governo di Néa Dimokratía ha applicato fin dal primo momento della sua elezione ha lasciato dietro di sé morti, feriti, torture e stupri. La costante impunità dei poliziotti non è un fatto accidentale, ma l’essenza di questa dottrina. L’ultimo anello di un’enorme catena di incidenti è l’esecuzione a sangue freddo del sedicenne rom Kostas Frangoulis, perché aveva “osato” non pagare 20 euro di benzina.
Lo Stato sta inviando ai suoi pretoriani il seguente messaggio in tutti i toni possibili: potete giustiziare civili disarmati, picchiare chiunque vogliate, torturare e stuprare all’interno delle stazioni; ci saranno dei meccanismi che vi assicureranno di rimanere impuniti. Questo messaggio è stato recepito dalle forze di polizia, la cui de-moralizzazione ha superato ogni limite. La domanda è quando toccherà anche a noi. Attaccare i porci della polizia in questo momento è una questione esistenziale per la lotta stessa. Se la paura che seminano vince, saremo sconfitti per sempre. Se la paura cambierà di campo, allora diventeremo i loro cacciatori.
Le marionette che fanno parte della polizia greca non sono invulnerabili: hanno famiglie, case, veicoli, hobby. Quello che manca è la volontà di rintracciarli e di organizzare un atto di vendetta contro di loro. Perché questo è l’unico modo per rompere con la pratica la cultura della decadenza in cui le responsabilità, i costi personali, le conseguenze, sono sepolti sotto parole vuote, attivismo inefficace, frivolezza accademica. La guerra rivoluzionaria non è uno spettacolo teatrale, né sopravvive nella miseria di cicli di inazione. Piuttosto, come processo vivente, si svilupperà nelle tensioni, nelle passioni, nell’inverso degli istinti che la società capitalista coltiva in noi. Si svilupperà quando il pensiero politico svilupperà una posizione critica, vedrà il mondo intorno a sé con occhio limpido, romperà gli occhiali dell’ideologia che offuscano la sua visione. Quando si renderà conto della sua reale portata e si muoverà con i passi che la sua base gli consentirà per rafforzarsi nell’incudine della pratica rivoluzionaria.
Torniamo quindi alle basi: le cose nel campo della repressione poliziesca sono semplici, i fatti sono sul tavolo, chiunque sia interessato li osserva e prende posizione. Da parte nostra, con le nostre forze limitate, abbiamo chiarito che nessun omicidio di Stato resterà senza risposta. Che il tentativo di annientare qualsiasi forma di resistenza, la futilità e il radicamento della paura nelle nostre anime e nelle nostre menti non diventeranno realtà. Compagni, attenzione, l’attacco alla dottrina della legge e dell’ordine, sempre e soprattutto ora che stiamo entrando in un periodo elettorale, moltiplica il nostro slancio politico e decostruisce una delle principali agende del governo. Con pianificazione, convinzione e determinazione, le nostre azioni saranno i nostri migliori testimoni.
Forza e solidarietà all’anarchico in sciopero della fame Alfredo Cospito, che lotta contro le torture del regime di isolamento del 41 bis.
Forza al membro incarcerato dell’Organizzazione Azione Anarchica Thanos Chatziangelou.
Solidarietà a tutti i prigionieri politici nel mondo.
Solidarietà alle lotte dei prigionieri contro il nuovo codice carcerario.
Cellula di Vendetta “Kostas Frangoulis”
[Pubblicato in greco in https://athens.indymedia.org/post/1623257/ | Traduzione in italiano pubblicata in https://lanemesi.noblogs.org/post/2023/01/22/rivendicazione-dellagguato-contro-lunita-di-polizia-motociclistica-in-solidarieta-con-alfredo-cospito-thanos-chatziangelou-e-con-tutti-i-prigionieri-politici-da-parte-della-cellula-di-vendetta-ko/ ]