Apriamo faglie, non costruiamo ponti. Presentazione del circolo anarchico di Foligno

APRIAMO FAGLIE, NON COSTRUIAMO PONTI
Presentazione del circolo anarchico di Foligno

L’intento che ci muove ad aprire il Circolo Anarchico “La Faglia” è volto a realizzare uno spazio di confronto sulla base dei nostri principi anarchici e rivoluzionari. In concomitanza con la chiusura del Circolaccio Anarchico, aperto a Spoleto tra ottobre 2018 e luglio 2022, tra i compagni che si incontravano nello spazio è emersa la necessità di aprire un nuovo circolo in cui, oltre a proseguire con le iniziative realizzate in questi ultimi anni, si ponessero le basi per una nuova e ulteriore occasione di riflessione sulle nostre convinzioni.

Le iniziative di dibattito realizzate al Circolaccio Anarchico, incentrate sull’urgenza di un approfondimento delle ragioni della nostra lotta e sulle attuali condizioni dello sfruttamento e dello scontro rivoluzionario su un piano internazionale, hanno affrontato in particolare il concetto e l’idea di Stato; le guerre in Libia e in Yemen, il gasdotto SNAM, il teatrino della politica italiana e la situazione in Medio Oriente; senza scordarci la solidarietà con i compagni in carcere, le nuove dinamiche repressive e la sorveglianza speciale; le tecnologie di morte, le lotte contro le nocività e in particolar modo il nucleare; le rivolte generalizzate scoppiate in varie parti del mondo e gli ultimi anni tra gestione politica dell’emergenza, repressione e occasioni di rivolta. Tutte queste iniziative troveranno continuità con quanto sarà affrontato nel nuovo spazio.

Uno dei principi dell’anarchismo, espressione immediata del suo connubio teorico-pratico, ci parla di una necessità progettuale: gli strumenti, le nostre occasioni di approfondimento critico della realtà, debbono essere coerenti con le idee e con il metodo, quindi emergere direttamente dagli sviluppi e dalle necessità contingenti della lotta. È sulla base di questa convinzione che intendiamo questo circolo come uno strumento volto a far sedimentare riflessioni e accrescere possibilità. “La Faglia”, perciò, non intende essere un fine, ma un’espressione conseguente della nostra prospettiva nel contesto delle odierne e future condizioni della lotta.

Allora, perché “La Faglia”? In primis, perché questa è terra di terremoti, conseguentemente di speculazioni e di abbandono delle montagne. Proprio nel territorio di Foligno si trova Colfiorito, epicentro del terremoto del 1997 e oggi al centro del progetto del gasdotto SNAM (in quanto vi è prevista la costruzione di un importante impianto, grande quanto un campo da calcio, di collegamento tra due tronconi del gasdotto), un’infrastruttura strategica dell’ENI e dell’imperialismo italiano, di recente approvata nottetempo nell’ultimo consiglio dei ministri del governo Draghi. Ma non solo. La Faglia, soprattutto, la intendiamo come momento di rottura, perché – convinti che sia la negazione ciò che esalta l’intelletto – preferiamo aprire faglie piuttosto che “costruire ponti”. In particolare, pensiamo alla frattura di classe come elemento tipico, caratterizzante, radicale del genere umano contro ogni generico universalismo umanitario. E allo stesso modo, contro ogni ideologia della nazione come sostanza unitaria, contro ogni fronte tra le classi per amor di patria, convinti – ancora oggi, come affermavano alcuni compagni 150 anni fa – che “i proletari d’ogni paese devono stabilire, al di fuori di ogni politica borghese, la solidarietà nell’azione rivoluzionaria”.

Oggi come ieri, ci poniamo in continuità con queste convinzioni e al fine di realizzare, come dicevamo, questa nuova e ulteriore occasione di riflessione su di esse, nel circolo aprirà un archivio incentrato sulla raccolta di libri e pubblicazioni riguardanti le teorie, pratiche ed esperienze anarchiche e rivoluzionarie. Questo archivio sarà volto non tanto alla conservazione della memoria storica, bensì ad accrescere la portata della riflessione e dell’approfondimento critico che intendiamo stimolare con il circolo, ancora una volta in continuità con quanto hanno sostenuto da sempre gli anarchici: archivi e biblioteche non sono “lettera morta” ma uno strumento attivo per la lotta. In questo senso, sulla base della condivisione di questo criterio, invitiamo tutti i compagni che volessero contribuire all’archivio facendoci pervenire libri e pubblicazioni.

Alla luce dell’odierno inasprimento repressivo (manifestatosi in modo particolare negli ultimi anni contro il movimento anarchico), frutto del più generale avvitamento del liberismo e della riconfigurazione dell’involucro democratico dei paesi occidentali nel contesto della crisi strutturale del capitale, e convinti come siamo che “non un passo indietro” non sia solo un’espressione retorica: restiamo presenti nella lotta, perseveriamo nella propaganda anarchica, solidarizziamo con i compagni imprigionati, sosteniamo apertamente le teorie, pratiche ed esperienze dell’anarchismo rivoluzionario internazionale. Questo è lo spirito che ci muove ad aprire “La Faglia” e a partire da ciò invitiamo i compagni a partecipare alle nostre iniziative. Né Dio né Stato, né servi né padroni!

Circolo Anarchico “La Faglia”
14 ottobre 2022

via Monte Bianco 23 – Foligno
e-mail: circoloanarchicolafaglia@inventati.org
telegram: t.me/circoloanarchicolafaglia

PDF: Apriamo faglie, non costruiamo ponti.

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