L’intelligenza artificiale è guerra! Contro il G7 sull’IA a Trento: proiezioni e dibattito il 7 marzo + Corteo il 9 marzo. Con Gaza nel cuore, al fianco del popolo palestinese. Appello a una mobilitazione (Trento)

L’intelligenza artificiale è guerra! Contro il G7 sull’IA a Trento: proiezioni e dibattito il 7 marzo + Corteo il 9 marzo. Con Gaza nel cuore, al fianco del popolo palestinese. Appello a una mobilitazione (Trento)

L’intelligenza artificiale è guerra!

Il colonialismo d’insediamento israeliano sta scatenando su Gaza una tempesta di fuoco senza precedenti.

L’intelligenza artificiale ne è una componente imprescindibile: nella striscia di Gaza, attraverso il sistema Habsora (Vangelo), è alla base del primo genocidio automatizzato della storia, a Hebron e Gerusalemme Est è parte dell’apartheid automatizzato imposto ai palestinesi (tra telecamere a riconoscimento facciale e algoritmi per l’identificazione in tempo reale).

Sperimentato in simili contesti di guerra, il modello della smart city viene ora imposto anche alle nostre latitudini (con le “nuove ZTL” di Roma e Milano, la Smart Control Room di Venezia, i progetti Marvel-Protector-Precrisis a Trento).

In vista del G7 sull’Intelligenza Artificiale a Trento cominciamo a conoscere il sistema-Israele, vero e proprio laboratorio per l’industria bellica-securitaria mondiale.

PROIEZIONE DI DUE REPORTAGE E DIBATTITO

Habsora (Vangelo): Israele si rivolge a un nuovo sistema di intelligenza artificiale nella guerra di Gaza.
Israele: ecco come il riconoscimento facciale rafforza l’apartheid contro i palestinesi.

Giovedì 7 marzo, ore 20:00, Sala della circoscrizione, via della Verruca 1, Trento.

PDF: L’intelligenza artificiale è guerra! Proiezioni e dibattito in vista del G7 sull’IA

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Corteo contro il G7 sull’Intelligenza Artificiale. Con Gaza nel cuore, al fianco del popolo palestinese

Il 15 marzo a Trento si terrà il G7 sull’Intelligenza Artificiale. Quello in corso a Gaza è il primo genocidio automatizzato della storia. Anche i centri di ricerca trentini vi collaborano. Intelligenza Artificiale è guerra controllo sociale polizia predittiva attacco all’umano. Con Gaza nel cuore, al fianco del popolo palestinese.

CORTEO, SABATO 9 MARZO, ORE 15:00, PIAZZA DUOMO, TRENTO.

Seguiranno varie iniziative nella settimana successiva.

Assemblea in solidarietà con la resistenza palestinese

PDF: Corteo contro il G7 sull’Intelligenza Artificiale

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Restiamo umani. Con Gaza nel cuore, contro il G7 sull’IA a Trento

In vista del G7 vero e proprio che si terrà a giugno in Puglia, in Italia ci saranno diversi vertici settoriali.

Mentre a Verona si terrà il G7 su industria e aerospazio (che verterà anche sul sistema Starlink, adoperato ora in Ucraina), a Trento il 15 marzo ci sarà il G7 sull’Intelligenza Artificiale (IA).

I ministri con delega all’innovazione di Italia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Germania, Giappone e Canada discuteranno di IA, nel momento in cui a Gaza si sta consumando il primo genocidio non solo in diretta social, ma anche su base algoritmica. Pensiamo al sistema Habsora (The Gospel) usato dall’esercito israeliano e basato in gran parte sull’IA, sistema che un ex funzionario dell’intelligence israeliana ha definito una «fabbrica di omicidi di massa». Noi la chiamiamo automatizzazione del genocidio.

L’utilizzo da parte dell’esercito israeliano dell’IA per compiere i bombardamenti sui gazawi si affianca al ricorso a tecnologie di sorveglianza da parte del sistema dell’apartheid sionista: check-point automatizzati, applicazioni per la schedatura dei palestinesi, uso dell’IA per il riconoscimento facciale…

Questo orrore 4.0 non nasce dal nulla, viene prodotto nei centri di ricerca, nelle start up, nelle università.

Attraverso la sperimentazione continua sulla pelle dei palestinesi lo Stato d’Israele è diventato un laboratorio mondiale per le nuove tecnologie e uno dei principali esportatori delle stesse.

Tecnologie che estendono il “modello Israele” anche nelle nostre città – dove sono sempre più diffusi sistemi di sorveglianza come quelli Marvel e Protector sperimentati a Trento e andati incontro a un parziale ridimensionamento solo dopo alcune proteste.

Sono ad esempio di fabbricazione israeliana le telecamere “intelligenti” utilizzate per incriminare gli antifascisti arrestati a Budapest nel 2023, tra cui l’italiana Ilaria.

Le implicazioni epocali dell’IA si ripercuotono in ogni ambito e in modo sempre più allarmante: agricoltura digitale che strangola l’autonomia alimentare; giustizia predittiva che rende letteralmente inumano il sistema penale; automazione dei magazzini e delle raccolte stagionali che spinge al ribasso i salari di una manodopera sempre meno necessaria.

Deve far riflettere il fatto che le attuali regolamentazioni europee sull’IA (peraltro spesso più formali che altro), proclamate tutele dei “diritti fondamentali”, non si applichino per i migranti e la gestione delle frontiere (attraverso rilevamento biometrico e facciale, ecc.).

L’IA è insomma guerra dei miliardari e dei milionari (padroni della produzione e dei profitti di questi sistemi) contro le sfruttate e gli sfruttati, contro tutti quelli come noi che stiamo in basso, contro le nostre condizioni di vita materiali, esistenziali e culturali, contro la nostra comune umanità.

Se la resistenza palestinese ha saputo rompere la gabbia tecnologica creata dallo Stato d’Israele, il legame tra tecnologia e guerra è stato colto dal il movimento internazionale e internazionalista a sostegno della resistenza palestinese e contro il genocidio.

Negli Stati Uniti c’è stata una campagna d’azione contro Amazon (che fornisce software a Israele, in particolare attraverso il progetto Nimbus), nel Regno Unito i lavoratori sanitari si oppongono all’accordo tra il sistema sanitario nazionale e l’azienda Palantir (che si occupa di IA sia per i dati ospedalieri che per l’apartheid israeliano), in Italia sono stati bloccati al porto di Salerno i container della TekApp (una start up italo-israeliana).

Alla guerra “smart” possiamo e dobbiamo opporci qui dove viviamo.

I legami tra complesso militare-accademico-industriale israeliano e quello italiano sono organici e articolati, come dimostra la presenza di numerosi rettori – tra cui il trentino Deflorian – nel comitato scientifico della Fondazione MedOr di Leonardo (ex-Finmeccanica).

Il Trentino gioca da anni un ruolo importante in questo senso, attraverso accordi tra la Provincia Autonoma e le istituzioni sioniste, ma soprattutto attraverso la Fondazione Bruno Kessler.

Ha un bel dire il rettore Deflorian, in una lettera pubblicata dal quotidiano locale (pochi giorni dopo un picchetto di protesta sotto il Rettorato), che Unitn non ha nessuna collaborazione con la guerra.

Le principali aziende belliche italiane sono presenti nei dipartimenti universitari e nei centri di ricerca trentini, che molto stanno puntando su Intelligenza Artificiale e Aerospazio.

Troviamo progetti finanziati dalla NATO del Manta Labdi Unitn (tra cui Safe-Ucomm, che vede partecipi Italia, Regno Unito, Canada e Israele – e verte sulla comunicazione subacquea per mezzi a guida autonoma delle marine militari), la partecipazione di Unitn e FBK alla Fondazione Fair per lo sviluppo dell’IA (di cui fanno parte anche Leonardo e STMicroeletronics, azienda questa che fa componenti per missili impiegati in Ucraina), l’unità trentina del progetto ELLIS sull’IA (che ha tra gli sponsor Microsoft, Google e Thales).

Il G7 sull’IA a Trento sarà un summit in cui i burocrati statali, protetti da folti schieramenti di polizia, prenderanno accordi rispetto a quello che sta marciando a passo dell’oca all’interno dei centri di ricerca.

Il G7 passerà ma i centri di ricerca rimarranno ed è su di questi che dovremo fare pressione per sabotare e interrompere le collaborazioni con il genocidio e bloccare lo sviluppo delle armi impiegate per le guerre, del presente e del futuro.

Per questo facciamo un appello a partecipare alle mobilitazioni contro il G7 sull’Intelligenza Artificiale a Trento come contributo alla più ampia mobilitazione contro la guerra e il genocidio che ha avuto due date importanti nelle giornate del 23 e 24 febbraio scorsi (sciopero generale in tutta Italia e corteo internazionalista a Milano).

Il 9 marzo, il sabato prima del G7, scenderemo in strada per un corteo (con concentramento alle ore 15 in piazza Duomo) che porti con forza, nella maniera più ampia e partecipata, l’attenzione su quanto sta accadendo in Palestina e sul suo rapporto con i centri di ricerca trentini.

Durante i giorni del G7 invece intendiamo lanciare altre iniziative (in fase di definizione), consapevoli della forza pervasiva degli apparati culturali e propagandistici dominanti e degli apparati repressivi della libera protesta e della possibilità di scegliere sulle proprie vite che il vertice porterà in città e che già vediamo rivolti contro le piazze per la Palestina, contro gli studenti a Pisa, Firenze e Catania. Allo stesso tempo siamo consapevoli della necessità di rompere il silenzio che i governanti vorrebbero camuffare da assenso alle loro politiche di morte.

Assemblea in solidarietà alla Palestina – Trento

PDF: Restiamo umani. Con Gaza nel cuore, contro il G7 sull’IA a Trento

[Tratto da https://ilrovescio.info/2024/03/05/trento-7-marzo-lintelligenza-artificiale-e-guerra-proiezioni-e-discussione-in-vista-del-g7-sullia/ e da https://ilrovescio.info/2024/02/28/trento-9-marzo-corteo-contro-il-g7-sullintelligenza-artificiale-in-aggiornamento/ | Ripubblicato in https://lanemesi.noblogs.org/post/2024/03/06/lintelligenza-artificiale-e-guerra-contro-il-g7-sullia-a-trento-proiezioni-e-dibattito-il-7-marzo-corteo-il-9-marzo-con-gaza-nel-cuore-al-fianco-del-popolo-palestinese/]