Perquisizioni a Roma e in Umbria in relazione a due iniziative in solidarietà con Alfredo Cospito in sciopero della fame ad oltranza (3 marzo 2023)

Perquisizioni a Roma e in Umbria in relazione a due iniziative in solidarietà con Alfredo Cospito in sciopero della fame ad oltranza (3 marzo 2023)

All’alba del 3 marzo un cospicuo quantitativo di agenti delle forze repressive – tra cui DIGOS della polizia di Stato e ROS dei carabinieri, su mandato della procura di Roma nella figura del pubblico ministero Francesco Dall’Olio, già responsabile di altre indagini contro il movimento anarchico – si sono presentati alle porte di alcune abitazioni a Roma e in Umbria per effettuare delle perquisizioni nei confronti di otto anarchici, tutti indagati in relazione a due iniziative in solidarietà con Alfredo Cospito svoltesi a Roma nel novembre scorso. Oltre ad effettuare le perquisizioni domiciliari nei confronti degli indagati, apprendiamo che sono stati perquisiti anche altri compagni presenti nelle stesse abitazioni e, infine, uno spazio (il Circolo Anarchico “La Faglia”, a Foligno).

Le accuse contro gli indagati sono di “fabbricazione o detenzione di materie esplodenti”, “manifestazione non preavvisata” e “violenza privata”. Le perquisizioni hanno comportato sequestri all’interno delle abitazioni, specialmente di pubblicazioni anarchiche e rivoluzionarie.

Pubblichiamo il comunicato circolato nella mattina del 3 marzo e – al fine di dare un quadro sulle iniziative su cui si è concentrata questa nuova “incursione” dei servi dello Stato – il testo letto durante l’interruzione dello spettacolo al Teatro Argentina il 26 novembre


Perquisizioni a Roma e in Umbria

Sono in corso dalla mattina di oggi, 3 marzo, delle perquisizioni a Roma, a Spoleto e a Foligno nei confronti di otto compagni e compagne anarchici, con accuse inerenti un’iniziativa davanti alla sede RAI in via Romagnoli a Roma il 13 novembre (art. 435 c. p. e 18 TULPS) e l’interruzione di uno spettacolo al teatro Argentina, sempre a Roma, il 26 novembre successivo (art. 610 c. p.). Entrambe le iniziative sono avvenute nell’ambito della mobilitazione in solidarietà con il compagno anarchico Alfredo Cospito, in sciopero della fame contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo dal 20 ottobre scorso. Inoltre, nel contesto della stessa operazione repressiva, è attualmente in corso la perquisizione del Circolo Anarchico “La Faglia”, a Foligno.

Solidarietà con i compagni e le compagne indagati e perquisiti.

Fuori Alfredo dal 41 bis! Solidarietà con tutti gli anarchici e i rivoluzionari imprigionati!

[Ricevuto via e-mail & pubblicato in https://lanemesi.noblogs.org/post/2023/03/03/perquisizioni-a-roma-e-in-umbria-in-relazione-a-due-iniziative-in-solidarieta-con-alfredo-cospito-in-sciopero-della-fame-ad-oltranza-3-marzo-2023/]


Interruzione di uno spettacolo al Teatro Argentina in solidarietà con gli anarchici imprigionati in sciopero della fame contro il 41 bis (Roma, 26 novembre 2022)

Oggi, 26 novembre 2022, è stato interrotto lo spettacolo “Amleto” al teatro Argentina a Roma. Nonostante i lavoratori del teatro si siano trasformati in un vero e proprio servizio d’ordine a tutela degli interessi padronali, siamo con determinazione riusciti a salire sul palco, a srotolare uno striscione con su scritto “C’è del marcio in Italia: no al 41 bis”, a lanciare dei volantini e a leggere parte del comunicato che, qui sotto, riportiamo integralmente:

Siamo qui perché Alfredo Cospito è al 41 bis. Il 41 bis è un regime di detenzione studiato appositamente per annichilire l’individuo. Siamo qui perché Alfredo è da più di un mese in sciopero della fame. Non siamo qui a piangere su una ingiustizia subita dal nostro compagno anarchico, perché non lo è. Come non è un’aberrazione giuridica. Essa è la reazione logica dello Stato-democratico agli attacchi sferrati da Alfredo. Prima fisici, con il ferimento del burocrate Adinolfi, a suo tempo amministratore delegato della Ansaldo Nucleare e per il quale ha finito di scontare la pena a cui era stato condannato. Poi con le parole con cui, durante la detenzione in alta sicurezza, ha contribuito ai dibattiti del movimento anarchico. Il 41 bis ad Alfredo non è solo vendetta, è anche volontà di togliere la parola. Perché la parola, quando non resta un mero esercizio retorico: è un arma.

Alfredo è in sciopero della fame da più di un mese per ottenere il suo declassamento e contro l’ergastolo ostativo.

A lui si sono aggregati i prigionieri e le prigioniere anarchici ed anarchiche Juan Sorroche, Ivan Alocco ed Anna Beniamino. Usano lo sciopero della fame perché nella condizione d’isolamento in cui si trovano è, forse, l’unica forma di lotta a loro disposizione. Con forza e coraggio mettono a repentaglio la loro incolumità, la loro vita… mentre voi siete seduti qui ad assistere ad una messinscena e non vi rendete conto che tutto lo è. Quotidianamente vi viene sottratto qualcosa, per il momento, su di voi non ha conseguenze ed allora vi girate dall’altra parte. Accecati dai vostri privilegi pensate che la democrazia sia il miglior sistema possibile e guardate indignati nazioni esotiche dove le persone vengono calpestate. Volete verità e giustizia per Giulio Regeni e ve ne fottete dei 14 morti fatti in carcere l’8 marzo 2020 dalla democrazia italiana. Ve ne fottete degli 80 suicidi di carcere avvenuti da gennaio ad oggi. Ve ne fottete dei campi di concentramento per migranti disseminati per il bel paese.

Non siamo venuti a sensibilizzarvi. Se ancora dormite sonni tranquilli… il divertimento ve lo roviniamo.

Rompiamo la pace sociale in cui vi beate.

Morte allo Stato!
Viva l’Anarchia!

[Tratto da https://lanemesi.noblogs.org/post/2022/11/27/interruzione-di-uno-spettacolo-al-teatro-argentina-in-solidarieta-con-gli-anarchici-imprigionati-in-sciopero-della-fame-contro-il-41-bis-roma-26-novembre-2022/]