La cassazione conferma le condanne a 23 anni e a 17 anni e 9 mesi contro Alfredo Cospito e Anna Beniamino nel processo Scripta Manent (24 aprile 2024)

La cassazione conferma le condanne a 23 anni e a 17 anni e 9 mesi contro Alfredo Cospito e Anna Beniamino nel processo Scripta Manent (24 aprile 2024)

In attesa di maggiori riflessioni, diffondiamo un primo breve aggiornamento circolato il 24 aprile a seguito della ratifica delle condanne da parte della corte di cassazione nei confronti dei compagni anarchici Alfredo Cospito e Anna Beniamino nell’ambito del processo Scripta Manent (per i compagni venivano ancora richiesti 27 anni e 1 mese e l’ergastolo con 1 anno di isolamento diurno).

Dopo la sentenza del luglio 2022 per la ventina e più di compagni imputati e dopo questi ultimi anni costellati di udienze concernenti la definizione dell’entità delle condanne nei confronti di Anna e Alfredo, il processo Scripta Manent può dirsi sostanzialmente concluso. Senza la mobilitazione e il movimento di solidarietà internazionale sviluppatosi durante lo sciopero della fame del 2022-23 contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo, i compagni avrebbero molto probabilmente visto stabilite le condanne richieste in plurime occasioni dalla procura di Torino.

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Sono definitive le condanne a 23 anni e a 17 anni e 9 mesi di carcere per gli anarchici Alfredo Cospito e Anna Beniamino. La Cassazione conferma la sentenza bis della Corte di Assise d’Appello di Torino. Respinte le richieste della difesa e della procura di Torino che ha insistito fino all’ultimo per ottenere l’ergastolo.

Rabbia e amore per i nostri compagni!
Con le pratiche di cui sono accusati!
Fuori Alfredo dal 41 bis!

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Una breve nota sul ricorso in cassazione dopo la sentenza del 26 giugno 2023

La sentenza in cassazione del processo Scripta Manent nel luglio 2022 ha comportato la riqualificazione dell’art. 422 c. p. (la cosiddetta “strage comune”) nell’art. 285 c. p. (“strage allo scopo di attentare alla sicurezza dello Stato”), in riferimento al duplice attacco esplosivo contro la Caserma Allievi Carabinieri di Fossano del 2 giugno 2006. In quella circostanza la cassazione rinviò alla Corte d’Assise d’Appello di Torino il calcolo dell’entità delle condanne complessive nei confronti dei due compagni, rendendo definitiva la qualificazione giuridica in riferimento a ogni imputazione del processo. Durante il periodo dello sciopero della fame contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo e successivamente si sono quindi svolte una serie di udienze alla suddetta corte d’assise d’appello e una alla Corte Costituzionale (a seguito della quale Alfredo interrompeva lo sciopero della fame, durato oltre 180 giorni). Nel corso delle varie udienze per Anna e Alfredo venivano rispettivamente richiesti 27 anni e 1 mese e l’ergastolo (ostativo) con 1 anno di isolamento diurno. A seguito delle contraddizioni politiche emerse con lo sciopero della fame e lo sviluppo del movimento di solidarietà internazionale, la Corte d’Assise d’Appello il 26 giugno scorso ha infine definito le condanne in 17 anni e 9 mesi e in 23 anni. Contro questa sentenza aveva ancora una volta fatto ricorso la procura generale di Torino, nella figura del procuratore Saluzzo, che ha dedicato le proprie ultime ore – prima del pensionamento – a stilare il ricorso in cassazione, al fine di tentare di ottenere le condanne richieste dal 2022. L’udienza del 24 aprile ha trattato proprio di quest’ultimo ricorso avverso quanto stabilito lo scorso giugno dalla corte d’assise d’appello torinese.

[Tratto dal web (tranne le righe in apertura la nota) e ripubblicato in https://lanemesi.noblogs.org/post/2024/04/29/la-cassazione-ha-confermato-le-condanne-a-23-anni-e-a-17-anni-e-9-mesi-contro-alfredo-cospito-e-anna-beniamino-nel-processo-scripta-manent-24-aprile-2024/]

Murales in solidarietà con Anna Beniamino e Alfredo Cospito, Milano, 2024.