Operazione repressiva del 28 marzo a Pozzuoli e Napoli: coordinate del conto per inviare contributi a sostegno del compagno arrestato + Un aggiornamento su Zac

In quanto le coordinate del conto precedentemente circolate contevano un errore, le ripubblichiamo invitando a sostenere le spese per Zac, compagno arrestato il 28 marzo a Pozzuoli. Contestualmente pubblichiamo anche un aggiornamento sull’esito dell’udienza di riesame del 6 aprile a Napoli.

Un aggiornamento su Zac

L’udienza del riesame di giovedì 6 aprile ha avuto come esito la conferma della misura cautelare in carcere per Zac.


Operazione repressiva del 28 marzo: Zac è stato trasferito dal carcere di Secondigliano a quello di Terni + coordinate del conto per inviare contributi a sostegno del compagno

Zac è stato trasferito a Terni e si trova in cella con Juan.

Per scrivergli:

Marco Marino
C. C. di Terni
strada delle Campore 32
05100 Terni

(I DATI CORRETTI PER IL BONIFICO sono quelli che seguono sotto e non quelli precedentemente girati).

Per chi volesse inviare contributi solidali per Zac, prigioniero anarchico detenuto a Terni per l’operazione repressiva su Napoli e Pozzuoli il 28 marzo 2023, invitiamo a spedire soldi tramite bonifico bancario:

IBAN: IT07V3608105138299544199741
Codice BIC/SWIFT: PPAYITR1XXX
Intestario: Luca d’Esposito
Causale: ricarica

[Ricevuto via e-mail e pubblicato in https://lanemesi.noblogs.org/post/2023/04/04/operazione-repressiva-del-28-marzo-zac-e-stato-trasferito-dal-carcere-di-secondigliano-a-quello-di-terni/]


Operazione repressiva a Napoli e Pozzuoli: arrestato un compagno (28 marzo 2023)

Oggi 28 marzo, in due case a Napoli e Pozzuoli, sono state effettuate perquisizioni legate ad un’indagine per 270 bis, partita in seguito ad altre perquisizioni avvenute nel maggio 2022.

L’esito preliminare delle indagini, ancora in corso, ha portato all’arresto preventivo di un compagno per un attacco incendiario al consolato greco, che l’accusa inserisce nell’ambito della campagna di solidarietà al prigioniero greco Dimitris Koufontinas in sciopero della fame.

Dopo una giornata in questura, il compagno è stato tradotto nel carcere di secondigliano in sezione AS2, mentre tre compagne sono state rilasciate. Secondo le carte i tempi dell’arresto sono stati accelerati dalle incalzanti azioni di solidarietà ad Alfredo Cospito, prigioniero anarchico in sciopero della fame contro 41 bis ed ergastolo ostativo.

Questa operazione si inserisce nel clima di caccia alle streghe che vede nellx anarchx il nemico pubblico da eliminare. Di fronte al diffondersi delle azioni in solidarietà ad Alfredo in Italia e all’estero, il tentativo dello Stato è di soffocare ogni scintilla di ribellione.

La nostra solidarietà non si fermerà mai di fronte alla repressione.

Assemblea contro carcere e repressione


Sempri ainnantis. Solidarietà al compagno arrestato e agli anarchici a Napoli e Pozzuoli a seguito dell’operazione repressiva del 28 marzo

Il 28 marzo abbiamo appreso dell’ennesima inchiesta a carico di alcuni compagni anarchici, due perquisizioni domiciliari a Napoli e Pozzuoli, alcuni compagni indagati a piede libero per 270 bis e un compagno – Zac – arrestato per 270 bis e 280 bis (atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi) e attualmente detenuto nella sezione AS2 del carcere di Secondigliano. Il tutto è stato coordinato dalla Procura di Napoli nella figura del Pubblico Ministero Maurizio De Marco (a quanto apprendiamo dai media). L’indagine, ancora in corso, è partita a seguito di altre perquisizioni domiciliari avvenute nel maggio 2022 in relazione ad un attacco incendiario compiuto il 4 marzo 2021 presso la sede del Consolato Onorario di Grecia sito a Napoli.

Questo attacco, che non venne rivendicato, viene inserito dagli inquirenti nel contesto di una mobilitazione in solidarietà a Dimitris Koufontinas; combattente rivoluzionario dell’organizzazione “17 Novembre” che all’epoca dei fatti si trovava in sciopero della fame contro il trasferimento nel carcere di massima sicurezza a Domokos.

Con queste poche righe vogliamo esprimere la nostra più sentita solidarietà e vicinanza all’anarchico Marco Marino e agli anarchici partenopei, compagni validi e di cuore che negli anni abbiamo avuto il piacere di conoscere e di stimare in maniera incondizionata.

In quanto anarchici, sopratutto di questi tempi, non ci aspettiamo di certo che il potere ci tratti con i bianchi guanti di velluto, sappiamo come il sistema Stato-Capitale globale cerchi di sbarazzarsi di chiunque non accetti sulla propria pelle le cause e le conseguenze di questo sistema mortifero, di questo ne siamo consapevoli, lo abbiamo ben presente dal momento che cerchiamo di mettere in pratica il pensiero anarchico.

Riteniamo importante, ancora una volta, non rimanere in silenzio, un silenzio che in un’epoca di forte pacificazione sociale e di estrema “politicizzazione” delle lotte (nel senso più squallido) sarebbe un’ulteriore facilitazione del lavoro che il potere compie quotidianamente per isolare e criminalizzare tutti coloro che non si piegano alle sue imposizioni.

Rimanere spalla a spalla con i nostri compagni, tra le tante questioni, significa innanzitutto rivendicare l’azione diretta e anche assumerci collettivamente tutto ciò loro contestato, in quanto parte della lotta anarchica rivoluzionaria. Non ci si può sottrarre dal ribadire ancora una volta l’importanza e la necessità di una solidarietà rivoluzionaria dunque, perché non abbiamo nulla di cui render conto se non del nostro anarchismo e delle pratiche che ad esso, a noi, appartengono.

Ieri come oggi dunque, siamo e saremo ogni giorno in guerra aperta contro lo Stato e le sue diramazioni, qualsiasi sia la composizione che i governi si danno, siano essi di natura democratica o dittatoriale, ci troveranno sempre avanti a combatterli con il fuoco fin nelle fondamenta.

Nonostante gli epigoni dei Torquemada dell’Italia Stato facciano di tutto per ostacolarci, non fermeranno i nostri percorsi di liberazione.

Alcuni Anarchici Sardi
Archivio Anarchico “Giovanni Ciavolino” – Assemini
Edizioni Anarchiche “Sa Kàvuna”