CAMPAGNA INTERNAZIONALE D’ATTACCO ALLO STATO E AL CAPITALE ITALIANO
Il 24 febbraio 2023 la giustizia italiana ha respinto il ricorso presentato dagli avvocati difensori di Alfredo Cospito riguardo la detenzione in 41 bis, con cui veniva richiesto il trasferimento dal regime di isolamento estremo, condizioni per le quali il compagno è in sciopero della fame da oltre quattro mesi. Tuttavia, lo Stato ha riconfermato la propria posizione: Alfredo dovrà continuare ad essere recluso in isolamento al 41 bis. Questa decisione conferma ciò che temevamo da tempo: il compagno morirà, lo Stato è il suo boia.
Gli apparati dello Stato italiano e i suoi interessi capitalistici si estendono in tutto il pianeta e – inoltre, è bene ricordarlo – coloro che amministrano e mantengono lo status quo e i regimi di detenzione speciale sono persone in carne e ossa, con nomi e indirizzi. Politici, giudici, pubblici ministeri, procuratori, forze di polizia, impresari e chiunque difenda e perpetui l’ordine esistente sono e saranno sempre nostri nemici dichiarati. Le gambe di Adinolfi lo sanno molto bene: il terrore della morte lo hanno sentito anche loro.
Questo è un appello a sottrarsi dalle piattaforme politiche coercitive e a fare un salto qualitativo verso l’agire violento e distruttivo. Che si tratti di attacchi a infrastrutture o a persone di potere, l’urgenza è una sola: dare forma e vita ad una solidarietà internazionale forte e capace di distruggere e terrorizzare gli assassini di Alfredo Cospito e di vendicare la sua morte imminente. Sappiamo che fare i conti con questa realtà è difficile, eppure sono queste le passioni laceranti in grado di metterci in movimento e di spingerci a realizzare la nostra vendetta anarchica.
La lotta di Alfredo è una guerra di tutti coloro che lottano contro il carcere. La solidarietà con il suo sciopero della fame è un appello ad agire in complicità. Perciò esortiamo a questa campagna di attacco diretto e distruttivo contro lo Stato italiano, nella convinzione che la lotta contro il 41 bis non termina nelle aule dei tribunali e che l’ultima parola non è stata ancora detta. «[…] Presto morirò. Spero che qualcuno dopo di me continuerà la lotta», pare siano state queste le parole di Alfredo Cospito nell’apprendere la conferma della reclusione in 41 bis. SIAMO NOI A CONTINUARE IL SUO PERCORSO COMBATTIVO E NEGATORE!
IL RE È NUDO
I PADRONI POSSONO E DEVONO SANGUINARE
[Ricevuto via e-mail e pubblicato in https://lanemesi.noblogs.org/post/2023/02/25/campagna-internazionale-dattacco-allo-stato-e-al-capitale-italiano/]
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(ES) Campaña internacional de ataque al Estado y al capital italiano
(PT) Campanha internacional de ataque ao estado e a capital italiano
(FR) Campagne internationale d’attaque contre l’Etat et le capital italien
(EN) International campaign of attack on the Italian state and capital
(IT) Campagna internazionale d’attacco allo Stato e al capitale italiano