Comunicato di rivendicazione per l’attacco incendiario contro il campus tecnologico EffiScience (Colombelles, Francia, 23 giugno 2025)

Comunicato di rivendicazione per l’attacco incendiario contro il campus tecnologico EffiScience (Colombelles, Francia, 23 giugno 2025)

In questo fine settimana, caratterizzato dall’estensione dei conflitti bellici in Medio Oriente e dallo svolgimento del Salone di Le Bourget a Parigi, abbiamo deciso di interrompere l’attività del polo di innovazione tecnologica Effiscience a Colombelles, che riunisce in un unico “campus” numerose aziende del complesso militare-industriale: Safran Data Systems, Sotraban, NXP Semiconductors, Telit Wireless Solution, Nucleopolis, CLARA, Probent Technology, Atos & Bull Technologies, Eff’Innov Technologies…

Nella notte tra il 22 e il 23 giugno, abbiamo dato fuoco a due cabine di fibra ottica situate in Rue du Bocage, all’interno del sito. Le fiamme hanno cominciato a divampare quando ci siamo allontanati dal luogo. È facile immaginare che domani mattina sarà difficile connettersi a Internet in quella zona.

Le immagini spettacolari dei bombardamenti a migliaia di chilometri di distanza non devono farci dimenticare che le armi vengono fabbricate qui, nei centri di ricerca e produzione. Indignarsi per i massacri è una cosa (fondamentale), ma agire è un’altra, resa necessaria dalla brutalità degli eventi e dalla volontà di trasformare radicalmente le basi sociali su cui si fondano guerre, confini e genocidi.

Si tratta anche di mettere in evidenza la realtà economica della guerra, una vasta battaglia tra Stati o proto-Stati per l’accaparramento di risorse e territori che rappresenta una fonte di arricchimento per il capitale e un magnifico pretesto per la corsa all’innovazione tecnologica e lo sviluppo dell’industria. Per noi, la lotta contro la guerra è inscindibile dalla lotta contro il capitalismo nel suo complesso.

Apice dei rapporti brutali e dell’organizzazione gerarchica della società, la guerra e le sue reti devono essere combattute anche per l’ordine sociale che perpetuano. La guerra militare è uno dei mezzi migliori a disposizione dei capi per incanalare la rabbia che esiste all’interno dei propri “ranghi” verso la figura di un nemico disumanizzato, con l’aiuto di narrazioni nazionalistiche o religiose.

Di conseguenza, è necessario porre fine a un’illusione che persiste: quella secondo cui per combattere la guerra sia necessario obbedire ai capi. Il fondamento delle strategie militari e autoritarie, per le menti che le elaborano, consiste sempre nel comandare folle di persone. Bisognerebbe quindi accettare di andare a combattere senza conoscere l’insieme della strategia che altri hanno elaborato per noi. Ci ritroviamo così a essere soldati condotti nei luoghi di sterminio per compiere qualche mossa tattica, che si tratti di un diversivo militare o di una strategia comunicativa. Questa idea è per noi fondamentalmente problematica e le storie delle “rivoluzioni” dimostrano che questi capi finiscono sempre per tradire la rivoluzione delle folle anonime a vantaggio della loro posizione di potere. Coloro che giocano al gioco dello Stato diventano sempre i suoi burattini.

Contrariamente a questa tendenza, ciò di cui abbiamo bisogno è un’intransigenza totale nei confronti di tutto ciò che costituisce il militarismo. Ciò implica una critica radicale della gerarchia e della rappresentanza politica.

Detto questo, bisogna quindi accettare il salto verso l’ignoto. La soluzione non verrà da persone “al di sopra di noi” e, in una prospettiva del genere, è necessario accettare che, per porre fine alle guerre, bisogna prima di tutto contare su se stessi. In questo senso, la nostra azione mira a dimostrare che l’industria della guerra è alla nostra portata, silenziosa ma non invisibile. Sta a noi metterla sotto i riflettori… e sotto il fuoco!

Solidarietà con chi subisce i bombardamenti,
Solidarietà con chi è in esilio,
Guerra a tutte le guerre e a tutti gli Stati!

Alcuni irrecuperabili

[Pubblicato in francese in https://lille.indymedia.org/spip.php?article37372&lang=fr | Tradotto in italiano e pubblicato in https://lanemesi.noblogs.org/post/2025/09/29/comunicato-di-rivendicazione-per-lattacco-incendiario-contro-il-campus-tecnologico-effiscience-colombelles-francia-23-giugno-2025/]