Giornata di solidarietà per il rilascio definitivo di Pola Roupa e la scarcerazione immediata di Nikos Maziotis (9 febbraio 2024)
Pubblichiamo in ritardo l’indizione della giornata di solidarietà prevista per oggi, 9 febbraio, chiamata dall’Assemblea di solidarietà con i compagni condannati per l’attività di Lotta Rivoluzionaria Pola Roupa e Nikos Maziotis. Il testo pubblicato qui è una nuova traduzione corretta di quanto già diffuso in greco, in inglese e in altre lingue. Nonostante il ritardo nella pubblicazione in vista della giornata di solidarietà, ne diamo diffusione in quanto si tratta di un utile aggiornamento sulla situazione dei compagni e un’esortazione a mobilitarsi. A fronte del tentativo da parte dello Stato greco di prolungarne oltremodo la carcerazione, invitiamo a sostenere attivamente tutte le future iniziative e mobilitazioni in solidarietà con Pola Roupa e Nikos Maziotis.
GIORNATA DI SOLIDARIETÀ PER IL RILASCIO DEFINITIVO DELLA COMPAGNA POLA ROUPA E LA SCARCERAZIONE IMMEDIATA DEL COMPAGNO NIKOS MAZIOTIS — 9 FEBBRAIO 2024
La compagna Pola Roupa e il compagno Nikos Maziotis sono stati condannati a diversi anni di carcere per la partecipazione e azione nell’organizzazione di guerriglia urbana Lotta Rivoluzionaria [Επαναστατικού Αγώνα, Epanastatikòs Agónas, EA]. Sono stati imprigionati e hanno scontato la pena di 20 anni a cui sono stati condannati in via definitiva (dopo aver evitato l’ergastolo nel processo sull’azione contro la sede della Banca Centrale Greca e delle rappresentanze della BCE e del FMI da parte del commando “Lambros Fountas” di Lotta Rivoluzionaria [Atene, 10 aprile 2014, ndt]).
La compagna Pola Roupa ha scontato 8 anni e 6 mesi di carcere effettivo (13 anni e 6 mesi misti), mentre il compagno Nikos Maziotis ha già scontato 11 anni di carcere “chiuso”, per un totale di 14 anni misti. Cioè i 3/5 delle loro condanne, come prevedono le leggi dello Stato.
La compagna Pola Roupa è stata scarcerata in libertà vigilata il 17 novembre 2023 e pochi giorni dopo, il 28 novembre 2023, il sostituto procuratore dell’Eubea ha presentato ricorso contro il suo rilascio, chiedendo che fosse condotta in carcere. Questo evento senza precedenti ha portato la compagna Pola Roupa davanti a un nuovo consiglio giudiziario nel tribunale di Calcide il 10 gennaio 2024, per decidere nuovamente se rimarrà a piede libero o se continuerà a essere prigioniera nelle celle della democrazia. Mentre si cerca di ricondurla in carcere, la scarcerazione definitiva della compagna P. Roupa dal sequestro statale è la questione politica immediata. Il regime stesso mette in discussione la propria giurisprudenza e si contraddice: prima “permette” il rilascio della compagna P. Roupa e poi tenta di ribaltare la propria decisione. Questo servitore designato del potere politico e giudiziario – il sostituto procuratore dell’Eubea – con questa mossa dimostra il modo estremo e vendicativo di trattare i nemici politici dello Stato e del capitale, soprattutto i/le militanti/e armati/e.
Il compagno N. Maziotis ha ricevuto 4 rifiuti di rilascio negli ultimi due anni perché non si è pentito. Questo trattamento “speciale” (status di esenzione) non cessa, nemmeno dopo anni di persecuzione e prigionia imposta loro.
Stato e capitale: i soli terroristi
In una società di classe in cui l’avanzato grado di centralizzazione del potere politico ed economico caratterizza il moderno sistema capitalistico, lo Stato stringe e reprime attraverso il proprio multiforme arsenale istituzionale e legale (e in tutti i campi) con pene sempre più dure i gruppi sociali che reagiscono alla permanente guerra sociale e di classe. La democrazia si impone e si rafforza in molti modi e strategie. La rapina della ricchezza sociale, l’impoverimento, la deregolamentazione dei rapporti di lavoro, lo smantellamento della “sanità pubblica”, la privatizzazione (o “riforma” che dir si voglia) dell’“istruzione pubblica”, il saccheggio e lo sfruttamento sfrenato degli esseri non umani e della natura, le guerre delle élite dominanti e le rivalità geo-strategiche, sono alcuni dei campi di maggiore redditività per i padroni (il capitale), che il potere politico (lo Stato) impone con la violenza, la repressione, il terrorismo: con la “giustizia”, i codici penali, il carcere come spina dorsale e pilastro della stabilità.
Lo Stato e il capitale (in ogni angolo del mondo) stanno blindando, potenziando e armonizzando le proprie politiche repressive con l’obiettivo strategico di scoraggiare e reprimere in modo permanente le resistenze interne e le lotte dinamiche. Principalmente, del nemico politico “interno” con il tentativo di depoliticizzazione della lotta armata e dei/delle militanti. Le leggi antiterrorismo, pure in Grecia, vengono costantemente aggiornate, mentre le condizioni speciali di detenzione ed esenzione dei prigionieri politici e il loro trattamento penale “speciale” sono in primo piano in ogni applicazione penale, legislativa e repressiva. Le organizzazioni di guerriglia – e non solo dell’ambito contropotere, anarchico – che si rivolgono con tutti i mezzi contro il sistema politico-economico di dominio, sono nel mirino del più duro trattamento penale e repressivo.
L’organizzazione anarchica di guerriglia urbana Lotta Rivoluzionaria si è rivolta contro questo sistema di dominio. Negli anni in cui è stata attiva (2003-2017) si è resa responsabile di 18 azioni – armate e con ordigni esplosivi – contro strutture statali e obiettivi capitalistici e sistemici. Ministeri (dell’economia, del lavoro), stazioni di polizia, forze anti-sommossa, il tribunale di Evelypides, un attentato contro un ministro dell’ordine pubblico, l’attacco con un razzo anticarro contro l’ambasciata statunitense, un attentato alla Borsa e uno appunto contro la sede della Banca Centrale Greca e delle rappresentanze della BCE e del FMI in Grecia, nonché espropri nei confronti di banche. La compagna P. Roupa si è assunta la responsabilità politica per due di questi espropri e per aver realizzato il tentativo di evasione nel 2016 dirottando un elicottero, al fine di liberare il compagno Nikos Maziotis (e altri prigionieri) così da continuare l’attività di Lotta Rivoluzionaria. La responsabilità politica della partecipazione a EA è stata assunta personalmente dai due compagni. Sono rimasti politicamente e valorialmente coerenti durante gli anni della propria carcerazione, difendendo una per una le azioni di EA nei tribunali speciali, a fronte delle leggi speciali (187A), nei tribunali del terrore del carcere di Korydallos.
Lo Stato sembra essere “insoddisfatto” della sentenza finale cui sono stati condannati il compagno e la compagna. In particolare, perché con il loro atteggiamento e la loro lotta nei tribunali del terrore del nemico, sono riusciti a “spezzare” (in fase d’appello) le condanne all’ergastolo che erano state inflitte loro (in primo grado) per l’attacco di EA contro la Banca Centrale Greca, la BCE e il FMI. Sulla base di questa valutazione, che la compagna Pola Roupa menziona nel testo intitolato “Vogliono rimettermi in carcere”, risulta che l’appello contro la sua scarcerazione e la prolungata detenzione del compagno N. Maziotis hanno chiari motivi vendicativi e ideologico-politici, in quanto hanno scelto l’azione rivoluzionaria armata per l’abolizione dello Stato, del capitalismo e di ogni tipo di gerarchia, sfruttamento e potere. La presa in ostaggio e la detenzione della compagna e del compagno possono costituire un’applicazione preliminare, anticipata degli articoli inclusi nel prossimo codice penale, ad esempio l’art. 20 p. k., il rilascio a condizione di revoca (che è una modifica dell’art. 105B p. k., παρ. 1 β), così come dell’art. 21, anch’esso incluso nel prossimo codice penale, cioè l’articolo che regolerà le condizioni per la concessione della scarcerazione condizionale (e che rappresenta un emendamento della παρ. 1 dell’art. 106 del codice civile). Ciò si riflette nella motivazione della decisione sul quarto rifiuto della scarcerazione del compagno N. Maziotis. La seguente citazione è indicativa: “[…] Tuttavia, la ripetuta commissione di gravi illeciti che costituiscono anche reati penali dimostra la mancanza di autodisciplina e di rispetto delle regole di base del sistema penitenziario da parte del ricorrente, la sua costante tendenza a commettere atti criminali e quindi la sua inadeguata correzione e la mancanza di miglioramento morale, in vista della sua conversione e della possibilità di un suo agevole reinserimento nella società in caso di rilascio dal centro di detenzione. […] Il detenuto ha mostrato un comportamento particolarmente aggressivo nei confronti del Consiglio, nonché un totale disprezzo per la giustizia e il sistema carcerario, e ha dichiarato di considerarsi un prigioniero politico, mentre allo stesso tempo non sembrava aver compreso la particolare gravità degli atti criminali che aveva commesso”, concludendo che per tutte queste ragioni la scarcerazione condizionale va respinta, al fine di impedire… la commissione di “nuovi atti criminali”.
La solidarietà è la nostra arma
La compagna Pola Roupa e il compagno Nikos Maziotis, nonostante le vicende repressivi e gli anni di carcere, rimangono politicamente coerenti e con lo sguardo rivolto alla prospettiva rivoluzionaria e alla rivoluzione sociale. Non sono ravveduti, non riconsiderano le loro convinzioni, le proprie scelte politiche e le azioni per cui sono stati imprigionati.
Come anarchici/e, come compagni/e siamo solidali con la lotta per il rilascio definitivo della compagna Pola Rοupa e per la scarcerazione immediata del compagno Nikos Maziotis.
In attesa della decisione della Corte d’Appello di Eubea, invitiamo i/le compagni/e ad Atene, in Grecia e nel mondo a sostenere la GIORNATA DI SOLIDARIETÀ del 9 febbraio per i/le compagni/e condannati/e per l’attività di Lotta Rivoluzionaria. Siamo solidali e vigili!
OGNI CUORE RIVOLTOSO È UNA LOTTA RIVOLUZIONARIA
FINO ALL’ABBATTIMENTO DI OGNI CARCERE
RILASCIO DEFINITIVO DELLA COMPAGNA POLA ROUPA E SCARCERAZIONE IMMEDIATA DEL COMPAGNO NIKOS MAZIOTIS
Interventi e microfono: mercoledì 7 febbraio, alle ore 18: 30 in piazza Βικτωρίας, ad Atene.
Giornata di solidarietà: 9 febbraio.
Atene: manifestazione in piazza Syntagma, venerdì 9 febbraio alle ore 19:00.
Assemblea di solidarietà con i compagni condannati per l’attività di Lotta Rivoluzionaria P. Roupa e N. Maziotis
[Συνέλευση αλληλεγγύης για τα καταδικασμένα μέλη του Επαναστατικού Αγώνα Π. Ρούπα και Ν. Μαζιώτη]
[Pubblicato in greco il 1° febbraio in https://athens.indymedia.org/post/1628802/ | Traduzione in italiano pubblicata in https://lanemesi.noblogs.org/post/2024/02/09/giornata-di-solidarieta-per-il-rilascio-definitivo-di-pola-roupa-e-la-scarcerazione-immediata-di-nikos-maziotis-9-febbraio-2024/]