Parola d’ordine: PUNIRE L’ANARCHISMO e la solidarietà
La legge contro gli anarchici / gli anarchici contro la legge
Ci è appena giunta notizia che stamane, 5 maggio, a ben 70 tra compagni e compagne è stata notificata non la più o meno nota poesia del Manzoni, bensì il verbale della QUESTURA DI NUORO – D.I.G.O.S., di AVVISO DI CONCLUSIONE DELLE INDAGINI PRELIMINARI E INFORMAZIONE DI GARANZIA per ben 26 capi d’imputazione del Codice Penale, relativi alle iniziative tenute dal 29 ottobre dello scorso anno, fino al 22 gennaio dell’anno in corso: quindi anche quelle del 4 e 27 dicembre, e quelle dell’1 e del 15 gennaio. Le iniziative si sono svolte a Sassari città, e attorno alla sua “nuova struttura infernale” di Bancali, in supporto alla lotta contro il 41 bis del regolamento penitenziario e l’ostatività della pena a cui da dato inizio il compagno Alfredo Cospito con lo sciopero della fame trovando solidarietà in altri detenuti e detenute in Italia e altrove.
I capi d’accusa, per lo più ridicoli – addirittura si accusano compagni e compagne che nel corso delle iniziative si sono serviti del microfono di … avere parlato al microfono – ma niente affatto inconsistenti nel complesso dei progetti del potere costituito, ormai ben solito applicare coi più strambi pretesti misure restrittive di ogni genere miranti a congelare comunque le attività degli anarchici e delle anarchiche. Evidenziano così la volontà parossistica delle istituzioni politiche-sbirresche e della magistratura di tentare di chiudere la bocca definitivamente a quanti non ne vogliono sentire dello scempio che il loro sistema impone ovunque.
L’intensificazione delle lotte è la migliore risposta alla loro barbarie.
anarchici e anarchiche solidali nella rabbia
[Tratto da https://anarkiviu.wordpress.com/2023/05/05/parola-dordine-punire-lanarchismo-e-la-solidarieta/ e ripubblicato in https://lanemesi.noblogs.org/post/2023/05/05/parola-dordine-punire-lanarchismo-e-la-solidarieta-sardegna-5-maggio-2023/]