Pagherete caro, pagherete tutto!
Con la sentenza del 24 febbraio gli uomini e le donne del potere hanno reso definitivamente esplicitata la loro volontà di condannare a morte Alfredo: infatti, i tirapiedi in ermellino hanno supinamente eseguito la volontà degli esponenti del governo e hanno rigettato l’istanza di declassamento. “Presto morirò, spero che qualcuno dopo di me continuerà la lotta”, queste sarebbero le parole di Alfredo, trapelate dal suo letto di ospedale. La nostra lotta continuerà. Lo dobbiamo a lui per l’esempio, l’altezza morale e la capacità di non piegarsi che ha espresso in quanto anarchico rivoluzionario. Lo dobbiamo ai tanti compagni e alle tante compagne rivoluzionarie sepolti nelle carceri di ogni Stato del mondo che non abbassano la testa e sono puniti per la coerenza delle loro azioni e convinzioni. Lo dobbiamo a noi perché in maniera confusa, inconcludente, arruffata, siamo stati capaci come movimento anarchico di stringerci intorno ad un nostro compagno e di esprimere quel ventaglio di pratiche che ci hanno aperto lo spiraglio di ricordarci che l’anarchia non è un bel sogno culturale ed etico ma può essere, tornare ad essere, l’azione dell’attacco al presente e la volontà degli oppressi che si fa pratica e parola nello sfidare gli oppressori e le loro arroganti volontà. Ma in questo momento pensiamo anche di doverlo a qualcun altro: lo dobbiamo ai giornalisti, ai politici, ai magistrati che nella loro cinica sicumera hanno gioito alla notizia che Alfredo morirà con sprezzante e sanguinaria esultanza. Per loro dobbiamo continuare la lotta, perché la nostra ira, il nostro odio, il nostro disprezzo gli siano da lezione di umiltà. Deformate le vostre grinte in un ghigno feroce che nulla ha a che fare con il sorriso complice di due anarchici che si incontrano. Alzate le vostre stridule vocine in un coro soddisfatto perché pensate di poter uccidere un rivoluzionario e restare impuniti. Affondate le vostre mani lorde del sangue degli oppressi nel bottino della ricchezza sociale che avete loro rubato. Ma tenete ben chiusi gli occhi che non debba scorgere il marcio della vostra anima. Tenete ben chiusi gli occhi perché vedrete, a breve forse, la nostra ira montare. Teneteli chiusi gli occhi, perché avrete paura della nostra lotta che continuerà.
[Pubblicato in “Bezmotivny”, quindicinale anarchico internazionalista, anno III, numero 5, 6 marzo 2023 | Ripubblicato online in https://lanemesi.noblogs.org/post/2023/03/11/pagherete-caro-pagherete-tutto/]