“Sabotare il bellicismo e il riarmo! Costi quel che costi”. Rivendicazione dell’attacco contro la linea ferroviaria per il trasporto merci dirette al porto (Amburgo, Germania, 8 agosto 2025)
Sabotare il bellicismo e il riarmo! Costi quel che costi
Nella notte tra il 7 e l’8 agosto 2025 abbiamo sabotato una linea ferroviaria per il trasporto merci nel porto di Amburgo, a sud di Wilhelmsburg. Abbiamo scelto questo tratto consapevolmente, perché non volevamo colpire i pendolari, già abbastanza provati, ma l’industria degli armamenti e i guerrafondai.
Il porto di Amburgo è un importante centro di smistamento per le armi. Ogni giorno, da qui vengono trasferite tonnellate di armi, munizioni, attrezzature belliche e relativi componenti.
Molte di queste armi vengono prodotte proprio ad Amburgo. Diverse aziende locali producono autonomamente prodotti destinati alla guerra o forniscono esplicitamente singoli componenti ottici, elettronici o meccanici. Coloro che traggono profitto dalle guerre riforniscono sia l’esercito tedesco che le forze armate di altri Stati.
Nonostante gli impegni presi dalla Repubblica Federale Tedesca di abbandonare l’energia nucleare, attraverso il porto di Amburgo transitano regolarmente anche trasporti di materiale nucleare. In particolare, le navi delle compagnie di navigazione MACS, OOCL e Hapag-Lloyd sono coinvolte in queste operazioni. Nel 2024 sono stati registrati 154 trasporti.
Attualmente, stiamo assistendo a un riarmo a livello europeo e a un’espansione dell’industria degli armamenti. Anche la Repubblica Federale Tedesca si sta preparando alla guerra su tutti i fronti. La mania bellica è dilagante.
A ciò si aggiunge l’esercitazione prevista per settembre ad Amburgo dell’esercito tedesco. Già nel 2024, nel porto di Amburgo, si è svolta una manovra denominata “Red Storm Alpha”, incentrata principalmente sulla sicurezza delle strutture portuali. Oltre a 100 soldati, hanno partecipato anche l’Autorità Portuale di Amburgo (HPA) e la HHLA.
Quest’anno, sullo sfondo di una fantomatica guerra di aggressione russa, l’esercitazione verterà sul trasferimento di truppe e materiali dal porto attraverso la città verso il confine della NATO, nei Paesi Baltici. Dal 25 al 29 settembre, nell’ambito della “Red Storm Bravo”, circa 500 soldati si eserciteranno insieme alla polizia, ai vigili del fuoco, al THW, all’HPA, all’HHLA, alle autorità, come l’Agenzia per il lavoro, e a imprese quali Airbus e Blohm & Voss. Giorno e notte, in tutta la città.
Le esercitazioni riguarderanno anche le cure mediche di emergenza, l’evacuazione dei feriti e la gestione dell’ordine pubblico.
Manovre di questo tipo servono anche a consolidare l’immagine dell’esercito in città. La popolazione deve familiarizzare con questo aspetto, così come con il coinvolgimento di molte aziende “civili”. Infatti, secondo il Comando Regionale, la difesa e la resilienza sono responsabilità di tutta la società.
“Dobbiamo essere pronti alla guerra. Dobbiamo essere in grado di difenderci”. Dobbiamo preparare l’esercito e la società a questo scopo”, ha affermato il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius in un discorso tenuto il 29 ottobre 2023. Entro il 2029 intende trasformare l’esercito tedesco in un esercito “pronto alla guerra”. Questo sulla base della tesi che dal 2029 ci sarà una minaccia di attacco da parte della Russia.
Nonostante gli esperti e lo stesso Pistorius confermino che non vi sono indicazioni di un attacco russo a un partner della NATO, il continuo martellamento mediatico su un attacco imminente alimenta i timori della popolazione. Poiché “i russi sono alle porte” (Jens Spahn), l’attuale clima bellicista può essere presentato come una misura difensiva necessaria e imporre il silenzio alle voci critiche. La popolazione viene preparata.
Con il manuale “Grünbuch 4.0”, il gruppo di esperti “Zukunftsforum Öffentliche Sicherheit e.V.” [Forum sul futuro della sicurezza pubblica] lancia un vero e proprio appello alla guerra e sostiene apertamente l’introduzione di restrizioni legali e misure manipolative nei confronti della popolazione civile.
Il disegno di legge necessario per attuare nel modo più rapido possibile la preparazione alla guerra ed eliminare gli ostacoli esistenti è già pronto. Questi includono sistemi di appalto semplificati, l’allentamento delle norme ambientali e l’abolizione delle gare d’appalto per importi inferiori a 440.000 euro, nonché la rinuncia alla sicurezza sul lavoro e agli standard minimi tariffari nel settore degli armamenti.
Sono previste anche misure di carattere civile, come l’istituzione della Giornata dei Veterani, l’introduzione dell’educazione al servizio militare obbligatorio nelle scuole e l’abolizione delle clausole civili.
Già nel 2022, l’allora cancelliere Olaf Scholz aveva chiesto una “preparazione alla guerra” per il sistema sanitario. Il sistema sanitario tedesco, già colpito da tagli e privatizzazioni, dovrebbe ora concentrarsi sul sostegno prioritario alle forze armate. Secondo Pistorius, “con le prestazioni sociali e l’istruzione non si può difendere questo Paese”.
Il 5% del prodotto interno lordo destinato alle spese militari, agli armamenti e alla difesa (obiettivo da raggiungere entro il 2035 secondo la decisione della NATO) non potrà essere coperto a lungo dal “patrimonio speciale” messo a disposizione. Di conseguenza, saranno effettuati tagli in altri settori.
La pressione sul sistema sociale si è intensificata già da tempo. Sempre più persone ne risentono. Organizzazioni come Human Rights Watch parlano già oggi di un aumento significativo della povertà in Germania.
È giunto il momento di (ri)attivare un movimento antimilitarista.
La guerra inizia qui. Tagliamo la strada ai produttori di armi.
Sabotiamo il bellicismo e il riarmo! “Costi quel che costi”.
Mai pronti alla guerra! Né oggi, né nel 2029, mai più!
[Pubblicato in tedesco in https://de.indymedia.org/node/530478 | Tradotto in italiano e pubblicato in https://lanemesi.noblogs.org/post/2025/10/09/sabotare-il-bellicismo-e-il-riarmo-costi-quel-che-costi-rivendicazione-dellattacco-contro-la-linea-ferroviaria-per-il-trasporto-merci-dirette-al-porto-amburgo-germania-8-agosto-2025/]