Comunicato di rivendicazione per l’attacco esplosivo contro l’abitazione del presidente del sindacato dei secondini Konstantinos Varsamis da parte del gruppo armato Sangre Negra (Salonicco, Grecia, 26 luglio 2025)

Comunicato di rivendicazione per l’attacco esplosivo contro l’abitazione del presidente del sindacato dei secondini Konstantinos Varsamis da parte del gruppo armato Sangre Negra (Salonicco, Grecia, 26 luglio 2025)

Non viviamo nell’era della giunta militare, ma sotto la giunta del nostro tempo. Negli ultimi anni, e ancor più negli ultimi sei, l’organizzazione criminale Nea Dimokratia ha governato il Paese con le tattiche di una monarchia e di un regime autoritario. Tra scandali politici e crimini di Stato, sfrutta la sicurezza per vendere paura alla popolazione. Il suo argomento principale per raccogliere voti si basa su prigioni e repressione più dura. Nelle istituzioni apparentemente “correttive” del Paese e nel sistema giudiziario, altrimenti cieco e indipendente, che decide chi diventerà detenuto e chi no, i criteri non sono le prove di colpevolezza, ma la posizione ideologica, le dimensioni del portafoglio, il colore della pelle, i legami con i partiti e la cerchia privilegiata a cui alcuni appartengono.

È evidente che i tribunali greci non sono affatto incorruttibili. Ogni giorno nel Paese si svolgono centinaia di processi con l’obiettivo di reprimere e intimidire i cittadini. Per la maggior parte delle persone, leggi estenuanti, detenzioni di massa e sentenze illogiche hanno reso le condizioni delle carceri del Paese insopportabili e disumane, culminando nelle misure repressive adottate dal partito Nea Dimokratia, come il nuovo codice penale e l’abolizione di tutti i diritti acquisiti.

Il modo in cui questa macchina si lubrifica dalla corruzione e dalle tangenti, ovvero con avvocati illustri e visti di Stato, rende ovvio ciò che è ovvio, come la finalizzazione di una decisione o lo svolgimento tempestivo di un processo in secondo grado. Inoltre, i giudici non riconoscono alcuna circostanza attenuante per gli imputati né la presunzione di innocenza. In contrasto con i lacchè che costituiscono la spina dorsale del partito di governo, si applica la “legge” dell’impunità, con esempi ben noti a tutti, ma che non possiamo non menzionare. Il crimine di Tempi è al centro della più grande organizzazione criminale che il Paese abbia mai conosciuto. Lo scandalo OPEKEPE, Siemens e gli amici di Mitsotakis, Lignadis e Filippidis, stupratori e criminali di minore entità che godono della loro libertà perversa.

I moderni inferni, chiamati istituti penitenziari, sono magazzini per anime, dove migliaia di persone vengono ammassate in condizioni miserabili. Molti sono i problemi che richiedono soluzioni immediate. Ne citeremo alcuni tra i più importanti. Sovraffollamento: all’interno delle mura, la vita quotidiana è una difficile lotta per la sopravvivenza, con un numero di detenuti che supera di gran lunga il limite umano sia nelle celle che nei bracci. Salute: una delle questioni più importanti che un detenuto deve affrontare, perché sperimenta in prima persona il proprio declino e l’indifferenza dello Stato. C’è carenza di medici fissi e di medicinali e i detenuti affetti da malattie trasmissibili, patologie cardiache, anziani e disabili sono ammassati nelle stesse ali senza ricevere alcun trattamento o cura specifica. La carenza di medicinali e l’impossibilità di effettuare trasporti immediati presso le strutture ospedaliere peggiorano la già difficile routine quotidiana. Permessi: il limite dei permessi sta diventando sempre più scarso, tanto che i detenuti hanno diritto a un permesso solo alla fine della pena. Questa pratica è vendicativa e non ha nulla a che vedere con la funzione riabilitativa. Supporto amministrativo: la burocrazia, la carenza di personale, l’incompetenza e l’indifferenza dei dipendenti in materia legale sono un problema quotidiano che porta all’impoverimento dei detenuti. A ciò si aggiunge la sporcizia, il degrado degli edifici e, naturalmente, la mancanza di fondi, che costituiscono un’enorme bomba a orologeria umanitaria in tutte le carceri del Paese. Una bomba più potente di quella che abbiamo posizionato nella casa del torturatore Kostas Varsamis.

Kostas Varsamis, torturatore senior e guardia carceraria, è la figura paterna degli agenti penitenziari e il suo unico obiettivo è torturare i prigionieri per vendetta. Non è un caso che i governi e i politici vengano e vadano, mentre lui rimane al suo posto. La sua mentalità autoritaria, la sua indifferenza e il suo desiderio di vendetta nei confronti dei prigionieri sono caratteristiche che trovano il favore dei criminali di Stato e l’opposizione di tutti i detenuti. Le tattiche che usa e il modo in cui agisce contribuiscono in modo decisivo alla tortura dei prigionieri. Le innumerevoli misure disciplinari che infligge per la minima cosa e i divieti sui beni materiali sono solo alcuni esempi. La morte dei prigionieri nelle celle di isolamento, il freddo, il cibo misero, la mancanza di orari di visita, gli altoparlanti che disturbano costantemente la salute mentale dei prigionieri: queste sono le tattiche quotidiane di un torturatore che in passato picchiava i prigionieri con mazze da baseball fino a farli svenire. Cerca di trasmettere la stessa mentalità, in una versione più aggiornata, ai suoi dipendenti, che tratta come strumenti. A loro viene fatto credere di essere superiori ai detenuti e di poter esercitare un potere assoluto su di loro. Non è un caso che la sua cerchia sia composta dalla peggiore feccia impiegata nelle strutture penitenziarie del Paese, in posizioni amministrative di alto livello. Naturalmente, non citeremo altri nomi, perché potremmo avere in programma visite sia a casa loro che altrove. Coloro che seguono e accettano le opinioni e le tattiche del torturatore Varsamis, e quindi la politica criminale attuata da Nea Dimokratia attraverso questo tipo di persone, sono nostri nemici e pertanto diventano il nostro obiettivo.

Infine, vogliamo sottolineare che i detenuti sono persone, non numeri dietro le sbarre, e che non saranno mai abbandonati allo Stato! Abbiamo scelto questo bastardo in particolare per dare il via a una serie di nuovi attacchi contro direttori, capi delle guardie, dipendenti, funzionari giudiziari e agenzie collegate alle leggi e alle carceri. Le prigioni ribollono; è ora di porre fine all’impoverimento e al meccanismo repressivo con attacchi, rivolte, scioperi e ogni altra forma di lotta, dentro e fuori le carceri.

P.S. Poliziotti, giornalisti, editorialisti e altri chiacchieroni, continuate pure a scrivere e raccontare storie divertenti, ma sappiate che anche su di voi calerà la scure… L’organizzazione armata Sangre Negra [Sangue Nero] rivendica l’attacco.

[Pubblicato in greco in https://athens.indymedia.org/post/1637537/ | Tradotto in italiano e pubblicato in https://lanemesi.noblogs.org/post/2025/10/08/comunicato-di-rivendicazione-per-lattacco-esplosivo-contro-labitazione-del-presidente-del-sindacato-dei-secondini-konstantinos-varsamis-da-parte-del-gruppo-armato-sangre-negra-salonicco-grecia/]