Attacco incendiario contro l’azienda Thyssenkrupp in occasione delle giornate d’azione transnazionali contro il militarismo e il nazionalismo (Berlino, Germania, 6 ottobre 2024)
ThyssenKrupp si arricchisce con la guerra e il genocidio
In molti sono incazzati. Incazzati per il genocidio a Gaza. Per le bombe su civili, scuole e ospedali. Per il riarmo militare globale. Per lo spargimento di sangue e lo sfollamento di milioni di persone. Per la propaganda di “disponibilità alla guerra” e di una Germania “capace di difendersi”. Per le forniture di armi e i profitti dell’industria della Difesa. Per il progetto di reintroduzione del servizio militare obbligatorio. Per le uccisioni automatizzate grazie agli attacchi dei droni controllati dall’intelligenza artificiale.
Molto, molto incazzati.
Questa rabbia ha avuto modo di scatenarsi ieri.
Contro l’azienda bellica ThyssenKrupp.
Ieri, nei locali della ThyssenPlastics di Berlino, sono stati incendiati tre camion e un magazzino.
Perché ThyssenKrupp?
Attraverso la sua filiale “ThyssenKrupp Marine Systems (TKMS)”, Thysenkrupp guadagna miliardi grazie alla costruzione di navi da guerra di ogni tipo. Tra queste figurano sottomarini, corvette e fregate prodotte ad Amburgo, Kiel ed Emden. “Thyssen Krupp Marine Systems (TKMS) è l’unico fornitore di sottomarini in Germania.
TKMS produce sottomarini della classe Dolphin per Israele sin dal 1993. I sottomarini sono equipaggiati con missili da crociera a capacità nucleare. Per poter lanciare verticalmente missili da crociera o balistici, TKMS ha sviluppato il cosiddetto VLS (Vertical Launching System) di cui sono dotati i sottomarini israeliani della classe Dolphin. La loro area operativa principale è il Mediterraneo orientale. Qui i sottomarini “Dolphin” costruiti da TKMS costituiscono la capacità di secondo colpo nucleare di Israele in caso di attacco.
Nel 2022 TKMS e Israele hanno firmato un nuovo accordo per la produzione di sottomarini “classe Dakar”. Il contratto, del valore di circa 3 miliardi di euro, include, oltre alla consegna di tre sottomarini, anche l’installazione di un simulatore presso Israele, il supporto logistico e la fornitura di parti di ricambio. ThyssenKrupp sta investendo 250 milioni di euro nel suo cantiere navale. Il cantiere prevede, tra l’altro, la costruzione di un nuovo capannone per l’assemblaggio di navi e di un impianto per la produzione di celle a combustibile. La Germania sta sostenendo 540 milioni di euro di costi e ha anche investito più di 850 milioni di euro in aziende israeliane, anche nel settore militare, come parte di un programma di cooperazione industriale. Contro Netanyahu sono state mosse accuse di corruzione in merito all’affare da tre miliardi di euro poiché il cugino e consulente legale privato di Netanyahu, David Schimron, ha rappresentato anche il delegato israeliano di Thyssen-Krupp Marine Systems.
Nel maggio 2023 Israel Aerospace Industries (IAI) e Atlas Elektronik, una società di Thyssenkrupp Marine Systems, hanno lanciato ufficialmente il loro ultimo sviluppo congiunto per le missioni antisommergibile. Atlas è specializzata nello sviluppo di sistemi sonar per acque profonde basati sull’intelligenza artificiale ed è un’azienda che si occupa dello sviluppo e della produzione di sistemi sonar integrati per sottomarini, imbarcazioni per la ricerca di mine, navi da combattimento e siluri; è una società interamente controllata da ThyssenKrupp AG. Israel Aerospace Industries è all’avanguardia nel campo dei sistemi senza pilota nei settori aereo, terrestre e marino. Il primo drone subacqueo senza equipaggio al mondo, “Blue Whale”, è stato sviluppato da IAI per le Forze di Difesa israeliane e negli ultimi decenni IAI è diventato un pioniere nell’ambito dei sistemi robotici terrestri e delle navi senza equipaggio.
Il genocidio a Gaza mostra la realtà delle tecnologie militari basate sull’IA: decine di migliaia di civili e bambini morti, feriti, traumatizzati e mutilati. ThyssenKrupp trae vantaggio da questo genocidio così come da altre guerre.
“Ancora una volta sottolineiamo l’urgente necessità di organizzare campagne contro l’industria degli armamenti, i profittatori di guerra di ogni tipo, compresi quelli che riforniscono la macchina militare di cibo, energia e qualsiasi altra risorsa. Non dobbiamo dimenticare la resistenza contro tutti gli apparati militari nazionali e le coalizioni militari multinazionali. Dobbiamo continuare a lottare contro tutti gli Stati nazione e tutte le unioni e i conglomerati politici ed economici sovranazionali, che pretendono le nostre vite, le nostre società, le risorse naturali e i territori in cui viviamo; contro la mobilitazione militare e la loro industria che si nutre della ricchezza che produciamo; contro le autorità che pretendono di governare in nostro nome mentre proteggono solo il capitale e le classi dominanti; e contro tutto ciò che permette alla guerra di prosperare. Riconosciamo qui la necessità di essere presenti e attivi in uno spazio di discussione pubblica e negli spazi del movimento anarchico e antiautoritario in particolare.
Oltre i muri del nazionalismo e della guerra!
Nessun confine ci divide, nessuna nazione ci unisce!
Stop ai genocidi a Gaza e ovunque!
Solidarietà a tutti i disertori!”
[Pubblicato in tedesco in https://de.indymedia.org/node/461731 | Tradotto e pubblicato in italiano in https://lanemesi.noblogs.org/post/2024/10/18/attacco-incendiario-contro-lazienda-thyssenkrupp-in-occasione-delle-giornate-dazione-transnazionali-contro-il-militarismo-e-il-nazionalismo-berlino-germania-6-ottobre-2024/]