Attacco incendiario contro un macchinario per la trivellazione dell’azienda Bauer AG (Berlino, Germania, 12 luglio 2024)

Attacco incendiario contro un macchinario per la trivellazione dell’azienda Bauer AG (Berlino, Germania, 12 luglio 2024)

Bauer AG è un’azienda di ingegneria civile altamente specializzata che è complice della devastazione di territori e dello sfollamento di chi li abita per via del suo coinvolgimento su scala globale in progetti infrastrutturali e giganteschi interventi edilizi. L’avanzata delle trivelle e degli escavatori Bauer nei luoghi più remoti del pianeta non ha mai un risvolto positivo e spesso segna la fine di flora e fauna diversificate in favore di una grigia miseria di acciaio e cemento.

“Quello che facciamo oggi determina l’aspetto del mondo di domani”

Questa frase apparentemente innocua dell’amministratore delegato di Bauer rappresenta una grave minaccia per tutti gli elementi esistenti che non si conformano all’idea occidentale di progresso o che non vogliono sottomettersi ad essa. Infatti, ovunque si espandano le tanto decantate conquiste della civiltà, si afferma sempre una mentalità coloniale che vuole quantificare tutto ciò che è vivente in base alla sua fruibilità ed è ossessionata dal voler dominare e controllare ciò che è selvaggio e imprevedibile. Ma ciò non sempre rimane senza risposta. Di recente, la continua resistenza delle Prime Nazioni Wet’suwet’en [ndt. comunità indigene dell’odierno Canada che risiedono nella parte occidentale della regione] al gasdotto Coastal GasLink in Canada, che passa proprio attraverso il loro territorio, ha attirato l’attenzione sul coinvolgimento di Bauer in questo crimine. Bauer, tuttavia, non vuole saperne nulla. L’azienda è impegnata nella responsabilità e nella sostenibilità ed è orgogliosa di utilizzare soluzioni innovative e digitalizzazione per ridurre l’impatto ambientale e le emissioni di CO2.

Tuttavia, quando il principe ereditario saudita sventola i suoi dollari e invoca la transizione energetica, il pubblico è pronto a rispondere. Si tratta dell’incubo, divenuto realtà, di una smart city distopica chiamata THE LINE, nonché del ricercatissimo idrogeno verde e dei taxi aerei controllati dall’intelligenza artificiale. THE LINE è un gigantesco progetto di insediamento e costruzione di una nuova città futuristica che, una volta completata, si estenderà per 170 km nell’entroterra del Mar Rosso, con una larghezza di 200 metri e un’altezza di 500 metri destinata a ospitare fino a 9 milioni di abitanti. Considerata la prima città a zero emissioni di anidride carbonica, la costruzione del progetto sta attirando aziende e investitori internazionali e mira a diventare il pioniere del futuro sviluppo urbano. Smart, interconnessa, attenta all’ambiente. In linea con lo spirito occidentale. Inoltre, questa smart city mira a promuovere l’idrogeno, un’importante fonte di energia per la transizione energetica. Alcune grandi aziende europee hanno già concluso contratti su larga scala per THE LINE, tra queste troviamo ThyssenKrupp, Volocopter, Bauer AG, Veolia, Siemens Energy, Keller Grundbau GmbH, Kühne+Nagel, Trewi, Navia e FCC. Bauer AG è incaricata dell’esecuzione di progetti di trivellazione di profondità con un volume di ordini non inferiore a 240 milioni. Davanti a una tale somma, è facile sorvolare sul fatto che la manovalanza migrante viene brutalmente sfruttata all’interno del cantiere. Per realizzare questo progetto, il governo saudita ha anche sfollato con la forza migliaia di indigeni Howeitat, che vivono lì da secoli. Chiunque si opponga viene arrestato, torturato o ucciso. La transizione energetica nel suo massimo splendore. Anche le tanto decantate innovazioni tecnologiche non risultano più così affascinanti se si considera che i sistemi di sorveglianza digitale vengono implementati per scovare i dissidenti politici e consentire un controllo sociale capillare. Contemporaneamente vengono consumate quantità assurde di risorse per realizzare questa follia e va ipotizzato che il mostro della smart city, lungo 170 km, ostacolerà in modo massiccio i consueti fenomeni di migrazione della fauna selvatica e sconvolgerà l’equilibrio della delicata flora e fauna locale.

In definitiva, TINE LINE è un disastro ecologico totale e una tragedia umana. Forse l’unica cosa positiva è che tali esempi mettono a nudo le menzogne della transizione energetica. Alla fine, non è nient’altro che la rimodellazione dello sfruttamento industriale e tecnologico al servizio del costante impulso alla crescita economica e alla massimizzazione dei profitti. Fuoco e fiamme a tutti coloro che vi partecipano e si arricchiscono!

Pertanto, la notte del 12 luglio abbiamo dato fuoco ai cavi idraulici di una gru di perforazione Bauer in un cantiere nella Köpenickerstraße a Berlino-Mitte.

Per saperne di più: SWITCH OFF – The Line

[Ricevuto via mail | Pubblicato in italiano in https://lanemesi.noblogs.org/post/2024/08/09/attacco-incendiario-contro-un-macchinario-per-la-trivellazione-dellazienda-bauer-ag-berlino-germania-12-luglio-2024/]