Solidarietà ai proletari in rivolta nelle carceri, nei CPR!

Solidarietà ai proletari in rivolta nelle carceri, nei CPR!

Proteste e rivolte si stanno susseguendo fra carceri e CPR. Ultime a Trieste, Viterbo, Gradisca, mentre a Regina Coeli e a Ponte Galeria (entrambi a Roma) lo stato di agitazione prosegue ininterrotto da un paio di mesi. Spesso la scintilla è l’ennesima morte di un(a) detenuto/a, per mancanze di cure mediche, per un pestaggio degli sbirri, e gli innumerevoli “suicidi”. Le condizioni interne sono diventate infernali fra tagli di spesa pubblica e sovraffollamento. Questo poi alimentato dalla successione di leggi repressive finalizzate alla “guerra ai poveri”. Un caso eclatante è l’aumento dei termini di detenzione nei CPR fino a 18 mesi. 18 mesi di incarcerazione senza reato! Una misura che si spiega solo nel sistema di segregazione, apartheid sociale, istituito contro il proletariato migrante; una fra le varie armi di ricatto e oppressione con cui si mantiene una condizione di super sfruttamento.
Ma è anche il caso dei vari decreti legge, fra cui il prossimo, n° 1660, che criminalizzano le forme di lotta e di resistenza, anche quelle storiche come il picchetto di sciopero, i blocchi stradali, le occupazioni.

Eppure, cos’è criminale? L’occupazione di un edificio o la grande proprietà immobiliare/finanziaria che lo tiene disabitato, per specularci?
Le lotte di classe o le stragi da profitto?! Le resistenze che infrangono le leggi (dei padroni) o le devastazioni e saccheggio dei territori perpetrate dai padroni?
Le guerre di liberazione dei popoli oppressi o i genocidi, storici e attuali, delle potenze imperialiste?

D’altronde basta vedere il caso del bracciante Satman Singh: un porco padrone, dalla tipica mentalità razzista colonialista, lo lascia morire dissanguato, lo butta via come un vecchio arnese.
Forse che il porco si ritrova in carcere? Magari al 41bis? Eppure il suo omicidio è disumano, atroce! E prima di lui, crimini e impunità dei padroni dell’Eternit, della ThyssenKrupp,di Leonardo-Finmeccanica… Ecco la dimostrazione della finalità di classe del sistema carcerario e giudiziario.
Una battaglia decisiva, da portare avanti fra le gente, è proprio questa contro la soggezione popolare alla narrazione dominante, che rovescia la realtà, che maschera l’essenza criminale del capitalismo aizzando l’isterismo punitivo contro una parte stessa del proletariato. Così l’inflessibile ministro Piantedosi, mentre fa scandalo di qualche miserabile scafista e caporale, collabora con l’omologo libico, Emad Trabelsi, notorio trafficante e torturatore di migranti, criminale di stazza internazionale (fonte ONU)…

Mai schierarsi con i padroni e i loro servi! Le barricate hanno solo due lati…

Costruire solidarietà proletaria, con tutti/e quelli/e che lottano, che resistono; con chi subisce oppressione e sfruttamento, per cercare insieme i modi per resistere e lottare. E solidarietà internazionalista con le Resistenze e le Rivoluzioni in corso.
Partecipiamo ai presidi, alle manifestazioni solidali davanti a carceri, CPR e tribunali.
E sostegno contro gli sgomberi, come quello dell’ex Lavatoio a Torino.
Trasformiamo la repressione in sviluppo della nostra solidarietà!

La repressione è la loro guerra di classe!
Solidarietà e fronte unito fra le nostre lotte, primi passi verso la nostra futura guerra di liberazione!

12 luglio 2024

Soccorso Rosso Internazionale (Milano, Torino, Roma)

[Tratto dal web e ripubblicato in https://lanemesi.noblogs.org/post/2024/07/17/solidarieta-ai-proletari-in-rivolta-nelle-carceri-nei-cpr/]