Rivendicazione dell’attacco incendiario contro un veicolo privato di un carabiniere (Roma, 29 marzo 2024)
Rivendicazione dell’attentato contro un veicolo privato appartenete ad uno sbirro presso una caserma dei carabinieri a Roma, 29 Marzo 2024
“Presto Anarchicx accorriamo al pugnal per la vittoria od il morire con petrolio e dinamite ogni classe ed il governo a debellar..”
Canto Anarchico
Mentre il mediterraneo è sempre più una fossa comune gremita di cadaveri degli oppressi provenienti dal sud del mondo , Gaza viene rasa al suolo in mondovisione e venti di guerra soffiano funesti ad ogni angolo del globo conducendo i proletari di tutto il mondo al massacro per mano degli interessi padronali, abbiamo deciso di agire, di attaccare. Individuando nei militari di qualsiasi schieramento un nemico da abbattere per chiunque abbia una tensione di libertà, senza tralasciare le responsabilità specifiche dell’arma nostrana, abbiamo deciso di indirizzare il nostro odio e la nostra vendetta contro i militari del corpo dei Carabinieri.
In un presente come quello attuale nel quale ogni ipotesi rivoluzionaria sembra una vana chimera abbiamo deciso di continuare a lottare: potranno privarci della speranza di un mondo radicalmente diverso ma non della sete di vendetta che proviamo nei confronti di chi perpetua l’oppressione di una classe sull’altra e dei suoi difensori (come le forze dell’ordine) e di chi si arricchisce spolpando il pianeta in maniera scellerata.
L’attacco contro il potere in ogni luogo e tempo, anche in un momento come quello odierno, nel quale la repressione colpisce in maniera sempre più dura ogni barlume di conflittualità e sta seppellendo vivi i nostri compagnx tenuti in ostaggio nelle patrie galere ci sembra il miglior modo per dare continuità allo scontro secolare tra oppressi ed oppressori, di cui come Anarchici sentiamo di far parte.
Sperando che questi bagliori di rivolta individuale possano rischiarire questo presente grigio e pacificato, ribadiamo che come anarchici anteponiamo la violenza liberatrice degli oppressi alla violenza sistematica di chi detiene il monopolio della stessa ed affermiamo con fermezza la legittimità della violenza rivoluzionaria come strumento di lotta contro lo stato ed il capitale.
É nella ferma convinzione della giustezza dei nostri ideali fatti di libertà ed uguaglianza che risiede il coraggio di lottare, in prima persona, scegliendo di prendere il coltello dalla parte del manico e provando a restituire, seppur in minima parte, i colpi inferti dal nemico.
Per queste ed altre 1000 ragioni abbiamo scelto di attaccare avvalendoci di strumenti incendiari 1 automobile privata appartenente ad uno sbirro: La scelta di attaccare nel “privato” scaturisce dalla volontà di far pagare in maniera sempre più mirata il prezzo delle proprie scelte a chi sceglie di difendere l’ordine sociale democratico costituito, indossando una divisa.
SBIRRI, PADRONI E BORGHESI :
PAGHERETE CARO E PAGHERETE TUTTO.
Cogliamo l’occasione per ribadire la nostra solidarietà agli Anarchicx Alfredo Cospito, Anna Beniamino, Juan Sorroche- Fernadez, Pierlorenzo Fallanca, Luca Dolce e a tuttx gli/le Anarchicx posti sotto sequestro nei lager di stato in ogni dove. Non siete soli Compagnx.
Saluti incendiari ai latitanti, che la vita vi sorrida, ci rivedremo sulle barricate.
Cellula Abele Ricieri Ferrari
(Internazionale Nera 1881-2024)
[Ricevuto via e-mail e pubblicato in https://lanemesi.noblogs.org/post/2024/04/26/rivendicazione-dellattacco-incendiario-contro-un-veicolo-privato-di-un-carabiniere-situato-presso-una-caserma-roma-29-marzo-2024/]
Nota de “La Nemesi”: Sono presenti degli errori nella citazione iniziale. La canzone menzionata è “Mano alla bomba”, traduzione del canto in spagnolo “Arroja la bomba”, e la porzione di testo corretta è la seguente: Presto anarchici accorriamo / A pugnar per la vittoria od il morire / Con petrolio e dinamite / Ogni classe ed il governo a disfar e debellar. Stando a quanto noto, la versione italiana venne pubblicata in “Guerra di Classe”, giornale della CNT-FAI (Sección Italiana), Barcelona, anno II, n. 14, 1° maggio 1937, p. 6, con il titolo “Mano alla bomba!” e l’indicazione Adattazione di VIR. Motivo dell’inno anarchico “Arroja la bomba” (VIR è lo pseudonimo di Virgilio Gazzoli, anarchico di Pistoia). “Arroja la bomba” venne composta durante la dittatura di Primo de Rivera (1923-1930) e venne cantata nelle carceri dagli anarchici reclusi.