LAMBROS FOUNTAS IMMORTALE
10 marzo 2024
Sono passati 14 anni dalla morte del nostro compagno Lambros Fountas, avvenuta durante una sparatoria con gli agenti della polizia il 10 marzo 2010. In tutti questi anni, sia che ci trovassimo in clandestinità, continuando l’azione di Lotta Rivoluzionaria [Επαναστατικού Αγώνα, Epanastatikòs Agónas, EA] quando abbiamo dedicato al compagno l’attacco alla Banca di Grecia, la BCE e il FMI nel 2014, sia che fossimo in carcere, abbiamo sempre avuto lui nella nostra mente. E naturalmente rimarrà nella nostra memoria e nel nostro cuore finché saremo vivi.
È noto che quando ci siamo assunti la responsabilità politica della nostra partecipazione a Lotta Rivoluzionaria, abbiamo pubblicamente comunicato nella nostra “Πολιτική επιστολή προς την κοινωνία” [“Lettera politica alla società”] che Lambros Fountas era stato ucciso nel corso di un’azione preparatoria della nostra organizzazione, in un tentativo di sabotare l’inclusione del Paese nel memorandum, cioè nel programma del FMI, della BCE e dell’UE, cosa che era già stata decisa dall’allora governo di G. Papandreou e che avevamo previsto come organizzazione fin dall’autunno 2009.
È il primo e ultimo combattente morto della resistenza sociale contro i “memorandum”, contro un’epoca che si è aperta con l’imposizione del primo accordo di prestito nella primavera del 2010. Il compagno Lambros Fountas è stato ucciso nel tentativo di attuare il progetto di Lotta Rivoluzionaria affinché la crisi economica e il programma per affrontarla, cioè il memorandum, diventassero un’opportunità per un tentativo rivoluzionario in Grecia. Proprio per questo, con la campagna di azioni del 2009 (attacchi alla polizia antisommossa dopo l’omicidio di Alexis Grigoropoulos, alla Citibank, all’Eurobank e alla Borsa di Atene), abbiamo proposto al movimento anarchico e antiautoritario e al più ampio contesto anticapitalista la creazione di un movimento rivoluzionario per la realizzazione di questo progetto.
Il compagno Lambros Fountas è un “martire” dell’anarchia e della rivoluzione sociale. Nella coscienza dei popoli e dei movimenti sociali, i “martiri” sono coloro che danno la vita per gli altri con abnegazione, per i loro compagni, la loro comunità, la propria gente, il proletariato, coloro che amano. Sono loro che danno la vita per la loro lotta politica. Per una società di uguaglianza, solidarietà e libertà. Il compagno Lambros Fountas e Lotta Rivoluzionaria appartengono a un contesto politico e a un movimento globale-internazionale che ha le proprie origini nella prima Associazione internazionale dei lavoratori, nella tendenza antistatale e antiautoritaria del movimento operaio e nel comunismo antistatale (anarchico), in opposizione alla tendenza statalista che ha condotto al totalitarismo statal-capitalista.
Il compagno Lambros Fountas, nonostante la diversità dei tempi e delle circostanze, è al fianco degli innumerevoli compagni e compagne caduti nel corso del tempo nella lotta, combattendo con un’arma in mano o morendo in carcere come prigionieri o durante gli scioperi della fame. Si trova accanto alle migliaia di comunardi parigini del 1871 caduti durante le battaglie con Versailles o massacrati come prigionieri.
È accanto ai “martiri” di Chicago del 1886, ai nostri compagni di lotta impiccati per la giornata di 8 ore o uccisi in Haymarket Square, e a coloro che hanno lottato e sono caduti perché la Rivoluzione russa prendesse una direzione antistatale e antiautoritaria, come i machnovisti dell’Ucraina e i comunardi di Kronstadt. È accanto al compagno Ricardo Flores Magón, morto in un carcere statunitense, ispiratore del motto “Terra e Libertà” della Rivoluzione messicana adottato da Zapata, i compagni Sacco e Vanzetti, giustiziati sulla sedia elettrica, Rosa Luxemburg e i combattenti della Rivoluzione tedesca.
È al fianco dei combattenti della Rivoluzione spagnola che hanno lottato contro i fascisti franchisti e i controrivoluzionari stalinisti del Fronte Popolare spagnolo, così come al fianco dei guerriglieri armati del periodo della dittatura franchista, accanto a Francisco Ascaso, Buenaventura Durruti, i fratelli Sabaté, Ramon Vila Capdevila, Salvador Puig Antich, Oriol Solé Sugranyes, Agustín Rueda Sierra. Si colloca accanto ai narodniki russi e ai “propagandisti” anarchici del fatto, ai tirannicidi e ai regicidi che coraggiosamente affrontarono la forca, la garrota, il plotone d’esecuzione. È accanto a Caserio, Vaillant, Gaetano Bresci, Michele Angiolillo, Gino Lucetti, Ravachol, Émile Henry, Leon Czolgosz, Joaquín Delgado e Francisco Granados, Giuseppe Pinelli.
È al fianco di combattenti contemporanei come i compagni Lorenzo Orsetti e Hilmarsson (Sahin Hosseini) che hanno combattuto e sono caduti per la storica rivoluzione del nostro tempo, la rivoluzione in Rojava e la Federazione della Siria del Nord, affrontando l’ISIS (Stato Islamico) e lo Stato fascista turco.
Il compagno Lambros Fountas è accanto alle e ai combattenti della guerriglia urbana nell’Europa occidentale negli anni Settanta e Ottanta che sono caduti combattendo o sono stati uccisi come prigionieri dello Stato, come ad esempio Margherita Cagol, Walter Alasia, le compagne e i compagni della RAF a Stammheim, gli scioperanti della fame come Holger Meins, i compagni combattenti della guerriglia urbana in Grecia, Christos Kassimis e Christos Tsoutsouvis, caduti in combattimento nel corso di scontri con i servi dello Stato, e il compagno Christoforos Marinos.
Il compagno Lambros Fountas è al fianco degli innumerevoli combattenti antistatalisti, anticapitalisti, antimperialisti, antifascisti che in ogni angolo del mondo sono caduti per un’umanità e una società migliori.
Abbiamo il dovere e la responsabilità di ricordare e onorare coloro che sono caduti combattendo tra le nostre fila. Perché chi dimentica i morti della lotta, così come i prigionieri, dimentica la lotta stessa.
IL COMPAGNO LAMBROS FOUNTAS È PRESENTE
Pola Roupa e Nikos Maziotis
membri condannati di Lotta Rivoluzionaria
[Ricevuto via e-mail e pubblicato in https://lanemesi.noblogs.org/post/2024/03/19/lambros-fountas-immortale/ (traduzione parzialmente corretta)]
