Operazione Scripta Scelera: aggiornamenti sul processo con giudizio immediato e sulle misure cautelari. Prossima udienza fissata per il 16 gennaio
Si è tenuta il 9 gennaio presso il tribunale di Massa la prevista udienza di apertura del processo con giudizio immediato contro Gaia, Gino, Luigi e Paolo, agli arresti domiciliari restrittivi per l’operazione Scripta Scelera dell’8 agosto contro il quindicinale anarchico internazionalista “Bezmotivny”, che ha coinvolto dieci anarchici per cui era stato richiesto l’arresto in carcere da parte della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Genova.
Il PM Manotti è arrivato dopo un’attesa di circa due ore, così ha potuto avere inizio l’udienza. Una quarantina di solidali hanno partecipato alla presenza in solidarietà con i compagni, che sono stati tradotti al tribunale scortati dalla polizia.
Come descritto nel precedente testo a proposito della fissazione del giudizio immediato, questo processo è derivato da una richiesta del PM, successivamente avallata dal GIP, di stralcio parziale delle posizioni dei quattro compagni solamente per le accuse di istigazione a delinquere aggravata dalla finalità di terrorismo e offesa all’onore o al prestigio del presidente della repubblica. Mentre per l’art. 270 bis c. p. (associazione sovversiva con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico) il PM ha effettuato un ricorso in corte di cassazione avverso l’ordinanza del tribunale del riesame di Genova che il 28 agosto ha revocato le misure per il suddetto reato associativo, lasciandole inalterate in riferimento alle altre accuse. L’udienza è stata recentemente fissata per il 21 febbraio in cassazione a Roma.
Questa prima udienza del giudizio immediato, svoltasi a porte aperte, è stata di breve durata. Il processo è stato stabilito con un giudice monocratico (una formula insolita, che potrebbe venire dichiarata incompatibile al principio del dibattimento, in quanto i reati aggravati dalla finalità di terrorismo prevedono solitamente una corte d’assise). Questo aspetto è stato centrale nel corso dell’udienza e ne ha comportato un veloce rinvio. La giudice ha pertanto stabilito la successiva udienza dopo una settimana, per martedì 16 gennaio alle ore 15:00, occasione in cui non verrà svolta attività dibattimentale: sarà solo comunicato il giudice assegnatario, che potrebbe essere la stessa di questa prima udienza o un secondo giudice da definire. In tal caso, qualora dovesse essere stabilito un diverso magistrato, verrà fissato un ulteriore rinvio, presumibilmente di pochi giorni. A conclusione della celebrazione di questi riti tecnici, potrà eventualmente essere questo giudice monocratico a decidere se ritenersi competente o se rimettere il procedimento contro i quattro compagni a una corte d’assise.
Una seconda questione affrontata nel corso dell’udienza è stata la recente disposizione della traduzione dei compagni tramite una scorta di polizia (che inizialmente non era stata prevista). La giudice ha confermato questa disposizione per motivi di ordine pubblico, quindi saranno tradotti in tale modalità anche in occasione della prossima udienza del 16 gennaio.
Informiamo inoltre che per una compagna e un compagno all’obbligo di dimora con rientro notturno tra le 19:00 e le 07:00 è stato recentemente revocato il rientro notturno e confermato l’obbligo di dimora su ordinanza del GIP risalente al 22 dicembre.
Segnaliamo infine che in vista dell’udienza del 9 gennaio quattro compagni indagati, tra quelli che non sono stati inclusi nel giudizio immediato, hanno pubblicato una dichiarazione volta a evidenziare la natura di questo procedimento e della stessa disposizione processuale: arrivare al più presto a una condanna che possa fungere da ulteriore precedente giudiziario contro le pubblicazioni anarchiche rivoluzionarie, un monito contro quanti, in questi tempi di guerra, si azzardino a sostenere una prospettiva internazionalista e rivoluzionaria, contro ogni Stato e tutte le guerre dei padroni. È inoltre evidente come la scelta di questo rito processuale solo per alcuni inquisiti sia volta a impedire l’espressione della solidarietà tra gli imputati e soprattutto a mettere in difficoltà la presa di parola da parte dei compagni nel corso delle udienze.
Per quanti volessero presenziare (saranno presenti anche la compagna e i compagni imputati), la prossima udienza si terrà martedì 16 gennaio alle ore 15:00, al tribunale di Massa, in piazza De Gasperi.
Il processo e le udienze connesse all’indagine che si terranno nei prossimi mesi richiederanno delle spese, esortiamo quindi a sostenere i compagni continuando con le iniziative in solidarietà. Riportiamo qui di seguito le coordinate del conto per la cassa di solidarietà:
Carta postepay numero: 5333 1711 9250 1035
IBAN: IT12R3608105138290233690253
Intestataria: Ilaria Ferrario
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