Pola Roupa: 17 novembre 2023 – i 50 anni dal Politecnico e la mia scarcerazione
«Dopo 7 anni di carcere consecutivi (dall’arresto del 5 gennaio 2017), 8 anni e 6 mesi insieme al periodo in detenzione preventiva (l’arresto del 10 aprile 2010) e 13 anni e 6 mesi in totale, una condanna che ho scontato per la mia partecipazione a Lotta Rivoluzionaria [Επαναστατικού Αγώνα, Epanastatikòs Agónas, EA], sono stata scarcerata. Il simbolismo della giornata è stato forte in quanto il 17 novembre di quest’anno segna i 50 anni dalla rivolta del Politecnico del 1973. In questo giorno, tutti ricordano i morti del Politecnico ma anche tutti coloro che sono caduti nella lotta per la libertà.
Nella mia mente tale giornata è stata segnata dal ricordo del nostro compagno morto nell’attività di Lotta Rivoluzionaria, Lambros Fountas. Ma nei miei pensieri c’è anche il compagno Nikos Maziotis che, nonostante abbia scontato 11 anni di carcere “chiuso” e 14 anni di carcere misto – un periodo di tempo molto esteso per una condanna a 20 anni –, i consigli giudiziari di Lamia si rifiutano di rilasciarlo. È ormai chiaro che a Nikos Maziotis è stato imposto uno status di eccezione unico nel suo genere, poiché nessun prigioniero o prigioniera in situazioni simili (con accuse basate sul 187A [legislazione antiterrorismo, ndt]) e con condanne simili (cioè, senza l’ergastolo) è rimasto in carcere per così tanto tempo. Questo regime di eccezione, basato su criteri e motivazioni politiche e che in pratica annulla l’istituto della scarcerazione condizionale – che secondo la legge è obbligatoria e non “gratuita”, dato che non è lasciato alla volontà personale del rispettivo giudice –, deve finire. Oltre alla palese violazione dei termini di legge, questo specifico regime di eccezione ricorda un trattamento simil-giunta nei confronti di un prigioniero politico.
Dopo aver trascorso tanti anni in carcere, sarebbe una bugia se dicessi di non pensare alle molte decine di detenute con cui ho vissuto insieme. In occasione delle pubblicazioni che – credo per errore – hanno “scoperto” che sono stata scarcerata perché madre di un figlio minorenne, devo dire che oltre al fatto che ho già trascorso gli anni di detenzione richiesti per la scarcerazione condizionale, non è prevista da alcun codice penale la scarcerazione condizionale di una detenuta perché madre di un figlio minorenne. Solo l’articolo 105 del codice penale del 2019 prevede la detenzione domiciliare per le madri con figli minori di 8 anni, una misura che non è particolarmente applicata.
Avendo vissuto con le donne per molti anni, so che la maggior parte di loro ha un ruolo centrale nella cura di persone come figli minori, anziani, malati, disabili, e la loro prolungata detenzione ha un impatto terribile sulla vita di coloro che sono rimasti soli, senza il loro aiuto. La scarcerazione condizionale nei confronti delle madri di figli minori e per le donne che si prendono cura di categorie di persone come quelle che ho menzionato, è una disposizione la cui assenza dal codice penale dimostra come i legislatori non tengano in considerazione la posizione centrale delle donne-custodi nella vita sociale. È una mancanza che spesso costa vite umane».
Pola Roupa
[Pubblicato in greco il 19 novembre 2023 in https://epanastaticosagonas.wordpress.com/2023/11/19/%cf%80%cf%8c%ce%bb%ce%b1-%cf%81%ce%bf%cf%8d%cf%80%ce%b1-17-%ce%bd%ce%bf%ce%ad%ce%bc%ce%b2%cf%81%ce%b7-2023-50-%cf%87%cf%81%cf%8c%ce%bd%ce%b9%ce%b1-%cf%80%ce%bf%ce%bb%cf%85%cf%84%ce%b5%cf%87%ce%bd/ e in https://athens.indymedia.org/post/1627703/ | Traduzione in italiano pubblicata in https://lanemesi.noblogs.org/post/2023/11/20/pola-roupa-17-novembre-2023-i-50-anni-dal-politecnico-e-la-mia-scarcerazione/]