Sempri ainnantis. Solidarietà al compagno arrestato e agli anarchici a Napoli e Pozzuoli a seguito dell’operazione repressiva del 28 marzo
Sempri Ainnantis
Il 28 marzo abbiamo appreso dell’ennesima inchiesta a carico di alcuni compagni anarchici, due perquisizioni domiciliari a Napoli e Pozzuoli, alcuni compagni indagati a piede libero per 270 bis e un compagno – Zac – arrestato per 270 bis e 280 bis (atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi) e attualmente detenuto nella sezione AS2 del carcere di Secondigliano. Il tutto è stato coordinato dalla Procura di Napoli nella figura del Pubblico Ministero Maurizio De Marco (a quanto apprendiamo dai media). L’indagine, ancora in corso, è partita a seguito di altre perquisizioni domiciliari avvenute nel maggio 2022 in relazione ad un attacco incendiario compiuto il 4 marzo 2021 presso la sede del Consolato Onorario di Grecia sito a Napoli.
Questo attacco, che non venne rivendicato, viene inserito dagli inquirenti nel contesto di una mobilitazione in solidarietà a Dimitris Koufontinas; combattente rivoluzionario dell’organizzazione “17 Novembre” che all’epoca dei fatti si trovava in sciopero della fame contro il trasferimento nel carcere di massima sicurezza a Domokos.
Con queste poche righe vogliamo esprimere la nostra più sentita solidarietà e vicinanza all’anarchico Marco Marino e agli anarchici partenopei, compagni validi e di cuore che negli anni abbiamo avuto il piacere di conoscere e di stimare in maniera incondizionata.
In quanto anarchici, sopratutto di questi tempi, non ci aspettiamo di certo che il potere ci tratti con i bianchi guanti di velluto, sappiamo come il sistema Stato-Capitale globale cerchi di sbarazzarsi di chiunque non accetti sulla propria pelle le cause e le conseguenze di questo sistema mortifero, di questo ne siamo consapevoli, lo abbiamo ben presente dal momento che cerchiamo di mettere in pratica il pensiero anarchico.
Riteniamo importante, ancora una volta, non rimanere in silenzio, un silenzio che in un’epoca di forte pacificazione sociale e di estrema “politicizzazione” delle lotte (nel senso più squallido) sarebbe un’ulteriore facilitazione del lavoro che il potere compie quotidianamente per isolare e criminalizzare tutti coloro che non si piegano alle sue imposizioni.
Rimanere spalla a spalla con i nostri compagni, tra le tante questioni, significa innanzitutto rivendicare l’azione diretta e anche assumerci collettivamente tutto ciò loro contestato, in quanto parte della lotta anarchica rivoluzionaria. Non ci si può sottrarre dal ribadire ancora una volta l’importanza e la necessità di una solidarietà rivoluzionaria dunque, perché non abbiamo nulla di cui render conto se non del nostro anarchismo e delle pratiche che ad esso, a noi, appartengono.
Ieri come oggi dunque, siamo e saremo ogni giorno in guerra aperta contro lo Stato e le sue diramazioni, qualsiasi sia la composizione che i governi si danno, siano essi di natura democratica o dittatoriale, ci troveranno sempre avanti a combatterli con il fuoco fin nelle fondamenta.
Nonostante gli epigoni dei Torquemada dell’Italia Stato facciano di tutto per ostacolarci, non fermeranno i nostri percorsi di liberazione.
Alcuni Anarchici Sardi
Archivio Anarchico “Giovanni Ciavolino” – Assemini
Edizioni Anarchiche “Sa Kàvuna”
[Tratto da https://sardegnaanarchica.wordpress.com/2023/03/31/dalla-sardegna-solidarieta-agli-anarchici-a-napoli/ & ripubblicato in https://lanemesi.noblogs.org/post/2023/04/02/sempri-ainnantis-solidarieta-al-compagno-arrestato-e-agli-anarchici-a-napoli-e-pozzuoli-a-seguito-delloperazione-repressiva-del-28-marzo/]