Feroci, ottusi e stupidi. I funzionari del DAP vogliono imbavagliare persino la dottoressa di Alfredo
Ieri, 23 gennaio, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria di Sassari, nella persona del «Direttore in Missione» Carmen Forino, ha inoltrato un formale divieto nei confronti della dottoressa Angelica Milia, il medico che visita Alfredo Cospito nel carcere di Bancali. La dottoressa viene diffidata dal rilasciare qualsiasi dichiarazione a Radio Onda d’Urto, pena la revoca dell’autorizzazione a visitare Alfredo. Tutto questo «al fine di non vanificare le finalità del regime di cui all’art. 41Bis».
Insomma, i funzionari del DAP – sulle cui spalle ricadono le responsabilità, per attenerci alla sola storia recente, della strage compiuta nelle carceri italiane nel marzo del 2020, nonché dei pestaggi e delle torture perpetrati a Santa Maria Capua Vetere nel mese successivo – vorrebbero non solo che Alfredo crepi in quella tomba in cui è stato rinchiuso, ma che crepi nel silenzio generale.
Come scrisse un poeta in altra epoca e ad altri funzionari statali: «Voi siete degli assassini, signori; e aggiungo anche (è un punto di vista cui tengo molto) che siete degli assassini ridicoli».
Essendo la parte più feroce e più ottusa delle istituzioni statali – abituata a non dover dar conto a nessuno del proprio operato repressivo –, il DAP è anche la più stupida. Solo degli stupidi, infatti, possono scrivere nero su bianco che il fatto stesso di informare sullo stato di salute di un detenuto in sciopero della fame da novantasei giorni riesca a «vanificare le finalità del regime di cui all’art. 41Bis». Eccolo qui, allora, lo scopo del 41 bis, dichiarato in modo aperto e sfacciato dalla signora Forino: bandire i suoi reclusi dal mondo dei vivi, corpi muti di cui nessuno deve parlare.
Feroci, ottusi e stupidi, otterrete l’esatto contrario.