Aggiornamento sull’udienza del 5 dicembre per il ricalcolo delle condanne contro gli anarchici Alfredo Cospito e Anna Beniamino nell’ambito del processo Scripta Manent (Torino, 5 dicembre 2022)
Il 5 dicembre si è tenuta l’udienza di appello bis del processo Scripta Manent contro i compagni Alfredo Cospito e Anna Beniamino. Il procuratore generale ha chiesto 27 anni e un mese per Anna e l’ergastolo ostativo con 12 mesi di isolamento diurno per Alfredo, andando persino oltre le precedenti richieste del pubblico ministero Sparagna, che per Alfredo furono di 30 anni.
La corte di assise di appello di Torino non è riuscita ad emettere la sentenza e si è rivolta alla corte costituzionale: i giudici torinesi chiedono se sia legittimo essere obbligati a non riconoscere le attenuanti ad Alfredo Cospito a causa dei suoi precedenti penali. Ciò li obbligherebbe infatti a condannare Alfredo all’ergastolo, pur per una azione che non ha provocato né morti né feriti.
Il prossimo 19 dicembre ci sarà una nuova udienza a Torino, udienza formale tesa ad elaborare il quesito da sottoporre alla consulta.
Alfredo e Anna sono intervenuti con delle dichiarazioni spontanee. Alfredo ha ribadito che continuerà lo sciopero della fame fino al suo ultimo respiro contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo, Anna ha sottolineato come chiunque sia dotato di un minimo di pensiero critico saprà individuare i mandanti e gli esecutori dell’annientamento del compagno. I solidali presenti in aula hanno salutato i compagni imputati con slogan e applausi.
Poco dopo è partito un corteo per le vie di Torino che, nonostante l’ingente spiegamento di forze repressive, è riuscito ad avvicinarsi al centro storico attraversando alcuni quartieri della città.
Fuori Alfredo dal 41 bis.
Per farla finita con 41 bis ed ergastolo ostativo.
Liberi tutti, libere tutte!
[Ricevuto via mail | Pubblicato su https://lanemesi.noblogs.org/post/2022/12/06/aggiornamento-sulludienza-del-5-dicembre-per-il-ricalcolo-delle-condanne-contro-gli-anarchici-alfredo-cospito-e-anna-beniamino-nellambito-del-processo-scripta-manent-torino-5-dicembre-2022/]
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(IT) Aggiornamento sull’udienza del 5 dicembre per il ricalcolo delle condanne contro gli anarchici Alfredo Cospito e Anna Beniamino nell’ambito del processo Scripta Manent (Torino, 5 dicembre 2022)
(EN) Update on the December 5 hearing on the recalculation of sentences against anarchists Alfredo Cospito and Anna Beniamino as part of the “Scripta Manent” trial (Turin, Italy, December 5, 2022)
(ES) Actualización sobre la audiencia del 5 de diciembre 2022 para el recálculo de las condenas contra los anarquistas Alfredo Cospito y Anna Beniamino en el ambito del proceso Scripta Manent (Turín, Italia, 5 de diciembre de 2022)
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Dichiarazione di Alfredo Cospito all’udienza d’appello per il ricalcolo delle condanne nell’ambito del processo Scripta Manent (Torino, 5 dicembre 2022)
Leggo soltanto quattro righe. Prima di scomparire definitivamente nell’oblio del regime del 41 bis lasciatemi dire poche cose e poi tacerò per sempre. La magistratura della repubblica italiana ha deciso che, troppo sovversivo, non potevo più avere la possibilità di rivedere le stelle, la libertà. Seppellito definitivamente con l’ergastolo ostativo, che non ho dubbi mi darete, con l’assurda accusa di aver commesso una “strage politica”, per due attentati dimostrativi in piena notte, in luoghi deserti, che non dovevano e non potevano ferire o uccidere nessuno e che di fatto non hanno ferito e ucciso nessuno. Non soddisfatti, oltre all’ergastolo ostativo, visto che dalla galera continuavo a scrivere e collaborare alla stampa anarchica, si è deciso di tapparmi la bocca per sempre con la mordacchia medievale del 41 bis, condannandomi ad un limbo senza fine in attesa della morte. Io non ci sto e non mi arrendo, e continuerò il mio sciopero della fame per l’abolizione del 41 bis e dell’ergastolo ostativo fino all’ultimo mio respiro, per far conoscere al mondo questi due abomini repressivi di questo paese. Siamo in 750 in questo regime ed anche per questo mi batto. Al mio fianco i miei fratelli e sorelle anarchici e rivoluzionari. Alla censura e alle cortine fumogene dei media sono abituato, queste ultime hanno l’unico obiettivo di mostrificare qualunque oppositore radicale e rivoluzionario.
Abolizione del regime del 41 bis.
Abolizione dell’ergastolo ostativo.
Solidarietà a tutti i prigionieri anarchici, comunisti e rivoluzionari nel mondo.
Sempre per l’anarchia.
Alfredo Cospito
[5 dicembre 2022]
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Dichiarazione di Anna Beniamino all’udienza d’appello per il ricalcolo delle condanne nell’ambito del processo Scripta Manent (Torino, 5 dicembre 2022)
Questo è un processo politico, che si è mostrato teso fin dall’inizio alla somministrazione della pena esemplare, processo alle nostre identità di anarchici più che ai fatti, processo a chi non abiura le proprie idee.
Una strage senza strage attribuita senza prove è il culmine di un crescente impegno di Antiterrorismo e Procure per esorcizzare lo spettro dell’anarchismo d’azione.
Nello stesso disegno si colloca l’imposizione del regime 41 bis ad Alfredo Cospito, reo di intrattenere rapporti con il movimento anarchico dal carcere. Lo sciopero della fame ad oltranza che il compagno sta portando avanti dal 20 ottobre è l’extrema ratio contro isolamento e deprivazione sensoriale, fisica, psichica, contro un bavaglio politico. Bavaglio che gli ha impedito finanche di leggere le motivazioni dello sciopero stesso.
Il 41 bis è il grado estremo di accanimento dei regimi differenziati: carceri dove l’isolamento continuato e il sovraffollamento delle sezioni comuni sono le due facce di un sistema teso ad annullare l’individuo. Carceri dove le stragi, quelle vere, si sono verificate e si verificano: nella repressione delle rivolte del 2020, nello stillicidio di suicidi, nel trattamento dei più poveri e fragili tra i prigionieri come “materiale residuale” della società tecno-capitalistica imperante.
Se qualcosa accadrà ad Alfredo Cospito qualsiasi individuo dotato di pensiero critico capirà chi siano i mandanti ed esecutori del suo annientamento fisico, non essendo riusciti ad effettuare quello politico e ideale.
Sono cosciente di essere ostaggio di un sistema che nasconde dietro al feticcio di “sicurezza” e “terrorismo” il suo collasso politico, economico, sociale, ambientale.
Opporsi a questo è necessario. Potete distruggere la vita delle persone, non riuscirete a spegnere il pensiero e le pratiche antiautoritarie. Non riuscirete a spezzare la tensione rivoluzionaria, non riuscirete a spegnere l’anarchia.
Saluto Alfredo e tutti i compagni.
Anna Beniamino
[5 dicembre 2022]