Rivendicazione dell’attacco incendiario contro un furgone della KONE in solidarietà con gli anarchici Alfredo Cospito, Juan Sorroche, Anna Beniamino, Ivan Alocco e con il movimento carcerario dell’Alabama (Milwaukie, Oregon, USA, 21 novembre 2022)
La notte del 21 novembre, un camion di servizio della KONE è stato dato alle fiamme mentre era parcheggiato nei pressi della sede aziendale di Milwaukie, in Oregon.
Il fuoco è stato acceso per il prigioniero anarchico Alfredo Cospito, in solidarietà con il suo sciopero della fame contro il regime del 4 bis in Italia, e fa parte della chiamata internazionale all’azione.
Cospito è stato arrestato nel 2012, e da allora è prigioniero nelle mani dallo Stato italiano. Secondo i pubblici ministeri ha preso parte a diverse azioni sovversive, ed è un appartenente della Federazione Anarchica Informale (FAI). Durante la sua detenzione ha continuato a partecipare attivamente alla lotta anarchica, scrivendo testi e intervenendo nei dibattiti. Finchè, il 5 maggio scorso, gli è stato impedito di avere contatti con gli altri esseri umani. Da quel giorno, e a tempo indeterminato, vive sotto il cosiddetto regime del 41 bis, un palese tentativo di isolamento totale da parte dello Stato italiano.
La multinazionale KONE, produttrice di ascensori, scale mobili e sistemi per porte, ha contratti con carceri e strutture militari in tutto il mondo, tra cui la base aerea NATO di Aviano, nel nord-est dell’Italia, attraverso la sua controllata KONE SPA.
Attraverso la pratica della solidarietà rivoluzionaria ci proponiamo di rompere l’isolamento della cella di una prigione. Attaccando l’infrastruttura aziendale che consente il sistema di incarcerazione di massa, è nostra intenzione espandere la lotta contro le prigioni andando oltre le mura del carcere. Per far si che nessun prigioniero, che lotta per la libertà, lo faccia in isolamento.
Solidarietà a Juan Sorroche, Ivan Alocco e Anna Beniamino che si sono uniti in solidarietà con Alfredo Cospito nello sciopero della fame contro il regime del 41 bis.
Solidarietà con il movimento carcerario dell’Alabama che ha recentemente portato a termine uno sciopero del lavoro di 3 settimane, andando ad coinvolgere e a colpire tutte le 13 prigioni del sistema del Dipartimento di Correzione dell’Alabama.