Manifesto: Lo Stato condanna Juan a 28 anni di carcere
LO STATO CONDANNA JUAN A 28 ANNI DI CARCERE
Il 9 luglio il nostro compagno Juan è stato condannato a 28 anni di carcere, e successivi tre anni di libertà controllata, con l’accusa di attentato con finalità di terrorismo, per un attacco esplosivo contro una sede leghista. Pochi giorni prima la Cassazione aveva riqualificato come “strage politica” (reato che prevede l’ergastolo) l’attacco ad una caserma dei carabinieri per il quale i compagni anarchici Anna e Alfredo erano stati condannati in appello. Nel frattempo Alfredo viene trasferito in 41 bis, regime carcerario di isolamento totale, una forma di tortura finalizzata a piegare il prigioniero all’abiura, al pentimento, alla dissociazione, alla rinuncia alla propria identità e al proprio percorso rivoluzionario.
Le condanne a pene smisurate (sostanzialmente a vita) e l’applicazione del 41 bis costituiscono un attacco senza precedenti al movimento anarchico. Rappresentano il tentativo dello Stato di chiudere la partita con un’area rimasta sovversiva e rivoluzionaria, che decenni di inchieste ed arresti non sono riusciti a spezzare.
SOLIDARIETÀ CON JUAN, ANNA, ALFREDO
CONTRO LA TORTURA DEL 41 BIS, LIBERTÀ PER TUTTI, TERRORISTA È LO STATO
Il dolore e la rabbia causati dal sapere dei nostri compagni colpiti da pene di cui non riusciamo a intravedere la fine non fanno che rafforzare le nostre convinzioni: continueremo sulla strada della lotta, della conflittualità permanente, dell’azione diretta. Come sempre, ma da oggi con un motivo in più.
anarchiche e anarchici di Trento e Rovereto
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