Dodici arresti nell’ambito di un’operazione repressiva riguardante alcuni tentati attacchi esplosivi (Cile, 6 luglio 2024) [in aggiornamento]

Dodici arresti nell’ambito di un’operazione repressiva riguardante alcuni tentati attacchi esplosivi (Cile, 6 luglio 2024) [in aggiornamento]

Operazione per un’indagine riguardante ordigni esplosivi

Come Informativo Anarquista vorremmo essere concisi sulla situazione verificatasi dalla prima mattina del 6 luglio, alla vigilia della commemorazione per la morte dell’amata compagna Luisa Toledo.

In sintesi, i fatti sono i seguenti:

— sono state effettuate perquisizioni a Radio Villa Francia, al Comedor Popular “Luisa Toledo” e in una serie di abitazioni situate nelle municipalità di Estación Central, Macul, Santiago Centro, La Granja, Cerrillos e Maipú;

— in un luogo sono state trovate armi artigianali e industriali (pistole, revolver, un fucile e un fucile mitragliatore), oltre a munizioni;

— dell’esplosivo di tipologia industriale, per uso minerario, è stato rivenuto in un’altra abitazione;

— e nell’ambito di un’altra perquisizione sono stati sequestrati una granata artigianale composta di polvere nera e un artefatto lacrimogeno.

La stessa sera del 6 luglio la reclusione per i compagni e le compagne fermati è stata confermata o revocata, tranne nei confronti di un detenuto che finora (08 luglio) è ricoverato in ospedale. Uno dei compagni è stato trattenuto in custodia cautelare in carcere, due nel corso della notte sono stati posti agli arresti domiciliari, per nove è stata dichiarata illegale la reclusione e una compagna è in attesa di appello.

Oggi, 8 luglio, è stata ratificata la detenzione cautelare per un compagno e gli arresti domiciliari per due compagni. I nove compagni la cui detenzione è stata dichiarata illecita si trovano ancora in attesa fino a domani, 9 luglio. La compagna in attesa di appello è stata trasferita agli arresti domiciliari a seguito del versamento di una cauzione, tuttavia la Fiscalía Sur [“Procura del Sud”] ha ricorso in appello e domani, mercoledì 9 luglio, si terrà l’udienza presso la corte d’appello. Inoltre, per il compagno ricoverato in ospedale è stata confermata la custodia cautelare in carcere.

Quest’operazione viene effettuata nel contesto di un’indagine sul posizionamento di un ordigno esplosivo in una concessionaria Nissan, nel dicembre 2023, e il posizionamento di una “bomba lapa” su un’auto della polizia durante gli scontri del 29 marzo di quest’anno, nell’ambito del Día del Joven Combatiente.

Solidarietà con gli/le arrestati/e!

Aggiornamento del 9 luglio 2024

Infine l’inquisizione democratica ha deciso sulla convalida o la revoca dell’arresto nei confronti dei compagni e delle compagne arrestati e ha confermato la detenzione cautelare nei confronti di nove compagni e compagne tutti accusati di possesso di armi dopo il ritrovamento di una borsa all’interno di un edificio.

Inoltre, dopo il ricorso della Fiscalía Sur sulla detenzione della compagna accusata di possesso di materiale esplosivo, il potere ha deciso per la custodia cautelare in carcere ed è stata trasferita a San Miguel.

Che la solidarietà multiforme e combattiva distrugga le mura delle carceri!

Dodici compagni e compagne in detenzione cautelare per l’operazione repressiva del 6 luglio

Ieri, sempre per mezzo di questo sito internet [Informativo Anarquista], abbiamo pubblicato un primo testo sui fatti repressivi che si sono verificati a partire dalla prima mattina del 6 luglio nel contesto della commemorazione della compagna Luisa Toledo. Adesso possiamo integrare delle informazioni riguardanti i tentati attacchi esplosivi su cui è incentrata l’indagine e possono anche essere aggiornate le notizie riguardanti la condizione giudiziaria degli arrestati. La situazione è la seguente:

— Oggi (9 luglio) la corte d’appello ha accolto il ricorso della Fiscalía Sur, stabilendo la detenzione cautelare nei confronti dei nove compagni per cui la reclusione era stata inizialmente dichiarata illegale da parte del 6° Juzgado de Garantía. Questi compagni sono quindi indagati sulla base della Ley de Control de Armas (“Legge di controllo delle armi”), in flagranza di reato. Si tratta di Daniel Yáñez Seguel, Ismael Almonacid Sánchez, Tomás Montenegro Astudillo, Ricardo Alvarado García, Patricio Araya Muñoz, René Camacho Cáceres, Marcelo Ahumada Jiménez, Roberto Ocampo Binder e Sebastián Moncada Román.

— La compagna che, tramite la difesa, aveva proposto il pagamento di una cauzione di 1 milione di pesos, è stata anch’essa condotta in custodia cautelare in carcere, e la cauzione è stata respinta nella giornata di oggi. Milan Miranda è perseguita per possesso di un ordigno esplosivo e di materiale esplosivo, in riferimento al sequestro nella sua abitazione di una granata artigianale composta di polvere nera e di materiale esplosivo di tipologia industriale.

— José Araya Vidal, il compagno che ha avuto una frattura nel corso di un incidente in moto avvenuto nel bel mezzo dell’operazione repressiva, in seguito ricoverato in ospedale, è anch’esso indagato, come unico accusato in riferimento al posizionamento degli ordigni esplosivi.

— Un compagno è perseguito ai sensi della Ley 20.000, riguardante il possesso di droghe, ed è trattenuto in detenzione cautelare da sabato 6 luglio.

— Pertanto, ci sono 12 compagni e compagne che rimangono in detenzione cautelare.

Per quanto riguarda i tentati attacchi esplosivi

Secondo il procuratore Héctor Barros, servile funzionario dello Stato che compare di conseuto in questo genere di casi: “Quest’operazione è sorta nel bel mezzo di un’indagine sul posizionamento di un ordigno esplosivo in una concessionaria che si trova in calle 5 de Abril e sul posizionamento di un ordigno esplosivo a fianco di un veicolo delle forze di polizia avvenuto nel corso di quest’anno”¹.

Per quanto riguarda il primo fatto, venerdì 29 dicembre 2023² un ordigno esplosivo composto di materiale industriale collocato all’interno di un cilindro e innescato con un sistema a orologeria è stato trovato nell’accesso di una concessionaria in avenida 5 de Abril, all’altezza del civico 5757. Oltre all’ordigno sono stati trovati volantini e striscioni che recitavano: “En la lucha subversiva con los nuestros, hasta vencer o morir. Sergio Olivares a la calle” (“Nella lotta sovversiva con i nostri, finché vinciamo o moriamo. Sergio Olivares nelle strade”), “Seguiremos la senda subversiva. Libertad a Luis Tranamil y Nelson Queupil” (“Seguiremo il sentiero sovversivo. Libertà a Luis Tranamil e Nelson Queupil”) e “A la justicia y sus perros guardianes. Sepan que aquí estamos y seguiremos asumiendo el camino de la senda subversiva. Toda nuestra fuerza y disposición con los compañeros” (“Alla giustizia e ai suoi cani da guardia. Sappiate che siamo qui e continueremo a percorrere il cammino del sentiero sovversivo. Tutta la nostra forza e disponibilità con i compagni”). Ore dopo, un comunicato di rivendicazione è stato pubblicato nei profili dei social network di Radio Villa Francia:

«Prima dell’alba del 29 dicembre, ci siamo riuniti per realizzare un gesto di solidarietà con i compagni che sono stati recentemente condannati dalla giustizia nella capitale cilena.

15 anni per Sergio Olivares, ex militante del MIR. Prominente combattente internazionalista che nel tentativo di espropriare una banca nel 2020 ha ucciso la guardia che proteggeva l’entità [il denaro] per essersi rifiutato di abbassare la sua arma.

32 anni per Luis Tranamil, accusato dell’omicidio del caporale Eugenio Nain nel 2020, nonostante non sia qualificato come autore della sparatoria né vi siano prove solide della sua partecipazione.

10 anni per Nelson Queupil per i reati di omicidio nel grado di attentato contro i Carabineros nell’esercizio delle loro funzioni e di possesso illegale di armi.

Queste alte condanne dimostrano come lo Stato impiega la propria giustizia come metodo di punizione esemplare nei confronti delle persone che decidono di intraprendere la strada del conflitto contro i ricchi, contro le banche, contro lo spregiudicato saccheggio delle risorse naturali.

L’azione è consistita nel preparare delle barricate sulle carreggiate dell’avenida 5 de Abril, assieme a due striscioni, oltre al lancio di volantini. Inoltre, abbiamo posizionato un ordigno esplosivo industriale che al momento non è riuscito a detonare, ma che ha consentito che l’area rimanesse paralizzata durante il giorno per via delle manovre di rimozione [dell’ordigno] dal luogo. Da Villa Francia, comunità situata a Santiago del Cile, inviamo un saluto di fratellanza ai compagni che intraprendono la via della sovversione fino alla vittoria o alla morte:

Sergio Olivares Urtubia

Luis Tranamil

Nelson Queipul

R».

Per quanto riguarda il secondo fatto oggetto di indagine, il 29 marzo di quest’anno, nel contesto dei combattimenti di strada nel Día del Joven Combatiente, un ordigno esplosivo è stato addossato, nello stile di una “bomba lapa”, a un veicolo dei Carabineros nella municipalità di Villa Francia, tuttavia l’oggetto non è esploso.

Solidarietà con gli/le arrestati/e!

Note:

1. “Tras ataques con explosivos a automotora y patrulla: Operativo en distintos puntos de Santiago deja al menos 13 detenidos”, emol.com, 6 luglio 2024 (https://www.emol.com/noticias/Nacional/2024/07/06/1135833/operativo-rm-detenidos-armas-explosivos.html).

2. “GOPE trabajó por hallazgo de artefacto sospechoso y lienzo pro mapuche en Villa Francia”, www.biobiochile.cl, 29 dicembre 2023 (https://www.biobiochile.cl/noticias/nacional/region-metropolitana/2023/12/29/gope-trabaja-por-hallazgo-de-artefacto-sospechoso-en-villa-francia.shtml).

[Aggiornamenti e fotografie pubblicati in spagnolo in https://informativoanarquista.noblogs.org/post/2024/07/09/chile-allanamientos-por-investigacion-sobre-artefactos-explosivos/ & https://informativoanarquista.noblogs.org/post/2024/07/10/chile-12-companerxs-en-prision-preventiva-por-operacion-represiva-el-6-de-julio/ | Pubblicato in italiano in https://lanemesi.noblogs.org/post/2024/07/10/dodici-arresti-nellambito-di-unoperazione-repressiva-riguardante-alcuni-tentati-attacchi-esplosivi-cile-6-luglio-2024/]