Rivendicazione dell’incendio di 17 automobili presso la concessionaria Tesla (Roma, 31 marzo 2025)

Rivendicazione dell’incendio di 17 automobili presso la concessionaria Tesla (Roma, 31 marzo 2025)

Poche persone al mondo, al giorno d’oggi, incarnano il Male assoluto al pari del tristemente noto imprenditore e tecnocrate miliardario Elon Musk. Sarebbe riduttivo, però, considerarlo un classico “cattivo” da cartone animato, personaggio che peraltro gli calzerebbe a pennello, senza rendersi conto che questo spregevole individuo è soltanto il prodotto di un sistema economico e sociale che marcia verso la sua stessa autodistruzione e che le sue mire espansionistiche simbolicamente riassumono quelle del sistema stesso.

Entrando ufficialmente nel terreno della politica, tutto questo si esemplifica nel suo servilismo nei confronti di Trump, che lo ha posto in prima fila nell’offensiva reazionaria, imperialista, sessista e suprematista in corso negli Stati Uniti. Nello specifico, come premio per il suo miliardario sostegno alla campagna elettorale, il neoeletto presidente ha assegnato al suo Dark Maga preferito la guida del DOGE, ente creato ad hoc che si è speso rapidamente in tagli e riforme atti a colpire direttamente o indirettamente quella fetta di popolazione che viene riconosciuta dalla nuova élite come “in eccedenza”.

Per quanto riguarda le aziende da lui gestite o fondate, invece, di esempi da fare ce ne sono molti

Neuralink è una startup che si propone di creare un sistema di interfacce neurali che colleghino il cervello umano con l’intelligenza artificiale; sostiene di aver impiantato il suo primo chip cerebrale, chiamato Telepathy, a gennaio 2024. Il sogno transumanista che diventa realtà, l’utopia della soppressione delle componenti “difettose” dell’umanità attraverso l’integrazione umano-macchina, la creazione di quegli efficienti ingranaggi di cui il capitalismo tecnocratico ha ed avrà sempre estremo bisogno.

OpenAI, azienda fondata da Musk come laboratorio di ricerca sull’intelligenza artificiale, ha prodotto il primo celebre chatbot della storia: ChatGPT. Dopo averne abbandonato la guida per potenziale conflitto d’interessi con il suo ruolo nello sviluppo dell’IA per le Tesla a guida autonoma, ha fondato nel 2023 una startup rivale, xAI, che ha lo scopo dichiarato di addestrare un chatbot (Grok) a intelligenza artificiale generativa che apprenda automaticamente a rispondere in modo razzista, contro la cultura woke di cui sarebbe espressione ChatGPT.
A sua volta, tramite xAI Musk ha recentemente acquistato da se stesso la piattaforma X, il fu servizio di messaggistica istantanea chiamato Twitter, ben esemplificando l’utilizzo dei social media come strumento di manipolazione algoritmica dell’opinione pubblica per i più beceri scopi politici, oltre a palesare in modo ormai indiscutibile l’utilizzo dei social come fonte inesauribile di dati ad uso e consumo delle BigTech dell’IA.

Senza dimenticare SpaceX e le sue (apparentemente folli) prospettive di colonialismo interplanetario, che gettano le basi per la continuazione del saccheggio di cui questo sistema avrà bisogno anche una volta esauritesi le scorte del pianeta su cui viviamo: azienda che, al momento, sembra star diventando più ricca e potente persino della NASA. Il suo prodotto più noto è il sistema satellitare Starlink, il quale, oltre star riempiendo di monnezza tecnologica la bassa orbita terrestre, mira a garantire connessione internet anche in assenza di infrastrutture sulla Terra. Queste costellazioni artificiali, perciò, stanno diventando strumento imprescindibile per gli eserciti nei teatri di guerra; Starlink sta infatti prosperando fornendo i suoi servizi all’esercito ucraino ed israeliano, rendendosi complice di massacri e genocidi di oggi e di domani.

Infine, concludiamo con Tesla, la celeberrima casa di automobili elettriche ipertecnologiche, lo status symbol per eccellenza dei ricchi tecno-fascisti di ogni latitudine, l’emblema della menzogna ecologica che punta ad elettrificare il pianeta, distruggendolo definitivamente in nome del profitto. Tesla stessa, con le sue 8 telecamere a ripresa continua montate su ogni automobile e i suoi dispositivi interconnessi per la (futura) guida automatica, uniti all’operato delle aziende meno note di Musk, Hyperloop e The Boring Company (rispettivamente, si occupano dello sviluppo di un sistema futuristico di trasporto ad alta velocità e di un progetto di tunnel sotterranei per ridurre il traffico) partecipa al piano di controllo urbano totalitario delle Smart City, progetto distopico che grazie allo sviluppo dell’infrastruttura digitale mira a rendere la vita urbana un costante flusso di dati.

Tecno-fascismo, transumanesimo, intelligenza artificiale, conquista dello spazio, guerra, sorveglianza tecnologica e distruzione del pianeta: servono altri motivi per attaccare gli interessi di Elon Musk ovunque e in qualunque momento?

Per questi e tanti altri motivi nella notte a cavallo tra il 30 e il 31 marzo abbiamo deciso di dare anche noi il benvenuto alla primavera, in una fredda notte… scaldata dall’incendio di 17 automobili nell’unica concessionaria Tesla di Roma. Perché ci rivendichiamo di essere quei difetti che il progetto di personaggi come Musk vorrebbe estirpare.

In un mondo di cavi di fibra ottica e tralicci, piantiamo il seme della ribellione, perché l’unica cosa che ha davvero senso, nello scenario che ci si prospetta davanti, è lottare con le unghie e con i denti, fino
all’ultimo respiro, per la libertà.
Perché l’unica Tesla che ci piace è quella che brucia…. E come brucia
bene!

Solidarietà ai prigionieri e alle prigioniere anarchiche nel mondo, contro ogni gabbia e contro l’infame 41bis!
Anna, Alfredo, Stecco, Giulio, Ghespe, Tonio, Juan, Daivid: siamo al vostro fianco!
Kyriakos vive nel fuoco delle nostre azioni!

[Ricevuto via e-mail e pubblicato in https://lanemesi.noblogs.org/post/2025/04/25/rivendicazione-dellincendio-di-17-automobili-presso-la-concessionaria-tesla-roma-31-marzo-2025/]